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Incitazione alla sincerità e alla gestione del tempo Aya10
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    Incitazione alla sincerità e alla gestione del tempo

    الحلاجي محمد
    الحلاجي محمد
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    Incitazione alla sincerità e alla gestione del tempo Empty Incitazione alla sincerità e alla gestione del tempo

    مُساهمة من طرف الحلاجي محمد الأربعاء 3 نوفمبر - 18:10:45

    Al-Bukhârî riportò (1/135, Fath Al-Bârî): [...] °Umar riportò dal Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) che egli disse: “Le azioni valgono secondo l’intenzione. Ciascuno sarà retribuito in funzione della sua intenzione. Colui che emigri per Allah e il Suo Messaggero, sarà emigrato per Allah e il Suo Messaggero. Ma chiunque emigri per un interesse materiale o per sposare una donna, la sua emigrazione gli sarà contata come tale”.Vi consiglio dunque, care sorelle – e ciò rigurda prima di tutto me stessa – di temere Allah, in segreto come in pubblico, di far sì che le vostre azioni siano sinceramente votate al nobile Volto di Allah, di non compiere degli atti per ostentazione o per vanto, e di conformarvi alla nostra religione, poiché saremo interrogate per le nostre azioni dinanzi ad Allah.Così, nelle due raccolte autentiche di Al-Bukhârî e Muslim, troviamo, da °Adiyy ibn Hâtim che il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “[Nell’Ultimo Giorno] Allah parlerà a ciascuno di voi senza interprete. Il servitore guarderà allora alla sua destra e non vedrà che le sue azioni. Guarderà poi a sinistra e non vedrà che ciò che ha compiuto. Guarderà infine davanti a sé e non vedrà che l’Inferno di fronte. Temete dunque l’Inferno, foss’anche donando in elemosina mezzo dattero”.Il timore è un termine globale che designa l’obbedienza ad Allah e al Suo Messaggero.Allah ha detto:Pensavate che vi avessimo creati per celia e che non sareste stati ricondotti a Noi? (Corano XXIII. Al-Mu’minûn, 115)Non creammo i cieli e la terra e quel che vi sta frammezzo per gioco, non li creammo che secondo verità. Ma la maggior parte di loro non lo sa (Corano XLIV. Ad-Dukhân, 38-39)Non creammo i cieli e la terra e quel che vi è frammezzo se non con verità e fino ad un termine stabilito, ma i miscredenti non badano a ciò di cui sono stati avvertiti (Corano XLVI. Al-Ahqâf, 3)Non creammo invano il cielo e la terra e quello che vi è frammezzo… (Corano XXXVIII. Sâd, 27)Non abbiamo creato i cieli e la terra e quello che vi è frammezzo, se non con la verità. In verità l’Ora si avvicina, perdona dunque magnanimamente (Corano XV. Al-Hijr, 85)Queste prove indicano in modo chiaro che Allah ha creato i cieli e la terra per stabilire la religione e l’Unicità di Allah.Inoltre, Allah ci ha incaricati di una missione importante dicendo:Non ho creato i jinn e gli uomini se non perché Mi adorassero (Corano LI. Adh-Dhâriyât, 56)L’adorazione (Al-°Ibâdah) da un punto di vista linguistico designa l’umiltà e la sottomissione. Si dice di un cammino che è mu°abbad, cioè asservito.Da un punto di vista religioso, shaykh Al-Islâm[1] l’ha definita nella sua opera intitolata Al-°Ubûdiyyah in questi termini: “È un termine inglobante tutto ciò che Allah ama e gradisce, che si tratti di parole o di azioni, apparenti o nascoste”.Allah ha detto:Colui Che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova chi di voi meglio opera, Egli è l’Eccelso, il Perdonatore (Corano LXVII. Al-Mulk, 2)Ora, noi ci comportiamo come se fossimo state create per questo basso mondo, per mangiare, bere e divertirci. Così, non abbiamo compiuto ciò che Allah attende da noi. Al contrario, ci precipitiamo a disobbedirGli. Che questo basso mondo, dunque, non ci distragga, poiché la vita è estremamente breve.A questo proposito, i versi seguenti sono estremamente pertinenti:La vita è ben troppo brevePer sprecarla nei contiApprofittate dunque delle sue ore [nell’obbedienza ad Allah]Poiché esse sono effimere come le nuvoleAllah ha detto:Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una pioggia: la vegetazione che suscita, conforta i seminatori, poi appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell’altra vita c’è un severo castigo, ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah. La vita terrena non è altro che godimento effimero (Corano LVII. Al-Hadîd, 20)Proponi loro la metafora di questa vita: è simile ad un’acqua che facciamo scendere dal cielo; la vegetazione della terra si mescola ad essa, ma poi diventa secca, stoppia[2] che i venti disperdono. Allah ha potenza su tutte le cose (Corano XVIII. Al-Kahf, 45)In verità, questa vita è come un’acqua che facciamo scendere dal cielo, e che si mescola alle piante della terra di cui si nutrono gli uomini e gli animali. Quando la terra prende i suoi ornamenti ed è rigogliosa di bellezza, i suoi abitanti pensano di possederla, ma giunge il Nostro decreto di giorno o di notte e la rendiamo spoglia, come se il giorno prima non fosse fiorita. Così esplichiamo i Nostri segni a coloro che riflettono (Corano X. Yûnus, 24)Questi versetti, ed altri dello stesso genere, sviliscono il valore di questo basso mondo, che è una dimora effimera e peritura.Il termine Duniâ (basso mondo) deriva dalla parola dunuww che vuol dire “prossimità”, poiché il basso mondo è più vicino dell’Aldilà.Altri affermano che si chiami così perché la sua fine è prossima. Queste opinioni sono citate da Al-Hâfidh Ibn Hajar nel Fath Al-Bârî, nella spiegazione del primo hadîth della raccolta autentica di Al-Bukhârî.Questo basso mondo non è che un coccio perituro e un’ombra effimera. Lasciarsi sedurre dalla vita di quaggiù conduce alla distruzione.…La vita terrena li ha ingannati ed hanno testimoniato, contro loro stessi, di essere miscredenti (Corano VI. Al-An°âm, 130)Un poeta ha detto:Così è questo basso mondo che dice ad alta voce:“State in guardia dalla mia violenza e dalle mie devastazioni.Non fatevi ingannare da uno dei miei sorrisi,Le mie parole fanno gioire, ma le mie azioni affliggono”.La vita presente è una vita di disgrazia e di fatica. Il governante non trae esultanza dal suo potere, il commerciante non trova piacere nel suo commercio, l’agricoltore non è mai soddisfatto del suo raccolto, e così via. Se un aspetto della vita sorride a qualcuno, essa è catastrofica per gli altri aspetti della sua esistenza.La felicità assoluta non è possibile per nessuno in questo basso mondo. Allah dice:In verità abbiamo creato l’uomo perché combatta (Corano XC. Al-Balad, 4)Cioè: perché affronti le difficoltà. Nelle due raccolte autentiche, Abû Qatâdah riferisce che un convoglio funebre passò accanto al Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam), che disse: “Uno è sollevato. In quanto all’altro, ne siamo sollevati”. I Compagni chiesero: “Di chi parli, oh Messaggero di Allah?”. Rispose: “[Quando] il servo credente [muore], è sollevato dalle difficoltà e dai problemi di questo basso mondo per fare l’ingresso nella misercordia di Allah. In quanto al servo perverso, sono gli uomini, la terra, i vegetali e gli animali ad essere sollevati della sua scomparsa”.Una delle invocazioni del Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) era la seguente: “Ti chiedo una vita serena dopo la mia morte”[3]Ibn Al-Qayyim ha detto in Ighâthat Al-Lahfân (1/29):“La vita in questo basso mondo non è serena per nessuno, chiunque sia. Essa è piena di problemi e di disgrazie, disseminata di dolori tanto interiori che apparenti. È la ragione per cui il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha chiesto una vita serena dopo la morte”.Un poeta ha detto:Per l’essere umano, otto cose si devono realizzareNulla impedirà che queste otto cose accadano:Unione, separazione, allegria e preoccupazioni,Agiatezza e indigenza, salute e malattia.La vita presente è una semina per l’Aldilà. Il credente semina dunque le buone azioni e i peccati, e la raccolta avverrà nell’Aldilà. Se la semina sarà stata buona, anche la raccolta lo sarà. Se sarà stata cattiva, lo stesso avverrà per la raccolta.L’ambizione dei Compagni era enorme, ed è la ragione per cui non gli domandavano [al Profeta, sallAllahu °alayhi waSallam] se non riguardo al Paradiso, che era il loro scopo ultimo:L’Imam Al-Bukhârî (3/1397) ha detto: [...] Abû Hurayrah riportò che un beduino venne dal Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) e gli chiese: “Indicami una cosa che, se la metterò in pratica, mi introdurrà in Paradiso”. Il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) rispose: “Adora Allah senza nulla associarGli, compi la preghiera, paga l’elemosina legale e digiuna il mese di Ramadan”. Il beduino disse: “Per Colui che detiene la mia anima nella Sua mano, non aggiungerò nulla a ciò”. Quando se ne andò, il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) disse: “Che colui che desideri vedere un uomo del Paradiso guardi quest’uomo”.Al-Bukhârî ha anche riportato (11/6282): [...] Anas ibn Mâlik disse: Quando si recava a Qubâ, il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) aveva l’abitudine di andare a casa di Umm Harâm bint Milhân, sposa di °Ubâdah ibn As-Sâmit, che gli offriva il pasto. Un giorno che le rese visita, dopo pranzo, fece un riposino e si svegliò ridendo. Umm Harâm chiese: “Che cosa ti fa ridere, oh Messaggero di Allah?”. Rispose: “Ho visto della gente della mia comunità che combatteva sul sentiero di Allah, fendendo le onde del mare in tempesta. Sono dei re sui loro divani” (o: “…comparabili a dei re sui loro divani”, Ishâq, uno dei trasmettitori, dubitando del termine esatto utilizzato). Umm Harâm disse: “Invoca Allah, perché io faccia parte di loro”. E il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) fece un’invocazione. Posò nuovamente la testa per dormire, poi si svegliò ridendo. Umm Harâm disse: “Cosa ti fa ridere, oh Messagero di Allah?”. Egli rispose: “Ho visto della gente della mia comunità che combatteva sul sentiero di Allah, fendendo le onde del mare in tempesta. Sono dei re sui loro divani” (o: “…comparabili a dei re sui loro divani”). Umm Harâm disse: “Invoca Allah, perché io faccia parte di loro”. Rispose: “Tu farai parte dei primi”.Umm Harâm partecipò ad una spedizione marittima al tempo di Mu°âwiyah. Scendendo dalla nave, cadde da cavallo e morì. Questo hadîth è stato riportato anche da Muslim.Riguardo al passaggio seguente: “…comparabili a dei re sui loro divani”, Al-Hâfidh [Ibn Hajar] disse: “Ibn °Abd Al-Barr disse: Il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) voleva dire con ciò di aver visto [in sogno] i combattenti sul mare facenti parte della sua comunità diventare dei re distesi su dei divani in Paradiso. Ora, i sogni del Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) sono delle rivelazioni. Allah ha detto, descrivendo le caratteristiche degli abitanti del Paradiso:su giacigli rivolti gli uni verso gli altri (Corano XXXVII. As-Sâffât, 44)… distesi all’ombra su alti letti (Corano XXXVI. Yâ-Sîn, 56)Il termine Arâ’ik designa dei letti a baldacchino.°Iâd disse: [L’opinione di Ibn °Abd Al-Barr] è accettabile. Potrebbe anche trattarsi di una descrizione di questi combattenti durante le loro spedizioni. I grandi mezzi di cui dispongono, la forza che possiedono, il loro gran numero e la qualità dei loro armamenti fanno sì che essi siano paragonabili a dei re su dei divani.[Ibn Hajar] disse poi: quest’ultima interpretazione parrebbe essere un po’ fantastica. La prima è ben più pertinente” (fine della citazione, tratta da Fath Al-Bârî).Abû °Abd ar-Rahmân Al-Wâdi°î[4] disse: “È piuttosto l’intrepretazione di °Iâd ad essere più pertinente. In effetti, quando Umm Harâm domandò una seconda volta: “Invoca Allah, perché io faccia parte di loro”, egli (sallAllahu °alayhi waSallam) rispose: “Tu farai parte dei primi”. E fu infatti così.L’Imam Al-Bukhârî disse in Al-Adab Al-Mufrad (p. 177): [...] Abû Hurayrah disse: la febbre venne dal Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) e gli disse: “Inviami verso coloro, dei tuoi vicini, che ti sono più cari”. Egli la inviò allora agli Ansâr. Essa si installò presso di loro per sei giorni e sei notti. Quando la malattia divenne insopportabile, il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) andò a trovarli, ed essi si lamentarono con lui. Il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) si introdusse allora in ogni dimora e in ogni stanza, invocando Allah perché li proteggesse. Lasciando i luoghi, una donna degli Ansâr lo raggiunse e gli disse: “Per Colui che ti ha inviato con la verità, giuro di far parte degli Ansâr. Invoca dunque Allah in mio favore così come hai fatto per gli altri membri della tribù degli Ansâr”. Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) le rispose: “Farò come vorrai: se vuoi, invocherò Allah perché ti protegga. Ma se vuoi, puoi sopportare la malattia e il Paradiso sarà la tua ricompensa”. Ella disse: “Pazienterò dunque, poiché non voglio assumere il rischio di mettere in gioco il mio ingresso in Paradiso”.[5]L’attitudine dei Compagni è sorprendente: essi sopportarono le malattie, la fame, le difficoltà provenienti dalla patria e dai loro parenti, il confronto armato contro i miscredenti e altri ostacoli, non ricercando altro che la ricompensa e il favore [di Allah], e il Paradiso.In quanto a noi… Noi non possiamo che lamentarci dinanzi ad Allah della situazione in cui viviamo: prepararsi seriamente per l’Aldilà è una caratteristica rara per molti uomini, e che dire delle donne! Tranne coloro che Allah ha risparmiato per Sua misericordia, poiché Egli è certamente Onnipotente e sommamente Misericordioso.Dar prova di serietà e fornire degli sforzi costanti nell’obbedienza ad Allah conduce sulla retta via che non presenta alcuna sinuosità. Allah dice:Quanto a coloro che lottano per la Nostra causa, li guideremo certamente sulle Nostre vie. In verità Allah è con coloro che fanno il bene (Corano XXIX. Al-°Ankabût, 69)Allah ha ordinato di sforzarsi nell’ubbidirLo, dicendo:Lottate per Allah con tutto lo sforzo che Egli merita (Corano XXII. Al-Hajj, 78)Muslim riporta nella sua raccolta autentica, da Abû Hurayrah, che il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) disse: “Ricerca ardentemente (ihris)[6] ciò che ti è benefico, chiedi l’aiuto di Allah e non essere un incapace”.Riguardo alle sue parole: “Ricerca ardentemente ciò che ti è benefico”, ciò significa: ciò che ti è benefico in questo basso mondo e nell’Aldilà.In quanto alle sue parole “e non essere un incapace” : viene qui vietato di essere un incapace; benché l’incapacità possa essere meno grave della pigrizia. Infatti, l’incapacità può essere dovuta alla malattia, la vecchiaia o altro [ed essere dunque scusabile], mentre la pigrizia è biasimevole da ogni punto di vista.La pigrizia è l’opposto della buona lena. Il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) aveva l’abitudine di invocare Allah perché lo proteggesse dall’incapacità e dalla pigrizia. Diceva: “Oh Allah! Mi rifugio presso di Te contro l’incapacità e la pigrizia…”.[7]Ibn Al-Qayyim ha detto in Miftâh Dâr As-Sa°âdah (1/377): “L’incuranza e la pigrizia sono le due cause principali che privano [il servitore di ogni bene]”.Un poeta ha detto:Giammai ho visto più ignobile difettoDi un’attitudine che non sia messa a profittoColui che è veramente ingannato in questo basso mondo è colui cui Allah ha donato salute e tempo libero da cui non trae profitto. Al-Bukhârî riporta, da Ibn °Abbâs, che il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Vi sono due benefici riguardo cui molta gente si inganna: la salute e il tempo libero”.Nell’esegesi della parola di Allah:quindi in quel Giorno, sarete interrogati sulla delizia (Corano CII. At-Takâthur, 8 )Al-Hâfidh Ibn Kathîr ha detto, riguardo al significato dell’hadîth precedente: “Il senso di questo hadîth è che tante persone sono troppo poco riconoscenti nei confronti di Allah per questi due benefici, e non compiono i loro doveri conseguenti. Ora, chiunque non compia i doveri che gli incombono, certamente si inganna”.Riguardo l’animo umano, di due cose l’una:1 – O la si tiene occupata con degli atti d’obbedienza ad Allah2 – Oppure essa ci tiene occupati; poiché se essa non ha occupazioni, è essa ad occupare altri. Ma se trova chi la migliori, migliorerà.Un poeta ha detto:Giovinezza, tempo libero e opulenzaCorrompono profondamente l’essere umanoL’Imam Ash-Shâfi°î ha detto: “Sono stato in compagnia dei sufi per un certo tempo e non ho imparato nulla da loro, tranne [la saggezza seguente]: “Il tempo è simile a una spada: se non la spezzi, ti abbatterà. In quanto all’animo umano, se non lo tieni occupato, ti terrà occupato, spingendoti a compiere il male”.”La verità è amara e pesante per l’animo che corre presso l’appagamento dei suoi desideri e delle sue aspirazioni. Si trova, nelle due raccolte autentiche, da Abû Hurayrah, che il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) disse: “Il [cammino del] Paradiso è stato guarnito di difficoltà. Quello dell’Inferno è stato cosparso di desideri”.L’anima è, per sua natura, pigra. Tuttavia, abituandola al bene, si sottomette e obbedisce.L’anima desidera le cose che le si fanno scintillare davantiMa se le si concede poco, sa accontentarsiIbn Rajab dice nella sua epistola, in cui commenta l’hadîth di Ibn °Abbâs: “Rispetta gli ordini di Allah, Egli ti proteggerà”, come si può trovare in “Al-Jâmi° Al-Muntakhab min Rasâ’il Ibn Rajab” (pag. 195): “Sappi che la tua anima è comparabile al tuo cavallo. Se quest’ultimo sa che sei serio e diligente, lo sarà altrettanto. Se, invece, ti vedrà pigro, essa ti concupirà e ti chiederà di saziare i suoi desideri e passioni”.Al-Hâfidh Ibn Hâjar ha menzionato, in Fath Al-Bârî (11/338) che l’anima umana presenta due caratteristiche: annega nell’appagamento dei suoi desideri e si rifiuta di compiere gli atti di obbedienza.Chiunque controlli la sua anima, impedendole di lasciare il lecito per l’illecito, e vietandole di abbandonare gli atti di obbedienza, è considerato come colui che compia un jihâd, così come si può vedere nell’hadîth di Fadâlah ibn °Ubayd in cui il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Il combattente è colui che combatte la sua anima allo scopo di soddisfare Allah”.Ibn Battâl disse, come troviamo in Fath Al-Bârî (11/396): “Combattere la propria anima è il più perfetto dei jihâd”.Allah ha detto:E colui che avrà paventato di comparire davanti al suo Signore e avrà preservato l’animo suo dalle passioni, avrà invero il Giardino per rifugio (Corano LXXIX. An-Nâzi°ât, 40-41)Alcuni sapienti hanno affermato che i nemici dell’essere umano sono di tre tipi:1 – Il basso mondo2 – Satana3 – L’animaL’anima è una nemica, poiché essa incita l’essere umano a godere dei piaceri e a saziare i suoi desideri. Essa abita il corpo dell’essere umano, ed è per questo che l’essere umano ha non soltanto dei nemici esterni, ma anche dei nemici interiori.È per tutte queste ragioni che la purificazione delle anime riveste un’importanza del tutto particolare.Ha successo invero chi la purifica, è perduto chi la corrompe (Corano XCI. Ash-Shams, 9-10)È attraverso la purificazione dell’anima che si può sperare di vincere Satana e meritare il Paradiso per volontà di Allah, il Signore dei mondi. E non vi è peggior perdita che perdere la nostra anima che ci è tanto cara:… Di’: “Coloro che nel Giorno della Resurrezione [constateranno] la rovina delle loro persone e delle loro famiglie, saranno i [veri] perdenti”. Non è forse questa la perdita palese? (Corano XXXIX. Az-Zumar, 15)È per questo che dobbiamo giudicare le nostre anime prima di essere giudicati, e ciò avrà un effetto certo su di esse, come ha detto il poeta:Nessun biasimo è più efficaceDel biasimo della mia anima verso se stessaE nulla mi salva meglio dalla povertàDi ciò che guadagno col sudore della mia fronteL’anima ama le distrazioni e l’agiatezza, che sono cose cui ha diritto, a condizione che ciò avvenga nei limiti della legislazione. Così, troviamo questa parola di °AbdAllah ibn °Amr, che disse: “La tua anima ha un diritto su di te”.La salute non è eterna, poiché la segue necessariamente la malattia, o almeno la vecchiaia. In effetti, la vecchiaia impedisce alla persona anziana di compiere le opere buone, poiché non ne ha più la capacità fisica.Ciascuno desidera vivere a lungo e godere buona saluteMa guarda dunque ciò che una lunga vita fa di un essere umano!Dopo aver goduto della salute, nella sua giovinezza, e di un busto erettoEccolo che, prostrato dall’età, gli è penoso alzarsi e si fa portareLa buona salute permette a colui che è sostenuto da Allah di gestire gli affari di questo basso mondo e dell’Aldilà. A questo proposito, Abû Bakr As-Siddîq ha detto: “Chiedete ad Allah di accordarvi la salute, poiché non vi è dono migliore, dopo la certezza, della buona salute”.[8]Ogni persona pia che sprechi il suo tempo e la sua salute senza trarne profitto ne avrà rimpianto, rimorso, proverà tristezza e ne piangerà. Il beato è colui che sa trarre delle lezioni dalle disgrazie altrui… non certo colui dalle disgrazie del quale si traggono lezioni.Un giorno o l’altro, saremo privati del tempo libero di cui disponiamo oggi, ed ecco perché il Profeta (sallAllahu °alayhi waSallam) disse: “Affrettatevi a compiere buone azioni prima che sopraggiungano dei disordini tanto tenebrosi quanto i frammenti di una notte nera. Un uomo, credente al mattino, diverrà miscredente la sera. Venderà la sua religione per un bene di questo basso mondo”.[9]Mio padre (che Allah abbia misericordia di lui) prodigava spesso questo consiglio: “Raddoppiate gli sforzi, prima che le occupazioni vi distraggano”.Le occupazioni si oppongono allo studio delle scienze religiose, alla revisione e alla memorizzazione in particolare. In effetti, quando gli affanni si moltiplicano, la memoria si indebolisce. È per questa ragione che quando certi sapienti vennero nominati giudici – come Sharîk ibn °Abd Allah An-Nakha°î – la loro memoria divenne debole, a causa delle loro occupazioni. Tuttavia, altri sapienti che furono nominati alla stessa carica – come l’Imam Ash-Shawkânî – videro la loro scienza aumentare, poiché ogni volta che un problema giuridico si presentava loro, essi effettuavano delle ricerche approfondite [per poter poi pronunciare il loro giudizio].Il tempo è estremamente prezioso. È addirittura più caro – per Allah! – dei miliardi, dell’oro o dell’argento. Infatti, è tanto impossibile recuperare il tempo perduto, quanto cercare di far passare un cammello dalla cruna di un ago. Nonostante ciò, poca gente si rende conto del suo valore.Sei predestinato a far fronte a un grande destinoNon t’abbassare dunque a tener compagnia ai vagabondi.Dobbiamo essere come ha detto il poeta:Sìì un uomo che ha i piedi per terraMa la cui ambizione è tanto grande da raggiungere le stelle.Inoltre, il nostro tempo è proprietà di Allah, e non è permesso fare uso di ciò che appartiene ad Allah senza la Sua autorizzazione. Il nostro Signore dice nel Suo nobile Libro:Di’: “In verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la mia morte appartengono ad Allah Signore dei mondi (Corano VI. Al-An°âm, 162)Stai dunque ben attenta [cara sorella] al tuo tempo, e occupalo col bene, poiché si tratta del tuo capitale più importante. Bisogna soprattutto approfittarne prima di avere dei figli, poiché si ha più tempo libero prima [di diventare madre], contrariamente alla donna che ha dei bambini e che ha allora il dovere di suddividere il suo tempo. Ed è Allah che accorda l’aiuto.Terminerò questo capitolo con qualche verso:Il tempo è ciò che vi è di più caro e deve essere economizzatoVedo tuttavia che esso è ciò che tu sprechi più facilmenteUn altro poeta ha detto:Ricerca [la scienza] e non demotivartiLa più grande disgrazia che possa colpire lo studente è la demotivazioneNon vedi che a forza di sfregare La fune lascia delle tracce sulla roccia massiccia?Shaykha Umm °Abdillah Al-Wâdi°iyyahtratto da: I miei consigli alle donne(Nasîhatî li-n-nisâ’)

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