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Il pianto durante la preghiera Aya10
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    Il pianto durante la preghiera

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    islam Il pianto durante la preghiera

    مُساهمة من طرف muslim الجمعة 10 ديسمبر - 23:52:04

    Il pianto durante la preghiera

    ‘Abdullah ibn Umar, radiallahu anhu, racconta:
    Il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, ha letto il versetto del Corano in cui Ibrahim, alayhi sallam, ha fatto il seguente du’a:
    “O mio Signore, in verità essi già hanno traviato molti uomini. Chi mi seguirà sarà dei miei, e quanto a coloro che mi disobbediscono, in verità Tu sei Perdonatore, Misericordioso!” (Ibrahim 14: 36)

    E il versetto nel Corano dove Isa (Gesù), alayhi sallam, ha detto:
    “Se li punisci, in verità sono servi Tuoi; se li perdoni, in verità Tu sei l'Eccelso, il Saggio” (Al Maaida 5: 118)

    Poi alzò le mani e pregò dicendo:
    “Mio Allah, il mio ummah (il mio popolo, coloro che lo seguono), il mio ummah e ha pianto.”
    Allora Allah, subhana wa ta’ala, disse:
    “O Jibril vai da Muhammad (anche se Allah sa tutto), e chiedi perché piange?
    E’ andato Jibril, alayhi sallam, e ha chiesto al Profeta, salallahu alayhi wa sallam, e lui salallahu alayhi wa sallam, ha detto il perché. Jibril ha raccontato ad Allah perchè Muhammad, salallahu alayhi wa sallam, aveva pianto,(anche se Allah meglio sa questa cosa. Poi Allah ha deto a Jibril, alayhi sallam:
    Jibril, vai da Muhammad e dici:
    “Accontenteremo il tuo ummah e non ti faremo stizza con niente.” (Muslim)

    Vedi e rifletti della:
    Grande misericordia di Allah per l’ummah di Muhammad, salallahu alayhi wa sallam...
    Grande compassione di Muhammad, salallahu alayhi wa sallam per il suo ummah...
    E dopo tutto questo possiamo trascurare l’Islam, le Parole di Allah e i consigli del Profeta, salallahu alayhi wa sallam?!




    L’uomo migliore

    Abdullah ibn ‘Amr, radiallahu anhu, racconta che il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, ha detto quando è stato chiesto:
    Qual’è l’uomo migliore?
    Lui, salallahu alayhi wa sallam, ha risposto:
    “ ‘Ogni persona che ha il cuore bianco e che dice la verità (parole giuste).’ Gli hanno detto: ‘L’uomo che dice la verità lo conosciamo, chi è l’uomo co il cuore bianco?’ Lui, salallahu alayhi wa sallam, ha detto: ‘L’uomo con il cuore bianco è chiunque ha un cuore pio, puro, in cui non ci sono peccati, ingiustizie, astio oppure invidia.’ ”
    (Sahih ibn Majah)




    L’esempio del credente

    "L'esempio del Mussulmano è come quello dell'ape, quando mangia, mangia del cibo piacevole (buono), quando da, da un cibo piacevole (buono) e quando sta su un germoglio non lo spezza. Il credente assomiglia al lingotto d'oro, se lo soffi con il fuoco lo fai solo arrossare e se lo pesi non perde il suo peso." (Bayhaki, Albani lo ha classificato come hadith hasen - buono)




    Due caratteristiche che non può avere un Munafik (ipocrita)

    Il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, ha detto:
    “Due caratteristiche non possono stare insieme in un munafik (persona con doppia faccia): l’eleganza e la conoscenza della religione.” (Sahih Tirmidhi, vedi As-Sahiha, nr. 278)

    I Sapienti Mussulmani quando hanno chiarito il termine ‘as-Samt’ - eleganza - hanno detto:
    Lo stato dignitoso, il prestigio, il passato buono e l’apparenza esteriore che mostra l’uomo religioso e concentrato nella religione.
    Ibn Hajar, rahimehullah, ha detto: As-Samtu significa, cercare le strade della bontà, mettersi la veste degli uomini pii e stare lontano dai difetti interiori e quelli visibili.

    Nella lingua Albanese la parola ELEGANTE significa: Che ha gusto delicato e maestranza, che è bello e semplice, affascinante, che ha gusto nel vestirsi, nel comportamento e nell'esprimersi, ecc.
    Nella lingua Italiana la parola ELEGANTE significa: Che ha e dimostra un garbo naturale nella forma e nei modi: uomo e.; e. nel vestire, nell'incedere; stile e.
    Di cose, grazioso, piacevole alla vista per armonia e semplicità di forme: abito e.; un mobile e.; appartamento e.;scrittura e.




    L’importanza degli incontri per menzionare Allah - Fare dhikr

    Muaviya, radiallahu anhu, racconta:
    Il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, è uscito e ha visto un gruppo di persone in forma ci cerchio e gli ha detto:
    “ ‘ Perché vi siete radunati?’
    Hanno detto: ‘Per fare dhikr (menzionare Allah) e per ringraziare (Allah) che ci ha guidati nell’Islam e ci ha dato questa abbondanza.’
    Il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, ha detto: ‘Per Allah (giuro su Allah), solo per questo vi siete radunati?’
    Hanno detto: ‘Per Allah (giuriamo su Allah), solo per questo ci siamo radunati.’
    Il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, ha detto: ‘Non ho chiesto giuramento a voi perchè non vi credo, però è venuto Jibril da me e mi ha detto che Allah si vanta di voi davanti ai Malayka (Angeli)’ ” (Muslim)

    Insegnamenti che ricaviamo dal hadith:
    1. Il posto per radunarsi: La moschea
    2. Presenti: I sahaba (i compagni), radiallahu anhum, di Muhammad, salallahu alayhi wa sallam.
    3. Il programma del loro incontro: Il dhikr (menzionare) Allah, azza wa jal-la, e il ringraziamento per la bontà di aver accettato l’Islam.
    4. Il legame: Il credo in Allah.
    5. Particolarità dell’incontro: La sapienza e le opere.
    6. L’aspetto del raduno: Un cerchio.
    7. I frutti e i risultati: L’arrivo di Jibril con lieta novella e l’orgoglio di Allah con queste persone davanti agli Angeli.

    Che cosa ricaviamo dal hadith:
    a. Il valore del dhikr e di coloro che menzionano Allah e il valore del raduno per questo obiettivo.
    b. I Malayka amano coloro che menzionano Allah e si prendono cura di loro.
    c. L’attenzione dei compagni di Muhammad, salallahu alayhi wa sallam, per aumentare la fede e per spendere il tempo nell’adorazione di Allah.




    La sicurezza psicologica come premessa per la sicurezza fisica e sociale

    Allah, subhanehu wa ta’ala, dice:
    Quale dei due partiti è più nel giusto, [ditelo] se lo sapete? Coloro che hanno creduto e non ammantano (non lo confondono, non lo mischiano) di iniquità la loro fede, ecco a chi spetta l'immunità (la sicurezza); essi sono i ben guidati (essi sono sulla retta via)”. (Al An’aam 6: 81-82)

    Tutte le persone cercano la sicurezza, a nessuno piace la confusione, i problemi, lo stress e tutti (o quasi tutti) condannano le cose brutte che accadono nella nostra realtà in cui viviamo. Però nasce la domanda:
    Perché avvengono queste azioni, che cosa spinge le persone a suicidarsi, a rubare bambini, a violentare le donne, ecc.?
    Alcuni collegano questi fenomeni alla povertà ed alla cattiva condotta e situazione sociale, però io non lo condivido questo pensiero, perché:

    Nel passato, parliamo di quello di 50-60 anni fa, i nostri genitori e i nostri nonni hanno avuto una vita più povera, sono stati repressi (in Albania parla l'imam; ma anche in Italia dal Fascismo, dalla guerra in generale, se vogliamo fare un paragone giusto per capirci). Però se vediamo, loro stavano meglio di noi, erano più tranquilli, più rilassati, il tempo non volava come oggi (non era un tempo molto dinamico come oggi).
    Quindi, si devono valutare le cause che provocano questi problemi, disgrazie sociali nel mezzo delle persone.
    Senza dubbio, la garanzia della sicurezza psichica ci porta anche la sicurezza fisica e sociale, quindi cercheremo in questo articolo di parlare un pò su questo tema.

    La sicurezza psichica dal punto di vista religioso ci offre:
    1. Stabilità,
    2. Protezione, allontanamento della depressione,
    3. Complemento del carattere,
    4. Forte convinzione che Allah è con noi.

    I componenti della sicurezza psichica sono:
    1. Credo profondo,
    2. Fare affidamento in Allah (tawakul),
    3. Menzionare Allah (dhikr),
    4. Morale buono,
    5. La preghiera, il du’a,
    6. Conoscenza sul Qadar,
    7. Conoscere la questione delle prove che l’uomo deve affrontare in questa vita,
    8. La pazienza,
    9. Riconoscimento verso i complimenti, e le lodi,
    (Il riassunto di una lezione da parte di un Imam di Skopye, il suo nome è Bekir Halimi)




    La Beneficenza e il Peccato

    “ Beneficenza, è il comportamento buono, mentre peccato è ciò che ci infastidisce nel petto e che non hai voglia che le persone lo capiscano (che lo sappiano).” (Muslim)




    I gradi del credente

    Allah, subhana wa ta’ala, dice:
    Facemmo poi eredi della Scrittura i Nostri servi che scegliemmo. Fra essi c'è chi fa torto a se stesso, c’è chi segue una via intermedia, c’è chi - con il permesso di Allah – è il primo nelle opere buone; e questa è la grazia immensa. Entreranno nei Giardini di Eden, ornati di bracciali d'oro e di perle e saranno di seta i loro vestiti. (Faatir 35: 32-33)

    La classificazione dei credenti:
    1. Il primo nelle opere buone
    Il primo nelle buone opere è colui che adora Allah come se lo vedesse (Ihsan), è colui che compie i suoi doveri e compie opere gradevoli, colui che butta via ciò che è haraam (vietato, proibito nell'Islam) e si allontana dalle cose sgradevoli, si allontana dalle opere vietate e da quelle in cui ha dubbi, quindi, questa persona è padrone del ‘credo completo e gradito’.

    2. Il medio
    Colui che si accontenta nel compiere gli obblighi e si allontana dalle cose proibite anche se non si prende cura della sunnah e delle cose gradite, quindi, questa persona è padrone del ‘credo obbligatorio’.

    3. Il crudele con sestesso
    E’ colui che non compie alcuni obblighi, commette alcuni peccati e cose proibite, che non raggiungono il livello del Kufr grande (Miscredenza, un opera che ti fa uscire dall’Islam) oppure del Shirk grande.(Associare qualcuno o qualcosa nell’adorazione ad Allah). Questa persona è padrone del ‘credo generale’.

    Il sahaba onorato, ‘Abdullah ibn ‘Abas, radiallahu anhu, dice:
    “Il primo nelle opere buone entra nel Jannah (Paradiso) senza fare resoconto, il medio entra nel Jannah con la pietà di Allah, mentre il crudele con sestesso e quelli dell’a’rafa (posto tra il Paradiso e l’Inferno) entrano nel Jannah con il shafa’a (mediazione) del Profeta, salallahu alayhi wa sallam.”
    (Tafseer Tabari, 11/189. Vedi anche Tafseer di Ibn Kathir).




    Il Du’a (l’invocazione) nel giorno del Jumu’a (Il venerdi)

    Il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, ha detto:
    “Il giorno migliore in cui è sorto il sole è il giorno del jumu’a (il venerdì)” (Muslim)

    Questo giorno ha alcune particolarità, tra le quali:
    In questo giorno i du’a (le invocazioni) vengono accettate, il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, dice:
    “In questo giorno c’è un ora (un tempo determinato), che se viene centrata dal credente pregando e facendo du’a (invocazione) ad Allah per qualcosa, sicuramente Allah darà ciò che chiede.” (Buhari e Muslim)

    Quindi preghiamo ad Allah per tutti noi, per le nostre famiglie, per i nostri genitori, per i nostri figli, per i nostri sapienti, per i nostri parenti e amici, per i Mussulmani ovunque essi si trovino, per coloro che mantengono il credo in Allah Uno e per ogni opera buona che fanno i Mussulmani.




    Affretati a chiedere il perdono

    La grande misericordia di Allah, subhana wa ta’ala:
    Abu Umamate, radiallahu anhu, racconta che il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, ha detto:
    “Il sinistro mantiene la penna alzata per sei ore e non registra le opere del mussulmano che ha sbagliato o che ha peccato. Se sente rancore e chiede perdono ad Allah per questo sbaglio, il sinistro getta la penna, al contrario glielo scrive come peccato. (Tabarani, Abu Nuaym, Bayhaki e altri. Shaykh Albani lo ha classificato come hasen questo hadith. Vedi ‘As-Sahiha’, 3/210’)

    Spiegazione del hadith:
    - Il sinistro, significa, il malayka (l’angelo) che sta a sinistra e registra le opere cattive, brutte, i peccati e gli sbagli.
    - Mantiene la penna alzata per sei ore. Per quale ora si tratti non si sa, possono essere sei ore come noi sapiamo oggi ma possono significare anche sei unità di tempo.
    - Non registra il peccato immediatamente appena viene commesso, ma li da tempo per pentirsi. Se sente rammarico per aver fatto il peccato.
    - Chiedere perdono ad Allah e pentirsi con un pentimento vero (sincero).
    - Getta la penna e non scrive il peccato.
    - Se non si pente e non chiede perdono lui registra il peccato.
    - Il malayka che sta a destra fa diversamente, lui subito registra l’opera buona del credente, per un opera buona lo registra come dieci e di più.
    - Imam Haythami, rahimehullah, nel suo libro ‘Majmauz-Zawaid’, 10/207 nel capitolo dove ha messo questo hadith, lo ha nominato ‘Affrettarsi verso la salvezza’.

    Dove sono coloro che sentono rancore per il peccato commesso?
    Dove sono coloro che chiedono perdono ad Allah per gli errori che fanno?
    Dove sono coloro che hanno capito questa grande porta della misericordia di Allah e vanno a bussare?
    Dove sono coloro che entrano sotto questo perdono di Allah?




    La strada della conoscenza è la strada verso il Paradiso

    Il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) disse,
    "Chi segue un sentiero/strada alla ricerca della conoscenza, Allah gli rendera’ facile la strada verso il Paradiso." [Saheeh Muslim, Vol.3 Hadith n. 99, Abu Dawud, 10/73; Ibn Maja, 225]

    Spiegazione del hadith:
    Il cammino verso la sapienza sottintende il vero cammino sulla via che ti porta dove si trovano i sapienti, ma in essa entra anche il cammino astratto, che aiuta l’uomo per imparare la sapienza, come la memorizzazione e la ripetizione degli insegnamenti.

    Il detto del Profeta, salallahu alayhi wa sallam: “Allah gli renderà facile la strada verso il Paradiso”, può significare:
    - Allah facilita a lui lo studio della sapienza che lui sta cercando e la via che lui ha preso, siccome la sapienza è la via, che ti porta nel Jannah (Paradiso), come hanno detto alcuni sapienti dai Salaf:
    ‘C’è qualcuno che cerca sapienza cosicché Allah lo aiuta?’

    - La via verso il Jannah nel Giorno del Kiyama (Giorno del Giudizio), che sarebbe il Sirat (il ponte che verrà attraversato dai mussulmani nel Giorno del Giudizio che si trova sopra il Jahannam -Inferno- e che ti porta al Jannah -Paradiso) e ciò che c’è prima e dopo di essa.

    Senza dubbio, la sapienza ti porta da Allah dalla via più corta, per questo quello che attraversa la via della sapienza arriverà da Allah e nel Jannah prima.
    L’uomo che obbliga sestesso ad andare nelle lezioni di religione aumenta la sua conoscenza di Allah, della Religione di Allah, conosce meglio il Profeta, salallahu alayhi wa sallam, la sua guida e conosce meglio anche shaytan (il diavolo) e le sue trappole. L’uomo che vince la battaglia contro i suoi desideri, le sue voglie, andando nelle lezioni di religione gli sarà più facile vincere altre battaglie contro shaytan in altri campi di battaglia.
    Allah ci dia successo per imparare la sapienza che ci sarà utile. Amin

      الوقت/التاريخ الآن هو الثلاثاء 7 مايو - 23:22:02