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La famiglia e l'educazione nell'islam Aya10
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    La famiglia e l'educazione nell'islam

    STEFANO PIERINI
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    che Allah lo ricompensi
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    عالمي La famiglia e l'educazione nell'islam

    مُساهمة من طرف STEFANO PIERINI الأحد 16 أكتوبر - 12:16:27

    La Famiglia Islamica



    La famiglia e l'educazione nell'islam 898355

    Ci sono molte definizioni per descrivere la famiglia. Essa e' un gruppo sociale umano I cui membri sono legati da vincoli di sangue, affettivi, legali e naturali. In tutte le societa' evolute, la famiglia ne rappresenta il fondamento, la cellula basilare, il cui buon funzionamento garantisce il buon funzionamento dell'intera societa'. Ecco perche', nella concezione islamica della vita, la famiglia riveste un'importanza capitale.

    Il normale corso dell'esistenza del musulmano e' orientato verso la famiglia: essa e' il suo ambiente piu' consono e naturale. All'interno di essa, il musulmano realizza la legge di Dio nella sua forma piu' piena e completa.

    La famiglia e' un'istituzione divina, la cui origine coincide con quella dell'uomo.

    Dice Iddio nel Corano: "O uomini, temete il vostro Signore, che vi creo' da un maschio e da una femmina, suscitando dal loro accoppiamento una grande moltitudine di uomini e di donne". Il matrimonio costituisce il fondamento della famiglia. L'Islam prescrive il matrimonio come pratica della vita dei profeti e proibisce ogni forma di relazione sessuale al di fuori di esso. Data la grande importanza attribuita dall'Islam alla vita intima della coppia, e' necessario che essa venga vissuta all'interno del matrimonio, in modo responsabile e stabile da una coppia unita da una relazione che non si esaurisce nella pratica della sessualita', ma che da' luogo ad un complesso di rapporti reciproci e di responsabilita'.

    Nell' Islam, il matrimonio e' un legame forte (mithaqun ghaliz), attraverso il quale non soltanto si assicura una significativa e dignitosa sopravvivenza del genere umano, ma attraverso il quale I coniugi realizzano la mutua realizzazione di se', in pace e amore, compassione e serenita', conforto e sostegno reciproco. Dice il Corano: "Ed e' un segno di Dio l'aver creato per voi, da voi, delle spose, affinche' riposiate presso di loro, ed ha posto tra voi amore e compassione. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono". Ed ancora: "E' Lui che ha creato l'umanita' da un singolo essere, e da questo ha tratto la sua sposa affinche' possa trovare conforto e riposo in lei…".

    Poiche' l'Islam considera il matrimonio come un legame molto serio, numerosi sono I precetti coranici che invitano il credente a prendere tutte le misure possibili per fare in modo che esso sia permanente e non temporaneo. Nonostante cio', il matrimonio resta un contratto, e, come tale, non e' indissolubile. L'istituto del divorzio permette di eliminare rapidamente quei matrimoni non riusciti, che possono essere d'intralcio alla piena realizzazione degli ideali di vita islamici. "Voi siete la comunita' di mezzo", disse il Profeta Mohammed. Riguardo al matrimonio, cio' vuole significare che la radicalizzazione non e' permessa al musulmano. E' proibito divorziare senza un motivo, cosi' come e' proibito continuare un rapporto coniugale in cui sono venuti a mancare I presupposti fondamentali per una vita familiare serena e completa, garanzia di una crescita ottimale per I figli.

    Pur essendo permesso, il tasso di divorzio nei paesi islamici e' estremamente basso ed irrilevante, segno evidente della grande considerazione in cui sono tenuti il matrimonio e la famiglia nell'Islam. Dunque, il vincolo coniugale deve essere considerato serio e permanente. Se, pero', esso non funziona per determinate, valide ragioni, puo' essere sciolto in gentilezza ed onore, con equita' e pace.

    All'interno della coppia, I coniugi condividono diritti e doveri, compiti e responsabilita'. Ferma restando la completa equita' e parita' tra marito e moglie, sancita da molti versetti coranici ("Loro sono una veste per voi, e voi siete una veste per loro") e detti del Profeta, nel sistema di vita islamico ciascuno ha la sua sfera d'azione, in funzione di quella distribuzione dei ruoli che e' essenziale per il funzionamento ed il benessere di qualsiasi organizzazione sociale. La responsabilita' di sostenere economicamente la famiglia e di provvedere ai suoi bisogni ed alle sue esigenze e' a carico del padre, mentre a carico della donna
    e' la responsabilita' di allevare ed educare I figli e di far funzionare il menage familiare nel miglior modo possibile. Ovviamente cio' non vuol dire che un padre non debba intervenire nell'educazione dei figli: al contrario, egli deve sostenere la sua compagna in questo difficile compito e stabilire una relazione di amore e tenerezza con I figli. Allo stesso modo, se una donna desidera contribuire economicamente al sostentamento della famiglia, ovviamente puo' farlo. Bisogna specificare, pero', che l'idea di una "realizzazione femminile" che si conquista lavorando fuori casa anche a costo di trascurare I propri figli, il loro benessere morale e la loro educazione e' aliena all'Islam e rappresenta una perversione, che l'Islam condanna fermamente.


    La comunanza della fede dei coniugi costituisce una garanzia di solidita' del matrimonio. La fede, l'osservanza religiosa e l'educazione religiosa della prole hanno grande importanza nell'Islam, cosicche' tutto il sistema dei rapporti familiari e' influenzato da esse.

    Nella famiglia vengono inculcati nella personalita' dei figli I valori della solidarieta', della gentilezza, della tolleranza e della comprensione: in essa si realizza l'ambiente piu' idoneo allo sviluppo della personalita' umana. I musulmani amano I figli. Quando possono, desiderano averne molti e, soprattutto, desiderano crescerli fornendogli non soltanto tutto il benessere materiale possibile, ma anche, e soprattutto, una educazione morale e religiosa molto profonda, che ricordi al bambino che e' titolare di diritti, ma anche di doveri nei confronti di Dio, dei genitori, degli altri membri della famiglia e della societa'. Oltre a cio', l'Islam tende al rafforzamento dell'autostima nel bambino, per cui e' proibito al genitore trattare male suo figlio, pressarlo psicologicamente, umiliarlo, secondo il detto profetico: "Non e' permesso a nessun musulmano umiliare un altro musulmano".

    Prendersi cura dei propri figli e' un dovere inderogabile, per il musulmano. Il Profeta disse che la sua comunita' si sarebbe distinta dalle altre proprio per l'amore, la tenerezza e l'attenzione verso il benessere psico-fisico dei bambini. L'educazione islamica tende dunque a formare delle personalita' mature, equilibrate, rispettose verso I genitori e gli anziani, laboriose ed impegnate. Obiettivo, questo, che e' possibile realizzare soltanto se si da' al bambino, e poi all'adolescente, la giusta cura morale e materiale, e se si trasmettono, attraverso l'esempio, I modelli di comportamento che Iddio, l'Altissimo, ha indicato nel Corano. Non a caso, ancora oggi, la famiglia islamica e' un istituto solido, I cui membri,consci ciascuno delle responsabilita' che hanno verso gli altri, sono uniti da vincoli strettissimi di rispetto, considerazione e fratellanza, secondo il detto del Profeta: " Tutti I musulmani sono fratelli tra loro".

    I figli, dunque, devono essere curati con amore e dedizione, incoraggiando sempre pero' il loro spirito d'iniziativa e di collaborazione: l'idea di una madre serva dei propri figli e' aliena all'Islam. La donna ha la sua propria individualita' ed e' titolare di un diritto inalienabile: quello al rispetto assoluto ed all'obbedienza da parte dei suoi figli, che essa cura non soltanto qualitativamente, ma anche quantitativamente. Secondo il Profeta dell"Islam, le persone a cui si deve piu' rispetto sono I propri genitori, e la madre in particolare, che ha diritto all'amore dei figli tre volte piu' del padre.

    Importantissima, dunque, per l'Islam, e' la trasmissione di quel sistema di valori straordinari che reso la societa' islamica categorica nell'incoraggiare al bene e nel proibire il male: l' ihsan, che denota cio' che e' giusto, buono e desiderabile, e' l'ossatura della religione musulmana, e ad esso vengono educati I giovani.

    Nella famiglia islamica un posto centrale e' occupato dagli anziani, dai nonni. Non esistono case di riposo, nell'Islam, ne' I vecchi vengono considerati dei pesi di cui disfarsi o da maltrattare. Al contrario, il sostegno ed il mantenimento dei genitori sono precisi doverireligiosi, ed al credente e' ordinato di aver cura di essi e di rendere la loro vita la piu' confortevole possibile. Dice Iddio nel Corano: "Il tuo Signore ti ha ordinato di non adorare alcuno all'infuori di Lui e di essere benevolo verso I tuoi genitori. Se uno di loro o ambedue raggiungeranno un'eta' avanzata, nel corso della tua vita, non dir loro parole di disprezzo, non respingerli, ma rivolgiti a loro con rispetto".

    "E con bonta' inclina verso di loro l'ala dell'umilta' e della protezione e di': O mio Signore, concedi loro la Tua misericordia, poiche' loro si sono presi cura di me nella mia infanzia".

    Il rispetto e la cura verso I genitori e' dunque un dovere religioso secondo solo all'adorazione di Dio e, secondo alcuni scolari, prendersi carico di un genitore anziano ha la stessa importanza che riveste nell'Islam la preghiera.

    La famiglia e' una parte essenziale dell'ordine sociale islamico. La societa' islamica e' una societa' ideologica, con un'elevata consapevolezza morale. La disciplina che regna in essa non e' imposta con la forza, ma nasce automaticamente dal fatto che tutti gli individui che di essa fanno parte praticano I valori e gli ideali dell'Islam. Il ruolo chiave e' quello della donna, che regge e governa il mondo familiare con responsabilita' ed autorita'.

    E' inoltre aliena all'Islam l'idea di una famiglia "nucleare", chiusa in se' stessa e priva di rapporti con il resto della famiglia allargata o con I vicini di casa. L'Islam incoraggia all'apertura, ai buoni rapporti, alla solidarieta', ferma restando la necessita' di coltivare tutti questi rapporti nell'ambito dell'etica islamica.

    Molto spesso, in Occidente, si attacca la famiglia islamica per la questione della "poligamia".
    Bisogna specificare, invece, che la poligamia non e' ne' incoraggiata, ne'
    desiderata dall'Islam o dai musulmani. Essa rappresenta, piuttosto, una
    possibilita' da adottare in casi estremi. Dio dice nel Corano: "E se temete di non potervi prendere cura degli orfani che vi sono affidati, sposate allora, tra le donne che vi piacciono due, o tre, o quattro. E se temete di non essere equi, una soltanto…" . E ancora: "E Dio sa, che per quanto ci proviate, non potete essere equi". Dunque, la possibilita' di un secondo matrimonio e' condizionata all'esistenza di importanti motivazioni e, comunque, viene sconsigliata da Dio, il quale sa che, per sua natura, l'uomo non puo' essere equo. E, da sempre, la quasi totalita' dei musulmani ha avuto una sola moglie per volta.


    E la lode appartiene a Dio,Signore di tutti I mondi.

      الوقت/التاريخ الآن هو الخميس 2 مايو - 16:22:42