Islam for all-الإسلام للجميع

هل تريد التفاعل مع هذه المساهمة؟ كل ما عليك هو إنشاء حساب جديد ببضع خطوات أو تسجيل الدخول للمتابعة.
Islam for all-الإسلام للجميع

Bilal Ibn Rabah (radhiAllahu 'anhu) Aya10
Questo sito e' protetto con
Norton Safe Web


    Bilal Ibn Rabah (radhiAllahu 'anhu)

    avatar
    sandro
    che Allah lo protegga
    che Allah lo protegga


    Sesso : ذكر

    Numero di messaggi : 126

    Bilal Ibn Rabah (radhiAllahu 'anhu) Empty Bilal Ibn Rabah (radhiAllahu 'anhu)

    مُساهمة من طرف sandro الثلاثاء 8 ديسمبر - 2:53:55

    Bilal Ibn Rabah (radhiAllahu 'anhu)

    Il primo muezzin (chiamante alla preghiera) in Islam


    Uno degli insegnamenti fondamentali della religione islamica è l'unità
    del genere umano e l'uguaglianza della gente al cospetto di Dio. Nel
    capitolo 49 del Corano si legge ciò che può essere tradotto come: "O
    uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto
    di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah,
    il più nobile di voi è colui che più Lo teme."


    E questo non è mai stato un consenso formale nel rispetto
    dell'uguaglianza tra la gente. Fin dall'inizio, la comunità dell'Islam
    ha compreso uomini e donne di diversi gruppi tribali, razziali e
    sociali. Ci sono stati i capi con gli schiavi, e ci sono stati gli
    Arabi Quraishi insieme agli Abissini, Persiani ed altri. Ma agli occhi
    dell'Islam e dei suoi seguaci, erano tutti fratelli Musulmani, con
    nessuna differenza o distinzione tra di essi. Non c'è da stupirsi
    allora se uno degli eroi più noti dell'Islam aveva l'abitudine di
    descrivere se stesso come "l'Abissino, che era uno schiavo" senza alcun
    senso di imbarazzo, perché sapeva che per i suoi fratelli Musulmani
    questo fosse uno stato irrilevante. L'eroe di cui stiamo parlando è
    Bilal Ibn Rabah, il muezzin del Profeta.

    Bilal nacque da una schiava africana che apparteneva alla tribù dei
    Bani Jumah. Era conosciuto per il suo duro lavoro e per la fedeltà al
    suo padrone, Umayyah ibn Khalaf, un leader della sua tribù. La presenza
    di Bilal all'interno del nucleo familiare di Umayyah gli diede
    l'opportunità di ascoltare le osservazioni fatte dai leader dei Quraish
    riguardo il Profeta Muhammad (pace su di lui), i commenti, che erano un
    misto di invidia e odio, così come la confessione di integrità e di
    onesta' di Muhammad. Si convinse finalmente di quello che aveva sentito
    degli insegnamenti del Profeta Muhammad e dichiaro' la sua adesione
    alla fede islamica, il primo schiavo a convertirsi nella storia
    islamica. Questo passo in sé non fu facile, soprattutto se pensiamo al
    fatto che anche i membri della comunità onorevole Mekkana furono
    sottoposti al ridicolo e alle molestie non appena la loro conversione
    all'Islam fu nota ai loro compatrioti. Cosi' solo Dio sa quanto, gli
    schiavi, in quella società pre-islamica di segregazione razziale, hanno
    dovuto sopportare, dato che erano trattati come un qualsiasi pezzo di
    proprietà, con il quale il proprietario aveva il diritto di fare cio'
    che piu' gli piaceva. Questa fu la partita di Bilal che, purtroppo, era
    di proprietà di uno degli antagonisti principali dell'Islam e del suo
    Profeta Muhammad (pace su di lui). Umayyah ibn Khalaf utilizzo' tutti i
    tipi di tortura su Bilal per fargli cambiare idea. Ordinò ai suoi
    uomini di prendere Bilal nudo e di gettarlo sulle sabbie infernali del
    deserto nelle ore più calde della giornata. Per assicurarsi che quella
    sabbia rovente facesse effetto, posavano anche una pietra pesante sul
    petto di Bilal cercando, durante tutto quel tempo, di farlo tornare al
    politeismo. La risposta del nostro grande eroe era molto semplice - ma
    efficace, "Ahad, Ahad (Uno, Uno)", che significa, "c'è Solo Un Dio
    Unico." Non diceva nient'altro, ma per lui questo era sufficiente a
    dargli tutto il sostegno spirituale necessario per sopportare gli
    effetti della tortura alla quale era esposto. Umayyah e i suoi uomini
    si stancarono di torturare Bilal. Molti gli chiesero solo di dire
    qualcosa di carino riguardo i loro idoli per poi lasciarlo andare. Ma
    per Bilal la tortura nella sua forma peggiore era meglio di quelle
    poche parole.

    Quando Umayyah divento' disperato per il ritorno di Bilal all'
    incredulità, accetto' l'offerta di Abu Bakr e lo vendette a lui (Abu
    Bakr), dicendo che era pronto a vendergli Bilal anche per un'oncia
    d'oro e Abu Bakr rispose: "avrei pagato anche un centinaio di once per
    lui ". Naturalmente, con quell'affare Bilal fu libero. Perché era
    abitudine di Abu Bakr Al-Siddiq (radhiAllahu 'anhu) comprare schiavi
    Musulmani per liberarli.

    Dopo la migrazione del Santo Profeta (pace su di lui) a Medina, e
    quando l'istituzione dell'Adhan (chiamata alla preghiera) fu fondata,
    Bilal fu il primo ad essere invitato dal Profeta a recitarlo. Più
    tardi, alla data dell'entrata vittoriosa del Profeta Muhammad (pace su
    di lui) a Mecca, e dopo la distruzione degli idoli dentro e intorno
    alla Ka'aba, fu ancora una volta chiesto a Bilal di effettuare la
    chiamata alla preghiera. Non stupisce quindi come questo ex-schiavo
    Bilal sia diventato uno dei migliori tra i noti eroi della storia
    islamica. Perché era 'Muezzin-ur-Rasool' - Il chiamante alla preghiera
    del Messaggero di Dio.






      الوقت/التاريخ الآن هو الأربعاء 8 مايو - 5:21:23