Il principio della rivelazione
Disse Umar figlio di Khattab, dal minbar, che il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - aveva detto:
Invero le azioni sono secondo le intenzioni, ed ogni uomo avrà quello che intende: se emigra verso le cose di questo mondo le otterrà; se emigra verso una donna la sposerà. Infatti la sua emigrazione è la meta verso cui emigra.
Disse 'Aisha, Madre dei Credenti , che al-Harrit figlio di Hisam aveva interrogato l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - così:
Dimmi, Inviato di Dio, in che modo ti venne la rivelazione? L'Inviato di Dio aveva detto:
Talvolta viene simile al suono di un campanello, e questo è l'effetto più forte che ha su di me. Poi si stacca da me, ma resta impresso nella mia memoria quel che ha detto. Altre volte l'angelo mi si presenta come un uomo e mi parla, e ricordo quel che dice.
Disse 'Aisha:
Ho veduto, in una giornata di gran freddo, scendere su di lui la rivelazione e poi staccarsi da lui; la sua faccia allora grondava sudore.
Narrò 'Aisha:
La prima volta che la rivelazione si manifestò all'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - fu con una buona visione nel sonno; tutte le visioni che vedeva gli giungevano simili al chiarore dell'alba. Poi prese amore alla solitudine, si isolava nella grotta di Hira' e vi si dava alla devozione, cioè all'adorazione, per molte notti, prima di tornare in famiglia. Perciò si forniva di provviste, poi tornava da Khadigia e di nuovo si riforniva, finché giunse la Verità, mentre stava nella grotta di Hira'. Venne a lui l'angelo e gli disse:
Leggi!
Egli raccontò:
Gli dissi: "Non so leggere ". Allora mi afferrò e mi strinse finché ripresi le forze, poi mi lasciò e disse:
" Leggi ". Risposi: "Non so leggere ". Mi afferrò e mi strinse per la seconda volta, finché ripresi le forze, poi mi lasciò e disse: "Leggi, nel nome del tuo Signore, che ha creato. Che ha creato l'uomo da un grumo di sangue! Leggi! perché il tuo Signore è il più generoso ". (XCVI, 1-3).
Dopo questo l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - tornò a casa col cuore tremante, si presentò a Khadigia figlia di Uuwaylid, e disse:
Avviluppatemi, avviluppatemi! Lo avvilupparono nel mantello finché lo spavento lo lasciò; parlò allora a Khadigia informandola dell'accaduto: « Ho avuto paura per me stesso ». Khadigia gli disse:
No, perdio! Iddio non ti svergognerà mai; tu infatti sei fedele ai legami del sangue, sopporti tutto, guadagni quel che occorre, ricevi generosamente l'ospite e soccorri le vere sventure.
Khadigia lo condusse da Waraqàh figlio di Nawfal, cugino paterno di lei, un uomo che si era fatto cristiano all'epoca del paganesimo, sapeva scrivere l'ebraico e scriveva quel che Dio voleva del Vangelo in ebraico. Di età molto avanzata, era diventato cieco. Khadigia gli disse:
Cugino, ascolta il figlio di tuo fratello! , e Waraqalì disse: Figlio di mio fratello, che cosa hai veduto? L'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - gli narrò quel che aveva veduto, e Waraqah spiegò:
Questo è il Namus(Legge), che Dio fece scendere su Mosè. Voglia Iddio che ciò avvenga, e che io sia vivo quando il tuo popolo ti espellerà!
Disse l'inviato di Dio:
Essi dunque mi espelleranno?
Si! nessuno è mai venuto, portando cose simili a quelle che porti tu, senza che avvenisse questo. Se il tuo giorno troverà ancora in vita, ti sosterrò col mio valido aiuto Ma poco dopo Waraqah mori e la rivelazione fu interrotta.
Gabir figlio di Abd Allah narrò che il Profeta - Iddio benedica e gli dia eterna salute - aveva raccontato l'interruzione della rivelazione in questo modo:
Mentre camminavo udii una voce dal cielo; alzai gli occhi, ed ecco l'angelo venire a me, o piuttosto era seduto su un seggio fra il cielo e la terra. Ebbi paura, tornai indietro, dissi:
« Avviluppatemi! Allora Iddio rivelò:
O tu, che giaci coperto dal tuo mantello! sorgi e predica, magnifica il tuo Signore,purifica le tue vesti, fuggi l'abbominazione (LXXIV, 1-5).
Disse Umar figlio di Khattab, dal minbar, che il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - aveva detto:
Invero le azioni sono secondo le intenzioni, ed ogni uomo avrà quello che intende: se emigra verso le cose di questo mondo le otterrà; se emigra verso una donna la sposerà. Infatti la sua emigrazione è la meta verso cui emigra.
Disse 'Aisha, Madre dei Credenti , che al-Harrit figlio di Hisam aveva interrogato l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - così:
Dimmi, Inviato di Dio, in che modo ti venne la rivelazione? L'Inviato di Dio aveva detto:
Talvolta viene simile al suono di un campanello, e questo è l'effetto più forte che ha su di me. Poi si stacca da me, ma resta impresso nella mia memoria quel che ha detto. Altre volte l'angelo mi si presenta come un uomo e mi parla, e ricordo quel che dice.
Disse 'Aisha:
Ho veduto, in una giornata di gran freddo, scendere su di lui la rivelazione e poi staccarsi da lui; la sua faccia allora grondava sudore.
Narrò 'Aisha:
La prima volta che la rivelazione si manifestò all'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - fu con una buona visione nel sonno; tutte le visioni che vedeva gli giungevano simili al chiarore dell'alba. Poi prese amore alla solitudine, si isolava nella grotta di Hira' e vi si dava alla devozione, cioè all'adorazione, per molte notti, prima di tornare in famiglia. Perciò si forniva di provviste, poi tornava da Khadigia e di nuovo si riforniva, finché giunse la Verità, mentre stava nella grotta di Hira'. Venne a lui l'angelo e gli disse:
Leggi!
Egli raccontò:
Gli dissi: "Non so leggere ". Allora mi afferrò e mi strinse finché ripresi le forze, poi mi lasciò e disse:
" Leggi ". Risposi: "Non so leggere ". Mi afferrò e mi strinse per la seconda volta, finché ripresi le forze, poi mi lasciò e disse: "Leggi, nel nome del tuo Signore, che ha creato. Che ha creato l'uomo da un grumo di sangue! Leggi! perché il tuo Signore è il più generoso ". (XCVI, 1-3).
Dopo questo l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - tornò a casa col cuore tremante, si presentò a Khadigia figlia di Uuwaylid, e disse:
Avviluppatemi, avviluppatemi! Lo avvilupparono nel mantello finché lo spavento lo lasciò; parlò allora a Khadigia informandola dell'accaduto: « Ho avuto paura per me stesso ». Khadigia gli disse:
No, perdio! Iddio non ti svergognerà mai; tu infatti sei fedele ai legami del sangue, sopporti tutto, guadagni quel che occorre, ricevi generosamente l'ospite e soccorri le vere sventure.
Khadigia lo condusse da Waraqàh figlio di Nawfal, cugino paterno di lei, un uomo che si era fatto cristiano all'epoca del paganesimo, sapeva scrivere l'ebraico e scriveva quel che Dio voleva del Vangelo in ebraico. Di età molto avanzata, era diventato cieco. Khadigia gli disse:
Cugino, ascolta il figlio di tuo fratello! , e Waraqalì disse: Figlio di mio fratello, che cosa hai veduto? L'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - gli narrò quel che aveva veduto, e Waraqah spiegò:
Questo è il Namus(Legge), che Dio fece scendere su Mosè. Voglia Iddio che ciò avvenga, e che io sia vivo quando il tuo popolo ti espellerà!
Disse l'inviato di Dio:
Essi dunque mi espelleranno?
Si! nessuno è mai venuto, portando cose simili a quelle che porti tu, senza che avvenisse questo. Se il tuo giorno troverà ancora in vita, ti sosterrò col mio valido aiuto Ma poco dopo Waraqah mori e la rivelazione fu interrotta.
Gabir figlio di Abd Allah narrò che il Profeta - Iddio benedica e gli dia eterna salute - aveva raccontato l'interruzione della rivelazione in questo modo:
Mentre camminavo udii una voce dal cielo; alzai gli occhi, ed ecco l'angelo venire a me, o piuttosto era seduto su un seggio fra il cielo e la terra. Ebbi paura, tornai indietro, dissi:
« Avviluppatemi! Allora Iddio rivelò:
O tu, che giaci coperto dal tuo mantello! sorgi e predica, magnifica il tuo Signore,purifica le tue vesti, fuggi l'abbominazione (LXXIV, 1-5).