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 I 5 PILASTRI DELL' ISLAM Aya10
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    I 5 PILASTRI DELL' ISLAM

    الحلاجي محمد
    الحلاجي محمد
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    islam I 5 PILASTRI DELL' ISLAM

    مُساهمة من طرف الحلاجي محمد الإثنين 20 ديسمبر - 23:32:41

    I Cinque pilastri dell'Islam sono gli atti di culto fondamentali della religiosità musulmana.

    Abu Abdulrahman Abdullah figlio di Omar ibn al-Khattab (Allah si compiaccia di lui) riferisce:
    Ho sentito dire dal Messaggero di Allah (pace su di lui):
    "L'slam poggia su cinque pilastri: la testimonianza che non c'è altro dio che Allah e che Muhammad è il messaggero di Allah, il compimento della preghiera rituale, il versamento della Zakat, il pellegrinaggio alla Casa e il digiuno nel mese di Ramadan."
    riferito da al-Bukhari e Muslim


    Le norme con cui questi atti di culto fondamentali vennero istruiti e le dottrine generali per la loro esecuzione si trovano nel Corano, mentre le regole dettagliate per la loro attuazione pratica si trovano nell'Insegnamento orale del Profeta e nella sua Sunna.


    1- SHAHADA
    I musulmani celebrano l'unicità del Creatore recitando il credo "Non vi è Dio se non Allah e Muhammad è il suo Profeta." Questa semplice, ma profonda affermazione esprime la completa e definitiva accettazione da parte del credente e il suo impegno verso l'Islam.

    “Dì: “Egli Dio è Unico, Dio è l’Assoluto, non ha generato, non è stato generato e nessuno è uguale a Lui”. (Corano, 112).



    2- l'esecuzione dell' orazione (SALAH);
    Dei cinque Pilastri dell’Islam, la Preghiera è il secondo e deve essere eseguita cinque volte al giorno. E’ quindi il comandamento che impegna il credente con più intensità e costanza.
    Tutti i musulmani in buona salute, devono prima procedure all’abluzione, poi rivolgersi in direzione di La Mecca per rendere lode a Dio.

    L'orazione non è valida se non sono soddisfatti i requisiti seguenti:
    1). compimento dell'abluzione;
    2). purezza di tutto quanto il corpo, degli abiti che si indossano, del terreno usato per l'orazione, da ogni genere di sporcizia e impurità;
    3), abbigliamento adeguato. Per i maschi, il corpo deve essere coperto almeno dall'ombelico alle ginocchia; per le femmine, il corpo deve essere coperto tutto quanto, tranne il volto, le mani e i piedi;
    4). dichiarazione dell'intenzione (niyyah) di eseguire l'orazione;
    5). assunzione dell'orientamento rituale (qiblah), in direzione della Ka'ba della Mecca.

    “...In verità, per il credente, la preghiera (salàt) è un obbligo in tempi ben determinati”. (Corano, 4:103).

    “Cercate aiuto nella pazienza e nella preghiera; in verità essa è gravosa, ma non per gli umili che pensano che invero torneranno a Lui”. (Corano, 2:45-46).

    “Esegui la preghiera, dal declino del sole fino alla caduta delle tenebre e fà la Recitazione dell’alba, ché la Recitazione dell’alba è testimoniata. Veglia in preghiera parte della notte, sarà per te un’opera supererogatoria, presto il tuo Signore ti risusciterà ad una stazione lodata”. (Corano, 17:78-79).

    “Sopporta dunque con pazienza quello che dicono, glorifica e loda il tuo Signore prima del levarsi del sole e prima che tramonti. GlorificaLo durante la notte e agli estremi del giorno, così che tu possa essere soddisfatto”. (Corano, 20:130).

    “Rendete gloria a Dio, alla sera ed al mattino. A Lui la lode nei cieli e sulla terra, durante la notte e quando il giorno comincia a declinare”. (Corano, 30:17-18).

    Il nome delle cinque preghiere quotidiane e l’orario dell’esecuzione sono i seguenti:
    1. La preghiera dell’alba, Fajr, da eseguirsi nell’intervallo fra l’alba ed il levar del sole.
    2. La preghiera del mezzogiorno, Dhuhr, da eseguirsi nell’intervallo fra il mezzodì e la metà pomeriggio.
    3. La preghiera del pomeriggio, ‘Asr, da eseguirsi nell’intervallo fra la metà pomeriggio ed il calar del sole.
    4. La preghiera del tramonto, Maghrib, da eseguirsi nell’intervallo fra il momento in cui il sole è completamente tramontato dall’orizzonte ed il calar delle tenebre.
    5. La preghiera della notte, ‘Isha, da eseguirsi nell’intervallo fra il calar delle tenebre e l’alba, preferibilmente prima della mezzanotte.


    3-il pagamento della imposta coranica (ZAKAH)
    Il significato originale della parola zakat è sia ‘purificazione’ che ‘crescita.’
    L’Islam precisa che Dio ha creato tutto ciò che si trova sulla terra e nell’universo, e lo ha reso disponibile per l’uomo; le ricchezze e i beni posseduti sono dunque considerate doni e favori di Dio.

    L’ importanza della Zakah consiste nell’alimentare negli uomini le qualita’ del sacrificio e nel liberarli dall’egoismo. E’ dovere di ogni musulmano benestante soccorrere i suoi simili che si trovano in condizioni disagiate.
    Dai musulmani viene inoltre molto praticata anche l'elemosina libera per aiutare i più bisognosi.
    Tuttavia, ciascun musulmano la cui condizione economica e’ al di sotto di una certa soglia, non e’ tenuto al pagamento della Zakah.

    “Assolvete la preghiera (salàt) e pagate la tassa coranica (zakàt)...”. (Corano, 2:110).

    “Appartengono a Lui le chiavi dei cieli e della terra. Elargisce generosamente a chi vuole e a chi vuole lesina. In verità Egli è onnisciente”. (Corano, 42:12).



    4-il digiuno del mese di Ramadàn
    Ramadan e’ il nono mese del calendario islamico, il mese in cui è disceso il Corano; tutti i musulmani digiunano dall'alba al tramonto, astenendosi dal cibo, dal bere, e dalle relazioni sessuali.
    Fra tutti gli obblighi il digiuno è il più osservato, in alcuni paesi caldi, la mancanza di cibo e di acqua può rendere la prova faticosa, ma questa non assume mai il carattere di espiazione dolorosa, ma di un'offerta a Dio in cui l'anima domina il corpo.

    Obbligatorio a partire dall’età della pubertà, ne sono esanorati i vecchi, i malati di mente, i malati cronici, i viaggiatori, le donne in stato di gravidanza o che allattano, le persone in età avanzata, nel caso che il digiuno possa comportare un rischio per loro. E’ proibito alle donne musulmane mestruale e in puerperio.

    Il digiuno non è valido se non è preceduto dalla niyyah (intenzione). Dopo la pronuncia della niyyah, si incomincia a digiunare quando incomincia ad albeggiare (aurora). Il tramonto del sole pone fine al digiuno e l’astinenza viene interrotta mangiando dei datteri o bevendo dell’acqua, come vuole la Sunnah del Profeta. L’interruzione iftar, per tradizione viene preceduta da una breve preghiera. Dopo la preghiera rituale della sera si usa fare una speciale preghiera notturna piuttosto lunga detta Tarawih: Secondo la Sunnah del profeta, questa preghiera va da un minimo di 8 rak'at ad un massimo di 20.

    Con il sorgere della luna nuova del mese di Shawwal ha termine il mese di Ramadan e con esso finisce l'astinenza ed inizia 'Id al-Fitr, la festa della rottura.

    “O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati”. (Corano, 2:185).

    Il Profeta ha ribadito:
    “Colui che digiuna nel mese di Ramadan con fede, ricercando la ricompensa di Dio, si vedrà perdonati i peccati commessi in precedenza”.

    “E’ nel mese di Ramadan che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione fra il vero ed il falso. Chi di voi ne testimoni l’inizio, digiuni...”. (Corano, 2:185).



    5-il pellegrinaggio alla Kaaba - Mecca (HAJJ).
    Il pellegrinaggio alla Makkah, è il quinto fondamento e la manifestazione più alta della fede e dell’ unità islamica nel mondo. Per i credenti che sono fisicamente ed economicamente in grado di affrontare il viaggio, l'Hajj rappresenta un dovere da svolgere una volta nella vita e rappresenta l'apice della vita religiosa.

    Il luogo del pellegrinaggio è la grande moschea della Mecca che comprende la Ka'bah e la fonte di Zamzam.

    La Ka'bah è un edificio cubico situato più o meno al centro del grande cortile della moschea; nel suo lato orientale è collocata la pietra nera che è un blocco di minerale di colore nero e di origine sconosciuta (la tradizione vuole che l'abbia portata sulla terra l'arcangelo Gabriele dal paradiso terrestre) già sacro ad Abramo e agli arabi preislamici, a cinque piedi dal suolo, in un castone d'argento. Essa è oggetto di venerazione ma non di adorazione.

    Compiendo l'Hajj, il credente ripercorre il cammino di fede ed il rituale che il Profeta Muhammad completò nel suo ultimo pellegrinaggio. I poveri sono dispensati da queste prova.

    “Coloro che compiono il Hajj o la ‘Umrah sono delle genti venute a rendere visita a Dio (cioè, sono venute con l’unica intenzione di pregare Dio). Se essi L’implorano, Egli risponderà loro. Se essi Gli chiedono misericordia, Egli perdonerà loro.”

    “...Spetta agli uomini che ne hanno la possibilità di andare, per Dio, in pellegrinaggio alla Casa...”. Corano, 3:97.


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    Muaz ibn Giabal (Allah si compiaccia di lui) racconta:

    "Dissi: O Messaggero di Allah (pace su di lui), suggeriscimi un atto che mi porti in Paradiso e mi tenga lontano dall'Inferno. Egli disse: . Poi aggiunse: . Poi recitò: Levano i fianchi dai loro giacigli per invocare il loro Signore in timore e speranza ed elargiscono di ciò che abbiamo loro fornito. Nessun'anima sa quale grande gioia sia riservata ad essi in premio di ciò che avranno fatto ( 1 ). Poi disse: . Io risposi: Si, o Messaggero di Allah (pace su di lui). Ed egli disse: . E aggiunse: . Io risposi: Si, o Messaggero di Allah (pace su di lui). Allora egli si afferrò la lingua e disse: . Io chiesi: O Profeta di Allah (pace su di lui), saremo quindi rimproverati per ciò che noi diciamo? Egli disse:< Che tua madre di perda, Muaz! Cosa fa cadere la gente con la faccia - o forse disse con il naso - nel fuoco se non il raccolto delle loro lingue?"

    1. Corano XXXII,16-17)
    2. Sforzi compiuti per la causa dell'Islam

    riferito da at-Tirmidhi

      الوقت/التاريخ الآن هو الجمعة 26 أبريل - 14:41:45