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L’ESISTENZA DI ALLAH Aya10
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    L’ESISTENZA DI ALLAH

    الحلاجي محمد
    الحلاجي محمد
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    مُساهمة من طرف الحلاجي محمد الأحد 6 سبتمبر - 12:57:22

    L’ESISTENZA DI ALLAH
    Al termine dell’ultimo discorso del venerdì abbiamo detto che il nostro problema non è “provare” al musulmano l'esistenza di Allah, ma piuttosto fare in modo che egli senta la Sua esistenza e lo utilizzi come fonte di energia per riempire il proprio spirito. Questo perché l’Islam, nel formare la struttura del suo credo, si rivolge al cuore e alla ragione, stimola le emozioni e il pensiero, e risveglia l’emozione psicologica insieme alla forza mentale. È triste dover affermare che la civiltà contemporanea, la quale oggi domina il mondo, è stata fortemente associata ad una tendenza che nega l’esistenza di Allah, e a sminuire tutte le religioni, o ad accettarle come dei semplici calmanti sociali per i loro sostenitori. Non c’è dubbio che il più grande peso che il mondo sta attualmente sopportando è la crisi spirituale, la quale deriva dalla non credibilità dei valori della religione, come la verità, l’equità, la tolleranza e la fratellanza. Non c’è scampo da tale crisi se non ritornando a questi ideali. E se siamo in un’epoca in cui le persone aderiscono ai loro desideri, dimenticandosi dell’altra vita, e negando il loro Signore, l’unica conseguenza negativa ricadrà sulle persone stesse, non su Allah. Dice Allah: “C'è gente che polemizza a proposito di Allah, senza [alcuna] scienza e seguono ogni diavolo ribelle, del quale è scritto che travierà e guiderà verso il castigo della Fiamma, chi lo avrà preso per patrono.” (Al Hajj, 3-4). Allah, questo nome generoso, è un segno dell’essenza sacra in cui crediamo, per cui lavoriamo e da cui sappiamo che deriva la nostra vita e verso di essa sarà il nostro destino. Allah, sia benedetto ed esaltato, merita le lodi e la glorificazione, e il timore e il perdono. Qualsiasi cosa facciamo, non potremo mai glorificarlo a sufficienza. L’esistenza di Allah è una delle certezze che una persona percepisce ed è guidato verso di essa naturalmente. Non è una questione scientifica complessa né un fatto difficile da concepire. Se l’eccessiva evidenza non generasse invisibilità, e se l’eccessiva vicinanza non ostacolasse la capacità visiva, nessuno sarebbe in disaccordo su ciò, né un credente né un ateo. Ad esempio, un pipistrello non è in grado di vedere durante il giorno a causa della luce del sole, il fatto però che egli non veda il giorno non significa che questo non esista, analogamente, l’essere umano quando avvicina a sé eccessivamente la pagina di un libro, non è in grado di leggere ciò che c’è scritto, ma questo non significa che su quella pagina non ci sia scritto nulla. Lo stesso concetto vale per l’esistenza di Allah, dice Allah: “Come può esservi dubbio a proposito di Allah, il Creatore dei cieli e della terra” (Ibrahim, 10). Per chiarire meglio, diciamo che l’Islam è la religione dell’istinto, l’istinto afferma che l’essere umano non si è autocreato, né ha creato i suoi figli, né la terra sulla quale cammina, né il cielo sotto il quale vive. È scontato che il compito della creazione dal nulla non è una cosa che è stata attribuita all’essere umano, né ad un animale, né ad un oggetto inanimato. Dice Allah a riguardo: “Sono stati forse creati dal nulla oppure sono essi stessi i creatori? O hanno creato i cieli e la terra? In realtà non sono affatto convinti.” (At-Tur, 35-36). Il Corano allo stesso tempo ha attirato l’attenzione della società araba verso i fenomeni della creatività divina, dicendo: “Non riflettono sui cammelli e su come sono stati creati, sul cielo e come è stato elevato, sulle montagne e come sono state infisse, sulla terra e come è stata distesa?” (Al Ghashiya, 17-20). Allo stesso modo, se un uomo entra in una casa, e trova in essa una stanza da pranzo, una da letto, un bagno, un salotto ecc. affermerà senza alcun dubbio che questa disposizione delle stanze non è stata fatta casualmente, bensì che dietro ci sia stato un processo ben definito e ragionato ed una persona che sapeva ciò che stava facendo. Allo stesso modo, chi osserva l’universo e i suoi orizzonti, e la materia e le sue caratteristiche, sa che essi sono governati da leggi ben precise spiegate chiaramente dalla scienza. Ciò che l’essere umano ha raggiunto nella conoscenza di questo mondo è decisivo per allontanare ogni equivoco o immaginazione che ciò che vediamo esista per caso. Dice Allah: “Benedetto Colui Che ha posto in cielo le costellazioni, un luminare e una luna che rischiara! Egli è Colui Che ha stabilito l'alternarsi del giorno e della notte, per chi vuole meditare o essere riconoscente.” (Al Furqan, 62), e dice anche: “Allah è Colui Che ha messo il mare al vostro servizio, affinché vi scivoli la nave per ordine Suo e voi vi procuriate la Sua grazia, affinché siate riconoscenti. E vi ha sottomesso tutto quello che è nei cieli e sulla terra: tutto [proviene] da Lui. In verità in ciò vi sono segni per coloro che riflettono.” (Al Jathiya, 12-13). Nel Corano vi sono altri versetti a dimostrazione di tutto ciò. I pianeti che compongono il nostro sistema solare aderiscono ad una singola orbita, non deviano da essa né a destra né a sinistra, aderiscono ad un’unica velocità, non rallentano, né accelerano, e si ha l’assoluta certezza che non violeranno né devieranno da questi comportamenti, essi non precipitano, bensì sono in una rotta che non si ferma. Le persone su questa terra si possono scontrare nonostante ne siano perfettamente consapevoli, i pianeti invece, seppur inconsapevoli, non si scontrano mai, dice Allah: “E il sole che corre verso la sua dimora: questo è il Decreto dell'Eccelso, del Sapiente. E alla luna abbiamo assegnato le fasi, finché non diventa come una palma invecchiata. Non sta al sole raggiungere la luna e neppure alla notte sopravanzare il giorno. Ciascuno vaga nella sua orbita.” (Ya Sin, 38-40). Chi ha dominato e supervisionato il comportamento dei pianeti? Chi li fa orbitare? Essi sono in grado di agire in tale modo solo grazie ad Allah, che dice: “Allah trattiene i cieli e la terra affinché non sprofondino, ché, se sprofondassero, nessuno li potrebbe trattenere all'infuori di Lui. In verità Egli è magnanimo, perdonatore.” (Fatir, 41). I pianeti sono la rappresentazione delle leggi che gridano nel nome di Allah, purtroppo però coloro che non vogliono ascoltare non sentiranno nulla. Infine, non c’è dubbio che per quanto riguarda l’esistenza di ognuno di noi, c’è un inizio ben conosciuto, infatti prima della nostra nascita, noi siamo il nulla, dice Allah: “Non è forse trascorso un lasso di tempo in cui l'uomo non sia stato una creatura degna di menzione?”. Gli elementi dell’universo in cui viviamo hanno un inizio ben definito. I geologi stimano ogni elemento con una vita dalla durata limitata, esso, proprio come l’essere umano, prima di esistere era il nulla. La nostra esistenza è un avvenimento che sicuramente risale ad un inizio. Non è possibile che tutto ciò che conosciamo si sia formato per caso. Se capita un incidente di cui non si conosce l’autore, non si dice che l’incidente non ha un autore, bensì che l’autore è sconosciuto. Come si può allora spezzare il legame con Allah dicendo che l’essere umano non ha un Creatore? Noi eravamo il nulla, e ora esistiamo, chi ci ha fatto esistere? Dice Allah: “Di': “Allah” e lascia che si divertano a discutere.” (Al An’am, 91). Camille Flammarion scrive nel suo libro “Allah nella natura”: “Se ci spostiamo dal mondo concreto, ovvero quello che riusciamo a vedere, a quello spirituale, allora Allah ci appare come uno spirito permanente, presente nella realtà di ogni cosa. Non è un Sovrano che governa dai cieli, ma piuttosto un sistema nascosto che domina tutti gli esseri! Non vive in un paradiso affollato di persone rette e angeli! Piuttosto, lo spazio infinito ne è riempito, poiché è stabile in ogni punto dello spazio e in ogni lasso di tempo, o più correttamente: è una costanza infinita, indipendente dal tempo, dallo spazio, e da ogni ordine di successione. Questa mia affermazione non proviene da un insieme di studi riguardanti ciò che è oltre la natura, ciò che non si percepisce, del quale non si ha certezza assoluta, bensì dai risultati derivati dalle leggi fisse della scienza, come ad esempio quella di gravità. Il sistema che governa la natura e le tracce della saggezza visibili in ogni cosa che ci circonda, le quali sono diffuse come la luce dell’alba e del crepuscolo, indicano che il potere divino assoluto è la conservazione nascosta dell'universo, è il vero ordine, è la fonte originale di tutte le leggi naturali, le loro forme e manifestazioni.”
    La Lode appartiene ad Allah.

      الوقت/التاريخ الآن هو الإثنين 20 مايو - 12:36:32