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La gente del Fossato Aya10
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    La gente del Fossato

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    FABIO
    che Allah lo ricompensi
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    islam La gente del Fossato

    مُساهمة من طرف FABIO الأحد 4 يوليو - 20:07:31


    La gente del Fossato

    Bismillahi ar rahmani ar rahim

    Spesso nel Corano, Allah menziona eventi accaduti a popoli vissuti
    nei tempi antichi. Uno di questi popoli é comunemente conosciuto come
    "il popolo del fossato".E' ad esso che si riferiscono i seguenti
    versetti del Corano, dalla sura delle Costellazioni:

    "Sia maledetta la gente del Fossato dal
    fuoco incessantemente attizzato, quando stavano seduti accanto ad esso,
    testimoni di quel che facevano i credenti. E non li tormentavano che
    per aver creduto in Allah, il Potente, il Degno di lode, Colui al quale
    appartiene la sovranità dei cieli e della terra. Allah è testimone di
    ogni cosa. In verità coloro che perseguitano i credenti e le credenti e
    poi non se ne pentono, avranno il castigo dell'Inferno e il castigo
    dell'Incendio
    ." [85:4-10]

    Ulteriori dettagli riguardo alla gente del Fossato e alle
    spiegazioni di questi versetti possono essere trovati nel seguente detto
    del Profeta (pace e benedizioni su di lui).

    Disse: tra la gente che vi precedette,
    ci fu un re che aveva un mago. Quando il mago diventò vecchio, disse al
    re: "sono diventato vecchio; portami un ragazzo, cosicché io possa
    insegnargli la magia". Così il re gli mandò un ragazzo per insegnargli
    la magia.

    Mentre si recava dal mago, il ragazzo incontrò sulla sua
    strada un monaco, si sedette con lui e ascoltò i suoi discorsi, che gli
    piacquero. Così ogni volta che andava dal mago passava prima dal monaco
    e si sedeva con lui, ma un giorno quando arrivò dal mago, quest'ultimo
    lo picchiò. Il ragazzo si lamentò di ciò con il monaco che gli
    disse: "quando hai paura del mago digli -ero occupato con la mia
    gente-. Quando hai paura della tua gente dì -ero occupato con il mago".
    Così il ragazzo seguì i consigli del monaco (per un periodo).
    Poi un giorno arrivò sulla strada principale un'enorme creatura
    (animale) e la gente non riusciva a passare. Il ragazzo disse: "Oggi
    saprò se è meglio il mago o il monaco." così prese una pietra e disse:
    "oh Allah! Se le azioni del monaco ti sono più gradite di quelle del
    mago allora uccidi questa creatura affinché la gente possa attraversare
    (la strada). Poi colpì (la bestia) con la pietra e la uccise, e la
    gente passò (la strada). Il ragazzo andò dal monaco e lo informò del
    fatto. Il monaco gli disse: "o figliolo! Oggi tu sei migliore di me,
    hai realizzato questo! E sarai processato, e in caso tu venga
    processato non menzionare loro il mio nome".
    Il ragazzo curava i ciechi, i lebbrosi e altri malati. Un cortigiano
    cieco del re venne a sapere del ragazzo. Andò da lui portando in dono
    numerosi regali e gli disse: "tutti questi regali saranno tuoi se mi
    curerai". Il ragazzo disse: "io non curo nessuno; è Allah solo che cura
    le persone. Allora se credi in Allah e lo invochi Lui ti curerà".
    Dunque il cortigiano credette in Allah e Allah lo curò.

    In seguito il cortigiano andò dal re e sedette al suo
    solito posto. Il re gli chiese: "chi ti ha ridato la vista?" il
    cortigiano disse: "Il mio signore, Allah!" Il re disse: "hai un altro
    signore all'infuori di me?" il cortigiano disse: "Il mio Signore e il
    tuo Signore è Allah". Il re lo afferrò e continuò a tormentarlo finché
    egli lo informò del ragazzo. Fu così che il ragazzo fu portato a corte.
    Il re disse al ragazzo: "O ragazzo! La tua conoscenza della magia è
    forse arrivata al punto di farti essere capace di curare i ciechi e i
    lebbrosi e fare tali cose?" il ragazzo rispose: "io non curo nessuno, è
    solo Allah che cura". Poi il re lo afferrò e continuò a tormentarlo
    finché il ragazzo lo informò del monaco. E il monaco fu portato a corte
    e gli fu detto: "abbandona la tua religione". Il monaco si rifiutò di
    rinnegare il proprio credo.
    Poi il re ordinò una sega
    che fu posta sulla testa del monaco che fu tagliata finché egli cadde,
    tagliato in due pezzi. Poi il cortigiano fu portato a corte e gli fu
    detto: "Abbandona la tua religione". Egli si rifiutò di diventare
    apostata. Così la sega fu posta sulla sua testa che fu tagliata finché
    egli cadde tagliato in due pezzi. Poi fu portato il ragazzo e gli fu
    detto: "abbandona la tua religione" Il ragazzo rifiutò di rinnegare il
    proprio credo. Così il re ordinò ad alcuni dei suoi cortigiani di
    portare il ragazzo su una montagna, dicendo: "salite sulla montagna con
    lui finché arrivate in cima. Poi vedete se rinnega, altrimenti
    buttatelo giù." Lo presero, poi salirono la montagna, e il ragazzo
    disse: "oh Allah salvami da loro in qualsiasi modo Tu voglia." Così la
    montagna tremò e tutti loro caddero giù, mentre il ragazzo andò dal re.
    Il re gli chiese: "Cos'è successo ai tuoi compagni?" Il ragazzo disse:
    "Allah mi ha salvato da loro"

    Il re allora ordinò ad alcuni dei suoi
    cortigiani di portare il ragazzo a bordo di una barca in mezzo al mare e
    disse: "poi se rinnega il suo credo (tutto bene), altrimenti gettatelo
    in mare". Così lo portarono lì e lui disse: "Oh Allah! salvami da loro
    in qualsiasi modo Tu voglia ". Così la barca si capovolse e tutti i
    cortigiani affogarono. Il ragazzo dunque andò dal re. Il re disse:"cos'
    è successo ai tuoi compagni?" il ragazzo rispose: "Allah mi ha salvato
    da loro" e inoltre disse al re: "non puoi uccidermi finché non farai
    ciò che ti comando". Il re disse: "cosa comandi dunque?". Il ragazzo
    rispose: "raduna la tua gente su un altopiano e legami al tronco di un
    albero. Poi prendi una freccia dalla mia faretra, fissala sull'arco e
    dì: "Nel nome di Allah, il signore del ragazzo" e colpiscimi. Se fai
    così, mi ucciderai." Così il re radunò il popolo su un altopiano, legò
    il ragazzo a un tronco, prese una freccia dalla faretra, la fissò
    all'arco e disse: "nel nome di Allah, il signore del ragazzo" e scoccò
    il dardo. La freccia colpì la tempia del ragazzo, che si mise la mano
    in quel punto e quindi spirò. Il popolo dichiarò: "crediamo nel signore
    del ragazzo! crediamo nel signore del ragazzo! crediamo nel signore
    del ragazzo!". Venne il re e gli fu detto:"ecco ciò che temevi, per
    Allah! ciò che temevi ti è capitato: il popolo ha creduto in Allah!"

    Il re ordinò che venissero scavati dei profondi fossati alle entrate
    delle strade e così fu fatto. Nei fossati venne acceso il fuoco e il re
    ordinò che chiunque non avesse rinnegato Allah venisse scagliato nei
    fossati, e così fu fatto. Poi venne una donna con il suo neonato. Quasi
    si ritrasse (rinnegò Allah) ma il bambino parlò e disse: "oh madre!
    sii paziente, tu sei nel Giusto!"

    [ Saheeh Muslim]

    Questa è la storia ispiratrice di un ragazzo che credeva in Allah,
    rimase saldo contro il re miscredente e diede la sua vita per amore
    della sua missione nel trasmettere il messaggio del Tawheed(l'Unicità
    di Dio) alla sua gente. Precisamente, questa storia fu rivelata alla
    Mecca quando i Meccani pagani stavano facendo del loro meglio per
    distruggere i Musulmani e farli tornare alla miscredenza. Questa sura e
    l'hadith(detto) che l'accompagna, diede loro un tempestivo sollecito
    che i persecutori non sono al di là dello sguardo di Allah, e alla
    fine, la vittoria sarà sempre dei credenti.
    Ci sono molti spunti utili che possiamo trarre da questo racconto: ci
    dice per esempio che se qualcuno cerca sinceramente la Guida, Allah
    gliela mostrerà, proprio come Allah guidò il ragazzo quando doveva
    decidere fra il mago e il monaco. Anche se il ragazzo ammirava gli
    insegnamenti del monaco, non si basò semplicemente sul proprio giudizio
    personale per l'importante fatto di decidere da chi prendere la
    conoscenza. Invece, egli si affidò ad Allah proprio come a noi é stato
    raccomandato di cercare il suo aiuto. "Te
    solo noi adoriamo e solo te noi invochiamo in aiuto
    "
    (Corano 1:5)

    Quindi chiedere aiuto ad Allah non comprende solo i fatti mondani (es.
    superare esami, estinguere debiti ecc.) ma dovremmo anche chiedere ad
    Allah di aiutarci in questioni di fede per aumentare la nostra
    Iman(fede), purificare le nostre intenzioni, guidarci sulla retta via.

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