Dare ascolto ad Allah e al Suo inviato ( La Pace su di Lui)
“AL HAMDU LI ALLAHI RABBI AL ‘ALAMIN WA SALAH WA SALAM ‘ALA RUSULI ALLAHI AGMA ‘IN
Fratelli e Sorelle, introduciamo l’argomento che tratteremo oggi,
cioè l’importanza di dare ascolto ad Allah e al Suo Inviato (la pace su
di lui), leggendo le parole di Allah l’Altissimo a questo riguardo: “O
voi che credete! Date ascolto ad Allah e al Suo Messaggero allorché vi
chiama a ciò che vi dà vita, e sappiate che Allah si intromette fra
l’uomo e il suo cuore e che a Lui sarete tutti addotti” (Sura del
bottino VIII, v. 24).
Dunque la scelta di descrivere come peculiarità del credo questo
appello, per mostrare che la fede esige la massima convinzione nella
cura di Allah da ottemperare l’ordine a cui si è chiamati. Quindi Allah
Potente ed Eccelso ha chiarito che dare ascolto al Profeta (la pace su
di lui) è dare ascolto a Lui stesso, infatti questo atto di ubbidienza
deve significare per i credenti la vita spirituale secondo la conoscenza
delle prescrizioni divine, perché la conoscenza è vita e l’ignoranza è
la morte. Perciò bisogna ubbidire al contenuto del Sacro Corano, vale a
dire agli ordini e ai divieti, in ciò è la vita eterna, la grazia
perpetua, la tranquillità e la felicità. Il miscredente esanime
riacquista la vita grazie alla fede, perché la vita è la forza, in essa è
la capacità di discernere e scegliere, la vita è la ragione per mezzo
della conoscenza e del buon senso. A questo proposito Al-Bukhari (Allah
abbia misericordia di lui) ha riferito quanto narrato da Abi Sa’id bin
Al-Mu’alla (Allah si compiaccia di lui). Stava pregando quando il
Profeta (la pace su di lui) gli passò vicino e lo chiamò, non rispose
finché ebbe finito di pregare, poi si recò da lui e il Messaggero (La
pace su di lui) disse: “Che cosa ti ha impedito di venire da me?” Gli
rispose: “O Inviato di Allah, stavo pregando” Allora il Profeta (la pace
su di Lui) replicò: “Non ha forse detto Allah l’Altissimo: – O voi che
credete! Date ascolto ad Allah e il Suo Messaggero allorché vi chiama a
ciò che vi dà vita – “Dopo questa, fra le più nobili sure del Corano, il
Profeta (la pace su di lui) gli recitò la Sura Al-Fatiha. Questa
replica spetta esclusivamente al Profeta (la pace su di lui), nessuno
può interrompere la preghiera per chiamare un altro.
Fratelli e Sorelle: dopo quanto suddetto Allah Potente ed Eccelso ci
ha messo in guardia dall’indugiare nel compiere l’atto di dare ascolto.
Se il cuore umano è refrattario e rifiuta di obbedire alla chiamata di
Allah, Allah si intromette. Il cuore è il luogo più intimo e segreto
dell’uomo, ma Allah interviene fra l’uomo e il suo cuore.
Come ha detto Ibn Abbas (Allah si compiaccia di lui): “Certamente
Allah si frappone fra il credente e la miscredenza e il peccato”.
Infine Allah l’Altissimo ha concluso il versetto con un ultimo
ammonimento quando ha spiegato di essere l’Unico davanti al quale la
gente sarò radunata, senza alcuna possibilità di nascondersi, ed Egli
ricambierà il bene con il bene e il male con il male.
Fratelli e Sorelle: dobbiamo dare ascolto ed ubbidire a ciò verso cui
ci invitano Allah e il Suo Messaggero (la pace su di lui). E’ dovere di
ogni credente affrettarsi a compiere qualunque norma religiosa gli
giunga da Allah e dal Suo Profeta (la pace su di lui). In questo
consiste a vita per i nostri cuori e i nostri intelletti, che
appartengono solo ad Allah, e noi dobbiamo diffidare dal mutare questo.
WA SALAMUN ‘ALA AL-MURSALIN WA L-HAMDU LILLAHI RABBI AL-‘AAMIN”
Sermone eseguito nella moschea di Roma dall’ Imam: Ala Eldin Mohamed Ismail el Ghobashy