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id mubarak, khutba nella mossalla di Imperia Aya10
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    id mubarak, khutba nella mossalla di Imperia

    الحلاجي محمد
    الحلاجي محمد
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    Numero di messaggi : 6998

    Risolto id mubarak, khutba nella mossalla di Imperia

    مُساهمة من طرف الحلاجي محمد الثلاثاء 24 أغسطس - 1:36:48

    id mubarak, khutba nella mossalla di Imperia




    Allah akbar, Allah akbar, Allah akbar…

    un senso di serenità e soddisfazione è sceso nei cuori dei digiunanti.In una Umma che conta oltre un miliardo e mezzo di credenti possiamo stimare che oltre il 50% di loro hanno assolto al precetto di Ramadan. Se escludiamo infatti i bambini e i ragazzi fino a 12 / 13 anni, gli anziani che non hanno più la forza e la determinazione a sostenerli, e una piccola ma purtroppo consistente percentuale di adulti che pur appartenendo culturalmente all’Islam non sentono più vincolante l’obbligo religioso, almeno 7/800 milioni di musulmani e musulmane, in tutto il mondo hanno digiunato con pazienza e perseveranza… ulayka humu-l-muflihuna… quelli sono coloro che prospereranno…

    Abbiamo digiunato e abbiamo pregato, ogni sera all’iftar abbiamo ricordato la misericordia divina mettendo in bocca qualcosa della Sua grazia e invocando il bene per noi, per quelli che amiamo e per tutto ilgenere umano.

    Una dimostrazione di forza, coesione e consapevolezza che ogni anno stupisce il mondo intero e infastidisce la cultura dominante che tende arelativizzare quello che non è relativizzabile: il timor di Dio, il rito, la determinazione di ribadire, foss’anche solo per quel mese, il senso di appartenenza e, inch’Allah una fede nel cuore che informa un comportamento.

    Purtroppo a questa grande forza che si esprime nel rispetto del precetto non corrisponde un’altrettanto grande forza e determinazione nel progresso della nostra comunità nei paesi d’origine e nell’emigrazione.In questo Paese a fronte di una presenza islamica che oggi conta oltre un milione e mezzo di uomini e donne e bambini, il nostro peso politico è prossimo allo zero, anzi siamo spesso ostaggio di coloro che si servono dei nostri dolori per arrecarci un danno.


    Negli ultimissimo giorno di Ramadan la tragica vicenda di Saana uccisa dal padre ha dato la possibilità ai nemici dell’Islam di orchestrare una squallida e ingiusta campagna contro la nostra presenza in questo Paese.

    Vogliamo ribadire, come abbiamo fatto in altre sedi che se è certo che la relazione al di fuori di un quadro matrimoniale islamicamente corretto è considerata dalla legge e dalla tradizione musulmana come una colpa grave di fronte a Dio (hadd) ma non è meno vero che nessuna scuola di diritto islamico, anche le più rigorose, ha mai concesso agli uomini di far giustizia con le proprie mani. Anzi, il complesso sharaitico e giurisprudenziale islamico innovò il costume al punto da sanzionare pesantemente chi lo avesse fatto o anche solo chi avesse messo sotto accusa il/la coniuge senza potersi appoggiare sulla testimonianza certa e inequivocabile.

    Quindi l’islam non c’entra nulla in quell’efferato delitto e ben poco anche con l’uomo, il padre, che lo ha perpetrato, che viene dipinto comelontano molto da esso per comportamento e stile complessivo di vita.

    Dobbiamo dirlo a chiare lettere e ribadire che è la misericordia e non violenza quella che caratterizza il metodo educativo islamico.

    E quando questo fallisse, per colpa o per incapacità delle parti a dare e ricevere, non esiste altro strumento che la pazienza e l’accompagnamento di chi sbaglia e il du’ha, affinché Allah intenerisca i cuori e riconduca sulla Via.


    Una parola infine per la tragedia dell’Afghanistan che soffre da molti decenni occupazione, offesa e spargimento di sangue e che si difende causando altra sofferenza e altro sangue.

    Chiediamo che cessi la missione militare in quel Paese e che venga sostituita con la cooperazione civile, fatta di medici, ingegneri, insegnanti senz’altra arma che la loro conoscenza e la volontà di metterla a disposizione di quel popolo martoriato.

    Negli ultimi 8 anni la guerra è costata alla coalizione occupante oltre 280 miliardi di dollari, qualcosa come 9000 dollari per ogni afghano, una cifra capace di far uscire quel Paese dal sottosviluppo, di dotarlo d’infrastrutture e di istituzioni funzionanti…

    Invece quel denaro e servite solo a comprare armi, a pagare soldati e a disseminare maggior odio, altra morte e distruzione.

    Non è così che deve agire un Occidente che dei suoi valori umani e della sua democrazia si fa vanto in tutto il mondo.

    Non è che deve agire un Paese come l’Italia la cui Costituzione “ripudia
    la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”

    Preghiamo e speriamo che Allah illumini la mente di coloro che ci governano affinché questo Paese possa tornare ad essere un faro di civiltà e di cultura come lo fu in passato.


    Al hamdulillah, la lode Gli appartiene, Egli è al Jabbar Che non costringe ma invita all’amore, dispensando amore senza contare.

    Al Hamdulillah, la lode Gli appartiene, Egli è al Qawyy Che non usa la forza ma parla ai cuori e illumina le menti.

    Al Hamdulillah, la lode Gli appartiene, Egli è al Mutakabbir Che eclissala Sua grandezza affinché il Suo servo si senta a Lui vicino.


    Per questi Suoi servi, uomini e donne che ricordano l’imperativo divino di essere khalifa fil ard, per questi musulmani e musulmane che hanno stretto i denti e superato con fede stoica la loro debolezza e il loro desiderio, una speranza è data al mondo e una speranza loro si sonoconquistati ancora una volta… nessuno di loro sarà leso, si aprirà per loro la porta di Rayan, li accoglierà il loro Signore colmo di Maestà e Magnificenza… inch’Allah ya rabbi, inch’Allah!


    ‘id mubarak wa said, festa benedetta e felice musulmani e musulmane d’Italia e del mondo,
    Allah vi ami, accetti il nostro sacrificio e il nostro sforzo e lo compensi


    hamza r. piccardo

      الوقت/التاريخ الآن هو الجمعة 15 نوفمبر - 3:21:27