Shaykh Kishk in memoria dello shahid Sayyd Qutb
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Shaykh Kishk in memoria dello shahid Sayyd Qutb
C.MUSLIM- che Allah lo ricompensi
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- مساهمة رقم 1
Shaykh Kishk in memoria dello shahid Sayyd Qutb
Sakinah- member
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- مساهمة رقم 2
In ricordo di Sayyid Qutb
بسم الله الرحمان الرحيم
Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo
In ricordo di Sayyid Qutb
(che Allah gli accordi il Martirio)
Fatwâ di shaykh Hamud ibn al-Uqlâ ash-Sha’ibi
Domanda: Oh shaykh, che Allah la preservi, molte cose sono state dette a proposito di Sayyid Qutb (Rahimahullah). Troviamo della gente che lo considera esente da ogni errore, ed altri che lo trattano da sviato, addirittura da miscredente. Qual è la verità al suo riguardo?
Risposta:
La Lode spetta soltanto ad Allah, Signore dei Mondi; che la Pace e le Benedizioni siano su colui dopo il quale non vi saranno più Profeti,
Ama ba’ad:
L’intellettuale letterato Sayyid Qutb (Rahimahullah) ha molti nemici, discordanti nella loro maniera di criticarlo e nei loro scopi, ma convergenti su degli interessi comuni, e prima di provarvi che gli insulti dei polemisti diretti contro Sayyid Qutb (Rahimahullah) sono esagerati, vi spiegherò perché Sayyid Qutb sia specificamente preso di mira e a chi tornerebbe utile il suo fallimento…
Sayyid (Rahimahullah) è considerato tra i Sapienti di questo secolo (il XX°, ndr) che possiedono un minhaj (cammino, via) tendente ad abbattere i governanti ingiusti, e a svelare la loro miscredenza, e fa parte dei migliori predicatori che abbiano richiamato all’adorazione di Allah (‘Azza waJalla) e al Tawhîd al-Hakimiyyah, ciò che innervosì i nemici di Allah e del Suo Profeta come Nasser e altri… E nessuno gioì tanto della sua morte quanto essi. Ma questi nemici si innervosirono doppiamente dinanzi a questo eroe, quando, dopo aver pensato di averlo ammazzato, ecco che il suo sangue ha fatto rivivere il suo minhaj, e che le sue parole si sono infiammate di coraggio. Così, i musulmani l’hanno sempre più apprezzato, e i suoi libri sono stati venduti in gran quantità, poiché egli ha provato la potenza del suo minhaj con verità e costanza. Allora, (i nemici) si sono affrettati a rinnovare i loro attacchi per uccidere, questa volta, il suo minhaj, ma come potrebbero mai riuscirci??
Così, il fatto di prendere di mira Sayyid Qutb (Rahimahullah) non ha il solo scopo di attaccare la sua persona, poiché egli non è il solo predicatore ad aver commesso degli errori e, certamente, egli ne ha compiuti, non lo neghiamo. No, il male diretto verso di lui non ha lo scopo di indebolirlo personalmente, poiché egli ha già raggiunto il suo Signore, e noi domandiamo per lui il Martirio, ma ciò che non smette di inquietare i suoi nemici e coloro che li seguono, è il fatto che il suo minhaj si propaga tra i figli dei musulmani.
E quando sento dire del male su Sayyid Qutb (Rahimahullah) non ne sono stupito, poiché Allah (SubhanaHu waTa’ala) dice:
Ad ogni profeta assegnammo un nemico… (Corano XXV. Al-Furqân, 31)
Così, chiunque possieda una luce di profezia possiede anche dei nemici tra la gente della falsità, in funzione di ciò che detiene di eredità profetica. Ma tutto il male recato a Sayyid non gli nuoce affatto, al contrario ciò lo eleva e gli aggiunge delle hasanât.
Tuttavia, ciò che provoca il mio sgomento è il modo di agire di questa gente che pretende di seguire la verità, quando pesano male e non lo fanno con una bilancia esatta, benché Allah (SubhanaHu waTa’ala) dica:
Guai ai frodatori, che quando comprano esigono colma la misura, ma quando sono loro a misurare o a pesare, truffano (Corano LXXXIII. Al-Mutaffifîn, 1-3)
E quando dicono del bene su una persona che ha commesso molti più errori di Sayyid, lanciano le loro celebri frasi: “I suoi errori annegano nel suo oceano di hasanât”, o “quando l’acqua raggiunge il livello di 2 giare, non reca più impurità”, o altre sullo stesso stile, mentre se intendono parlare male di un altro, come Sayyid Qutb (Rahimahullah), che è ritenuto uno dei rivificatori nel dominio di Al-Hakimiyyah, seguono il cammino dei Khawarij e si spingono fino a ritenerlo miscredente per i suoi peccati e i suoi errori.
Non pretendiamo che Sayyid sia esente da errori. Ha commesso degli errori che esulano dal nostro argomento, ma essi non fanno deviare in nulla le fondamenta ella sua da’wah e del suo minhaj, così come molti altri commisero degli errori che non pesano affatto sulla loro reputazione, quali Ibn Hajar, An-Nawawî, Ibnu-l-Jawzi, Ibn Hazm… Essi incorsero in errori nella ‘aqidah, ma i loro errori non hanno impedito ad alcun figlio della Ummah, né ai suoi Sapienti, di profittare di loro o di rendere loro il loro diritto, e non hanno condotto a rinnegare le loro virtù. Essi sono A’imma da seguire, tranne sul punto in cui si sbagliarono, e lo stesso dicasi di Sayyid Qutb (Rahimahullah), i cui peccati non pesano sulle fondamenta della sua Da’wah orientata verso Tawhid al-Hakimiyyah e l’adorazione di Allah, così come sul suo minhaj.
La regola da seguire in questo genere di situazioni è quella ricavata dal versetto:
Ti chiedono del vino e del gioco d’azzardo. Di’: “In entrambi c’è un grande peccato e qualche vantaggio per gli uomini, ma in entrambi il peccato è maggiore del beneficio…” (Corano II. Al-Baqara, 219)
Così, si deve guardare al minhaj di chiunque abbia insegnato un minimo a praticare nella fondamenta della religione, e se vi si trovino più errori che cose positive, ed il male insito in esso sia maggiore del bene, allora si trascura la sua parola, si arrotolano i suoi libri e non se ne riporta nulla.
E su ciò, Sayyid (Rahimahullah) ha i suoi errori annegati nelle sue virtù e la sua difesa delle parole “Lâ ilâha illâ Allâh”, e non vi è alcun dubbio che egli abbia propagato le fondamenta della dottrina corretta, anche se ha commesso degli errori e fatto delle dichiarazioni con le quali noi non siamo d’accordo.
Infine, mi resta da precisare che ritengo (ed è Allah Il Giudice) che Sayyid sia incluso nelle parole del Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam): “Il signore dei martiri è Hamza, ed ogni uomo che si sia posto dinanzi ad un dirigente ingiusto, gli abbia ordinato il bene, gli abbia vietato il male, e si sia fatto uccidere da quest’ultimo per questo”. E noi pensiamo che Sayyid (Rahimahullah) abbia realizzato questa condizione poiché disse una parola giusta dinanzi ad un dirigente ingiusto, e si fece uccidere da quest’ultimo… E disse pure una parola meravigliosa poco prima della sua esecuzione, quando una guardia si stupì di vedere Sayyid contento di apprendere il suo “martirio”. Fu stupito, poiché egli non era afflitto, e nemmeno ebbe una crisi, allora quello gli chiese: “Suppongo che tu pensi di stare per morire martire? Informami, dunque, del senso del martirio per te”. Lo guardò e gli rispose così: “Il martire è colui che porta avanti in testimonianza (shahâdah) la sua anima e il suo sangue. Poiché ritiene che la Religione di Allah sia più cara della sua vita; allora offre la sua anima e la sua vita in cambio della Religione di Allah”.
E quest’uomo compì delle azioni e pronunciò delle parole sulle quali chiunque conosca la verità non può dubitare che provengano da un veridico pieno d’amore per Allah e il Suo Profeta, e di ardore nel sacrificio per la Sua religione. Domandiamo ad Allah di perdonarci insieme a lui.
E che le Benedizioni di Allah siano sul Suo Profeta e tutti i suoi Compagni. Amin.
Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo
In ricordo di Sayyid Qutb
(che Allah gli accordi il Martirio)
Fatwâ di shaykh Hamud ibn al-Uqlâ ash-Sha’ibi
Domanda: Oh shaykh, che Allah la preservi, molte cose sono state dette a proposito di Sayyid Qutb (Rahimahullah). Troviamo della gente che lo considera esente da ogni errore, ed altri che lo trattano da sviato, addirittura da miscredente. Qual è la verità al suo riguardo?
Risposta:
La Lode spetta soltanto ad Allah, Signore dei Mondi; che la Pace e le Benedizioni siano su colui dopo il quale non vi saranno più Profeti,
Ama ba’ad:
L’intellettuale letterato Sayyid Qutb (Rahimahullah) ha molti nemici, discordanti nella loro maniera di criticarlo e nei loro scopi, ma convergenti su degli interessi comuni, e prima di provarvi che gli insulti dei polemisti diretti contro Sayyid Qutb (Rahimahullah) sono esagerati, vi spiegherò perché Sayyid Qutb sia specificamente preso di mira e a chi tornerebbe utile il suo fallimento…
Sayyid (Rahimahullah) è considerato tra i Sapienti di questo secolo (il XX°, ndr) che possiedono un minhaj (cammino, via) tendente ad abbattere i governanti ingiusti, e a svelare la loro miscredenza, e fa parte dei migliori predicatori che abbiano richiamato all’adorazione di Allah (‘Azza waJalla) e al Tawhîd al-Hakimiyyah, ciò che innervosì i nemici di Allah e del Suo Profeta come Nasser e altri… E nessuno gioì tanto della sua morte quanto essi. Ma questi nemici si innervosirono doppiamente dinanzi a questo eroe, quando, dopo aver pensato di averlo ammazzato, ecco che il suo sangue ha fatto rivivere il suo minhaj, e che le sue parole si sono infiammate di coraggio. Così, i musulmani l’hanno sempre più apprezzato, e i suoi libri sono stati venduti in gran quantità, poiché egli ha provato la potenza del suo minhaj con verità e costanza. Allora, (i nemici) si sono affrettati a rinnovare i loro attacchi per uccidere, questa volta, il suo minhaj, ma come potrebbero mai riuscirci??
Così, il fatto di prendere di mira Sayyid Qutb (Rahimahullah) non ha il solo scopo di attaccare la sua persona, poiché egli non è il solo predicatore ad aver commesso degli errori e, certamente, egli ne ha compiuti, non lo neghiamo. No, il male diretto verso di lui non ha lo scopo di indebolirlo personalmente, poiché egli ha già raggiunto il suo Signore, e noi domandiamo per lui il Martirio, ma ciò che non smette di inquietare i suoi nemici e coloro che li seguono, è il fatto che il suo minhaj si propaga tra i figli dei musulmani.
E quando sento dire del male su Sayyid Qutb (Rahimahullah) non ne sono stupito, poiché Allah (SubhanaHu waTa’ala) dice:
Ad ogni profeta assegnammo un nemico… (Corano XXV. Al-Furqân, 31)
Così, chiunque possieda una luce di profezia possiede anche dei nemici tra la gente della falsità, in funzione di ciò che detiene di eredità profetica. Ma tutto il male recato a Sayyid non gli nuoce affatto, al contrario ciò lo eleva e gli aggiunge delle hasanât.
Tuttavia, ciò che provoca il mio sgomento è il modo di agire di questa gente che pretende di seguire la verità, quando pesano male e non lo fanno con una bilancia esatta, benché Allah (SubhanaHu waTa’ala) dica:
Guai ai frodatori, che quando comprano esigono colma la misura, ma quando sono loro a misurare o a pesare, truffano (Corano LXXXIII. Al-Mutaffifîn, 1-3)
E quando dicono del bene su una persona che ha commesso molti più errori di Sayyid, lanciano le loro celebri frasi: “I suoi errori annegano nel suo oceano di hasanât”, o “quando l’acqua raggiunge il livello di 2 giare, non reca più impurità”, o altre sullo stesso stile, mentre se intendono parlare male di un altro, come Sayyid Qutb (Rahimahullah), che è ritenuto uno dei rivificatori nel dominio di Al-Hakimiyyah, seguono il cammino dei Khawarij e si spingono fino a ritenerlo miscredente per i suoi peccati e i suoi errori.
Non pretendiamo che Sayyid sia esente da errori. Ha commesso degli errori che esulano dal nostro argomento, ma essi non fanno deviare in nulla le fondamenta ella sua da’wah e del suo minhaj, così come molti altri commisero degli errori che non pesano affatto sulla loro reputazione, quali Ibn Hajar, An-Nawawî, Ibnu-l-Jawzi, Ibn Hazm… Essi incorsero in errori nella ‘aqidah, ma i loro errori non hanno impedito ad alcun figlio della Ummah, né ai suoi Sapienti, di profittare di loro o di rendere loro il loro diritto, e non hanno condotto a rinnegare le loro virtù. Essi sono A’imma da seguire, tranne sul punto in cui si sbagliarono, e lo stesso dicasi di Sayyid Qutb (Rahimahullah), i cui peccati non pesano sulle fondamenta della sua Da’wah orientata verso Tawhid al-Hakimiyyah e l’adorazione di Allah, così come sul suo minhaj.
La regola da seguire in questo genere di situazioni è quella ricavata dal versetto:
Ti chiedono del vino e del gioco d’azzardo. Di’: “In entrambi c’è un grande peccato e qualche vantaggio per gli uomini, ma in entrambi il peccato è maggiore del beneficio…” (Corano II. Al-Baqara, 219)
Così, si deve guardare al minhaj di chiunque abbia insegnato un minimo a praticare nella fondamenta della religione, e se vi si trovino più errori che cose positive, ed il male insito in esso sia maggiore del bene, allora si trascura la sua parola, si arrotolano i suoi libri e non se ne riporta nulla.
E su ciò, Sayyid (Rahimahullah) ha i suoi errori annegati nelle sue virtù e la sua difesa delle parole “Lâ ilâha illâ Allâh”, e non vi è alcun dubbio che egli abbia propagato le fondamenta della dottrina corretta, anche se ha commesso degli errori e fatto delle dichiarazioni con le quali noi non siamo d’accordo.
Infine, mi resta da precisare che ritengo (ed è Allah Il Giudice) che Sayyid sia incluso nelle parole del Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam): “Il signore dei martiri è Hamza, ed ogni uomo che si sia posto dinanzi ad un dirigente ingiusto, gli abbia ordinato il bene, gli abbia vietato il male, e si sia fatto uccidere da quest’ultimo per questo”. E noi pensiamo che Sayyid (Rahimahullah) abbia realizzato questa condizione poiché disse una parola giusta dinanzi ad un dirigente ingiusto, e si fece uccidere da quest’ultimo… E disse pure una parola meravigliosa poco prima della sua esecuzione, quando una guardia si stupì di vedere Sayyid contento di apprendere il suo “martirio”. Fu stupito, poiché egli non era afflitto, e nemmeno ebbe una crisi, allora quello gli chiese: “Suppongo che tu pensi di stare per morire martire? Informami, dunque, del senso del martirio per te”. Lo guardò e gli rispose così: “Il martire è colui che porta avanti in testimonianza (shahâdah) la sua anima e il suo sangue. Poiché ritiene che la Religione di Allah sia più cara della sua vita; allora offre la sua anima e la sua vita in cambio della Religione di Allah”.
E quest’uomo compì delle azioni e pronunciò delle parole sulle quali chiunque conosca la verità non può dubitare che provengano da un veridico pieno d’amore per Allah e il Suo Profeta, e di ardore nel sacrificio per la Sua religione. Domandiamo ad Allah di perdonarci insieme a lui.
E che le Benedizioni di Allah siano sul Suo Profeta e tutti i suoi Compagni. Amin.
Sakinah- member
- Sesso :
Numero di messaggi : 9
- مساهمة رقم 3
Il parere sugli scritti di Saīyd Qutb
بسم الله الرحمن الرحيم
ما رأيك فيما كتبه سيد قطب؟
Qual’è il tuo parere sugli scritti di Saīyd Qutb?
La Lode spetta ad Allāh, e la pace e le preghiere siano sul Messaggero
Aš-Šaykh al-Faḍil al-Mujāhid Abu Muḥammad al-Maqdisī
Nel Nome di Allah, il Misericorde, il Misericordioso
La Lode spetta ad Allah, e la pace e le preghiere siano sul messaggero
Aš-Šaykh al-Fadhil al-Mujahid Abu Muhammad al-Maqdisi
As-salamu ‘alaykum wa rahmatullahi wa barakatuhu. Chiediamo ad Allah di rafforzarvi, e di rianimare la propaganda dei mujahiddin monoteisti in ogni luogo.
La mia domanda, nostro eminentissimo Šaykh, riguarda Sayyid Qutb (رحمه الله ). Veramente ho cercato di rintracciare una tua opinione su Sayyid Qutb, ma invano. Forse hai detto qualcosa al riguardo, ma non ho trovato nulla. È noto che i sostenitori della salafiyyah, in special modo, hanno sferrato degli attacchi contro di lui. Gran parte di quel che loro attaccano è infondato, fabbricato, ed è basato su affermazioni falsamente attibuitegli. Oppure costoro lo interpretano in mala fede. Non c’è alcun dubbio che Sayyid Qutb sia stato ingiuriato e vilipeso. Molto di quel che egli ha scritto e composto, per via del suo stile letterario, potrebbe essere il movente per il quale alcune persone hanno equivocato le sue parole.
La mia domanda è: vorrei una tua opinione su quest’uomo. Confido in te.
Che Allah ti ricompensi!
* * * * * * *
Risposta:
Nel nome di Allah. La Lode spetta ad Allah. E le preghiere e la pace siano sul Messaggero di Allah, sulla sua famiglia, sui suoi compagni, e i suoi alleati.
Mio buon fratello (…) che Allah lo protegga e faccia di lui un sostenitore della sua religione.
As-salamu ‘alaykum wa rahmatullahi wa barakatuhu.
Riguardo al nostro eminentissimo Šaykh al-Mujahid, nonché stimatissimo scrittore, e nostro grande maestro, Sayyid Qutb (رحمه الله ). Un fatto curioso di questi tempi, e che non cessa di sorprenderci, è che ci si chieda a proposito di un Sayyid esemplare, e (al contempo) si parli di lui in modo così ingiurioso o offensivo. Questo è ciò che differenzia questa casa delle alture, con i suoi ornamenti, i suoi relitti e le sue vestigia; e che è rovinosamente crollata, fondendosi nel meglio della Sua creazione. I tiranni forgiano delle chimere per gente avida, che si è assoggettata al loro dominio. Mio padre (رحمه الله ), disegnò con la punta delle dita, la stessa punta delle dita con la quale tratteggiò le linee d’ombra del qur’an e del tawhid, le parole che hanno redento il suo collo dalla morte, parole con cui travestì la verità con la menzogna, e con le quali sventò la falsariga dei tiranni.
In un momento in cui molte persone del suo tempo ridefinivano i loro volti e le loro sembianze, e tra loro v’erano molti iniqui, che allungarono le loro malelingue. Qual è la più bassa tra le parole che si levano altezzose? (عنها رحمه الله ). Essi nottetempo offrono spontaneamente la loro religione ai tiranni, e la svendono a buon mercato; dinnanzi all’odio, alle minacce di pene severe o di sanzioni. Essi si affrettano nel fare ciò, come se stessero innalzando un idolo. Si accaniscono (lett. “si scannano”) per le loro rispettive rimostranze sul tawhid, e considerano la loro religione come un capro espiatorio da sacrificare per i beni caduchi di questo basso mondo terreno.
Wallahi! Se queste parole non sono vere e fedeli al Libro di Allah e alla sunnah del suo Messaggero. È un obbligo (فرض ) e un dovere (واجب ) tra i doveri, come è scritto nel Sayyid della Parola. Perché ci sono veramente pochi uomini come lui nella nostra era, e tutti hanno percorso questo sentiero da Sayyid prescelto - volenti o nolenti, sia che lo ammettano, sia che lo sconfessino - Sayyid non viene sfiorato in alcun modo da questo, sia che si tratti di un elogio tra gli elogi, sia che si tratti di un oltraggio tra gli oltraggi. Per lui e per altri, valgono le seguenti parole:
“Come il buon Sayyid è stato calunniato... da chi non rassomiglia nemmeno ad un punto della suola della sua scarpa... Al di là del mare giunge il fetore del deserto arido... e l'effetto giace sepolto negli abissi più reconditi."
Con tutto quanto sopra. Sayyid fu un leader, che fù ingiuriato e frainteso a causa dei suoi scritti, e seppe inciampare. Questo è palese per quanti conoscono i suoi scritti; e tra questi i più vecchi sono preferibili rispetto a quelli più recenti. Stanno per esser revisionati e corretti. È necessario che le persone più vicine a lui, e primo fra tutti Muhammad Qutb, completino quest’opera per lui, e che non insistano a lasciarli così come sono. C’è un vuoto nella tesi, di fronte ad ogni urto, critica, apostasia, e di fronte a quel che la bestia feroce ed il Sultano hanno fagocitato. È come un pretesto per contestare Sayyid, accusandolo di innovazione, e di cose delle quali potrebbe essere innocente, o delle quali è fondamentalmente innocente. Ma la penna dello scrittore è scivolata, e ci dice cose che il suo proprietario non volle dire, e che non avrebbe potuto immaginare.
Un esempio di questo è il discorso che gli è stato attribuito circa l’unicità dell’essere (وحدة الوجود ). Sayyid ritiene necessario, in tutto quel che egli scrive, distinguere tra il Creatore (الخالق ) e il creato (المخلوق ). Egli esalta il Creatore e lo riconosce quale Unico, e dichiara infedele chi rivendichi per sè stesso o per chiunque altro le qualità divine, che solo l’artefice del creato possiede. Egli è il Solo e l’Unico. Chi sostiene questa tesi non conosce i suoi libri o quel che egli ha scritto. Su alcuni argomenti ci sono zone d’ombra. Questa tesi, che tradisce le vere intenzioni di Sayyid, deve essere rimossa da coloro che operano sui suoi libri, soprattutto perchè essi sanno e riconoscono che Sayyid non intendeva dire questo. Egli chiarì questo ed altri aspetti in diversi suoi libri, come in “Peculiarità della prospettiva islamica” (خصائص التصور الإسلامي ), che è uno degli ultimi (رحمه الله ).
In ogni caso, molte persone hanno descritto Sayyid come una persona smodata e intemperante, alcuni lo disprezzano altri lo adorano; noi al-hamdulillahi, non facciamo parte né degli uni, nè degli altri; piuttosto, ricerchiamo la verità laddove essa si trova, e non crediamo che nessun uomo sia infallibile dopo il messaggero di Allah (صلى الله عليه وسلم), e riserviamo per Sayyid e per i sostenitori della religione il riconoscimento che gli spetta, senza nulla togliere al loro apporto, e li amiamo per la loro costanza nel perseguire la verità, per il loro supporto per la religione e per la sua legge, e per la loro innocenza dai taghut e dal loro shirk.
E non affermiamo questo per partito preso o per ignoranza, perché si da il caso che siamo tra coloro che hanno letto la maggior parte dei suoi scritti fin dall’inizio, e facciamo parte di coloro che lo conoscevano, al-hamdulillahi, e che conoscono il suo minhaj e le sue posizioni da vicino. Abbiamo udito le sue dissertazioni supportate da valide catene di trasmissione (إسناد), tra le più attendibili. Con questo intendo dire che lo Šaikh as-Sayyid Yusuf ‘Ayd, fù una delle persone che non violò le dita della mano dell’unità, protesa da Sayyid (رحمه الله), nel comprendere le sue argomentazioni, nell’assimilare i suoi scritti, e nelle parole che scrisse prima della sua esecuzione, pubblicati con il titolo “perché mi hanno condannato?” (لماذا أعدموني).
Questi, assieme ad altri šuyukh, hanno scritto alcune note e osservazioni importanti sulle questioni che scivolarono dalla penna di Sayyid, e questo è un caso riguardante la gente della conoscenza. Desidero la verità e il suo trionfo per tutti gli uomini. E questo è ciò che lo Šaikh Muhammad ibn ‘Abd Allah al-Darwyš (رحمه الله) scrisse nel suo libro: “La fonte scivolosa negli errori delle ombre” (المورد الزلال في أخطاء الظلال). Ha colto alcune cose e ne ha tralasciate altre.
Lessi il libro quando venne pubblicata la prima edizione, e scrissi una lettera dal titolo “Misura della giustizia nella valutazione del libro la fonte scivolosa” (ميزان الاعتدال بتقييم كتاب المورد الزلال), dove sostenni alcune considerazioni fatte da altri, e feci notare alcune delle cose che erano state omesse. Inviai una copia al professor Muhammad Qutb, e un’altra allo Šaykh Darwyš (رحمه الله), che scrisse alcuni commenti prima di morire. Conservo ancora una copia dei suoi manoscritti. Probabilmente li distribuiremo presto assieme ai suoi commenti, inša’allah. Questo è quel che avevo da dire rispetto alla tua domanda.
ما رأيك فيما كتبه سيد قطب؟
Qual’è il tuo parere sugli scritti di Saīyd Qutb?
La Lode spetta ad Allāh, e la pace e le preghiere siano sul Messaggero
Aš-Šaykh al-Faḍil al-Mujāhid Abu Muḥammad al-Maqdisī
Nel Nome di Allah, il Misericorde, il Misericordioso
La Lode spetta ad Allah, e la pace e le preghiere siano sul messaggero
Aš-Šaykh al-Fadhil al-Mujahid Abu Muhammad al-Maqdisi
As-salamu ‘alaykum wa rahmatullahi wa barakatuhu. Chiediamo ad Allah di rafforzarvi, e di rianimare la propaganda dei mujahiddin monoteisti in ogni luogo.
La mia domanda, nostro eminentissimo Šaykh, riguarda Sayyid Qutb (رحمه الله ). Veramente ho cercato di rintracciare una tua opinione su Sayyid Qutb, ma invano. Forse hai detto qualcosa al riguardo, ma non ho trovato nulla. È noto che i sostenitori della salafiyyah, in special modo, hanno sferrato degli attacchi contro di lui. Gran parte di quel che loro attaccano è infondato, fabbricato, ed è basato su affermazioni falsamente attibuitegli. Oppure costoro lo interpretano in mala fede. Non c’è alcun dubbio che Sayyid Qutb sia stato ingiuriato e vilipeso. Molto di quel che egli ha scritto e composto, per via del suo stile letterario, potrebbe essere il movente per il quale alcune persone hanno equivocato le sue parole.
La mia domanda è: vorrei una tua opinione su quest’uomo. Confido in te.
Che Allah ti ricompensi!
* * * * * * *
Risposta:
Nel nome di Allah. La Lode spetta ad Allah. E le preghiere e la pace siano sul Messaggero di Allah, sulla sua famiglia, sui suoi compagni, e i suoi alleati.
Mio buon fratello (…) che Allah lo protegga e faccia di lui un sostenitore della sua religione.
As-salamu ‘alaykum wa rahmatullahi wa barakatuhu.
Riguardo al nostro eminentissimo Šaykh al-Mujahid, nonché stimatissimo scrittore, e nostro grande maestro, Sayyid Qutb (رحمه الله ). Un fatto curioso di questi tempi, e che non cessa di sorprenderci, è che ci si chieda a proposito di un Sayyid esemplare, e (al contempo) si parli di lui in modo così ingiurioso o offensivo. Questo è ciò che differenzia questa casa delle alture, con i suoi ornamenti, i suoi relitti e le sue vestigia; e che è rovinosamente crollata, fondendosi nel meglio della Sua creazione. I tiranni forgiano delle chimere per gente avida, che si è assoggettata al loro dominio. Mio padre (رحمه الله ), disegnò con la punta delle dita, la stessa punta delle dita con la quale tratteggiò le linee d’ombra del qur’an e del tawhid, le parole che hanno redento il suo collo dalla morte, parole con cui travestì la verità con la menzogna, e con le quali sventò la falsariga dei tiranni.
In un momento in cui molte persone del suo tempo ridefinivano i loro volti e le loro sembianze, e tra loro v’erano molti iniqui, che allungarono le loro malelingue. Qual è la più bassa tra le parole che si levano altezzose? (عنها رحمه الله ). Essi nottetempo offrono spontaneamente la loro religione ai tiranni, e la svendono a buon mercato; dinnanzi all’odio, alle minacce di pene severe o di sanzioni. Essi si affrettano nel fare ciò, come se stessero innalzando un idolo. Si accaniscono (lett. “si scannano”) per le loro rispettive rimostranze sul tawhid, e considerano la loro religione come un capro espiatorio da sacrificare per i beni caduchi di questo basso mondo terreno.
Wallahi! Se queste parole non sono vere e fedeli al Libro di Allah e alla sunnah del suo Messaggero. È un obbligo (فرض ) e un dovere (واجب ) tra i doveri, come è scritto nel Sayyid della Parola. Perché ci sono veramente pochi uomini come lui nella nostra era, e tutti hanno percorso questo sentiero da Sayyid prescelto - volenti o nolenti, sia che lo ammettano, sia che lo sconfessino - Sayyid non viene sfiorato in alcun modo da questo, sia che si tratti di un elogio tra gli elogi, sia che si tratti di un oltraggio tra gli oltraggi. Per lui e per altri, valgono le seguenti parole:
“Come il buon Sayyid è stato calunniato... da chi non rassomiglia nemmeno ad un punto della suola della sua scarpa... Al di là del mare giunge il fetore del deserto arido... e l'effetto giace sepolto negli abissi più reconditi."
Con tutto quanto sopra. Sayyid fu un leader, che fù ingiuriato e frainteso a causa dei suoi scritti, e seppe inciampare. Questo è palese per quanti conoscono i suoi scritti; e tra questi i più vecchi sono preferibili rispetto a quelli più recenti. Stanno per esser revisionati e corretti. È necessario che le persone più vicine a lui, e primo fra tutti Muhammad Qutb, completino quest’opera per lui, e che non insistano a lasciarli così come sono. C’è un vuoto nella tesi, di fronte ad ogni urto, critica, apostasia, e di fronte a quel che la bestia feroce ed il Sultano hanno fagocitato. È come un pretesto per contestare Sayyid, accusandolo di innovazione, e di cose delle quali potrebbe essere innocente, o delle quali è fondamentalmente innocente. Ma la penna dello scrittore è scivolata, e ci dice cose che il suo proprietario non volle dire, e che non avrebbe potuto immaginare.
Un esempio di questo è il discorso che gli è stato attribuito circa l’unicità dell’essere (وحدة الوجود ). Sayyid ritiene necessario, in tutto quel che egli scrive, distinguere tra il Creatore (الخالق ) e il creato (المخلوق ). Egli esalta il Creatore e lo riconosce quale Unico, e dichiara infedele chi rivendichi per sè stesso o per chiunque altro le qualità divine, che solo l’artefice del creato possiede. Egli è il Solo e l’Unico. Chi sostiene questa tesi non conosce i suoi libri o quel che egli ha scritto. Su alcuni argomenti ci sono zone d’ombra. Questa tesi, che tradisce le vere intenzioni di Sayyid, deve essere rimossa da coloro che operano sui suoi libri, soprattutto perchè essi sanno e riconoscono che Sayyid non intendeva dire questo. Egli chiarì questo ed altri aspetti in diversi suoi libri, come in “Peculiarità della prospettiva islamica” (خصائص التصور الإسلامي ), che è uno degli ultimi (رحمه الله ).
In ogni caso, molte persone hanno descritto Sayyid come una persona smodata e intemperante, alcuni lo disprezzano altri lo adorano; noi al-hamdulillahi, non facciamo parte né degli uni, nè degli altri; piuttosto, ricerchiamo la verità laddove essa si trova, e non crediamo che nessun uomo sia infallibile dopo il messaggero di Allah (صلى الله عليه وسلم), e riserviamo per Sayyid e per i sostenitori della religione il riconoscimento che gli spetta, senza nulla togliere al loro apporto, e li amiamo per la loro costanza nel perseguire la verità, per il loro supporto per la religione e per la sua legge, e per la loro innocenza dai taghut e dal loro shirk.
E non affermiamo questo per partito preso o per ignoranza, perché si da il caso che siamo tra coloro che hanno letto la maggior parte dei suoi scritti fin dall’inizio, e facciamo parte di coloro che lo conoscevano, al-hamdulillahi, e che conoscono il suo minhaj e le sue posizioni da vicino. Abbiamo udito le sue dissertazioni supportate da valide catene di trasmissione (إسناد), tra le più attendibili. Con questo intendo dire che lo Šaikh as-Sayyid Yusuf ‘Ayd, fù una delle persone che non violò le dita della mano dell’unità, protesa da Sayyid (رحمه الله), nel comprendere le sue argomentazioni, nell’assimilare i suoi scritti, e nelle parole che scrisse prima della sua esecuzione, pubblicati con il titolo “perché mi hanno condannato?” (لماذا أعدموني).
Questi, assieme ad altri šuyukh, hanno scritto alcune note e osservazioni importanti sulle questioni che scivolarono dalla penna di Sayyid, e questo è un caso riguardante la gente della conoscenza. Desidero la verità e il suo trionfo per tutti gli uomini. E questo è ciò che lo Šaikh Muhammad ibn ‘Abd Allah al-Darwyš (رحمه الله) scrisse nel suo libro: “La fonte scivolosa negli errori delle ombre” (المورد الزلال في أخطاء الظلال). Ha colto alcune cose e ne ha tralasciate altre.
Lessi il libro quando venne pubblicata la prima edizione, e scrissi una lettera dal titolo “Misura della giustizia nella valutazione del libro la fonte scivolosa” (ميزان الاعتدال بتقييم كتاب المورد الزلال), dove sostenni alcune considerazioni fatte da altri, e feci notare alcune delle cose che erano state omesse. Inviai una copia al professor Muhammad Qutb, e un’altra allo Šaykh Darwyš (رحمه الله), che scrisse alcuni commenti prima di morire. Conservo ancora una copia dei suoi manoscritti. Probabilmente li distribuiremo presto assieme ai suoi commenti, inša’allah. Questo è quel che avevo da dire rispetto alla tua domanda.
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- مساهمة رقم 4
Šaīḳ Ibn Jibrīn difende Saīyd Qutb
بسم الله الرحمن الرحيم
الشيخ بن جبرين عن سيد قطب
Šaīḳ Ibn Jibrīn difende Saīyd Qutb
Regno dell’Arabia Saudita
Ufficio presidenziale per la Ricerca Scientifica e l’emanazione di Fatāwā
Domanda:
Alcuni giovani definiscono Saīyd Qutb un eretico, vietano la lettura dei suoi libri, e pronunciano una dichiarazione analoga anche riguardo Ḥasan al-Bannā e altri studiosi khawarij. Stando a quanto dicono, essi vorrebbero spodestare gli errori di questi studiosi per il bene del popolo, nonostante siano soltanto degli studenti. Confido in una risposta, al fine di dipanare ogni nostro dubbio, e impedire così che questo fenomeno dilaghi.
Risposta:
La Lode spetta ad Allāh. Seguitando: E ‘inammissibile che si definiscano eretici o empi altri musulmani, perché il profeta (ṣallāllāhu `alaīhi wa-Sallam) disse:
(من قال لأخيه يا عدو الله وليس كذلك حار عليه )
“Chi dice a suo fratello: “O nemico di Allah”, ed egli non è tale, allora (l’ingiuria) gli si riversa contro”.
E in un altro ḥadīth:
(أن من كفر مسلما فقد باء بها أحدهما )
“Chi dice kāfir a un musulmano, (tale accusa) gli ritorna contro (ad uno di loro).”
E in un altro ḥadīth:
(أن رجلا مر برجل وهو يعمل ذنبا فقال والله لا يغفر الله لك . فقال من ذا الذي يتألي علي أني لا أغفر لفلان ، إني غفرت له وأحبطت عملك )
“Un uomo si accostò ad un altro uomo, mentre questi stava commettendo un peccato, e gli disse, “Wullāhi! Che Allāh non ti perdoni!” e (Allāh) disse: ‘Chi è che può esprimere un giudizio in mia vece, e dire che io non perdono (così e così…) Invero io l’ho perdonato, e ho reso vano il tuo gesto.”
Dunque sostengo che Saīyd Qutb faccia parte degli `Ulamā’ musulmani e della gente della Da`wah. Allāh attraverso di loro ha guidato e apportato dei benefici a tantissime persone. Entrambi hanno fatto dei notevoli sforzi per l’islam, che non dovrebbero (a torto) essere rinnegati. Proprio per questo motivo lo Šaīḳ `Abd al-Azīz ibn Bāz intervenne a favore di Saīyd Qutb, quando fu emessa la sentenza della sua condanna. Egli compì un gesto signorile, ma il presidente Jamal [`Abd an-Nassir] non accolse il suo intervento. Allah gli darà quel che merita. Saīyd Qutb fu un martirio, poiché uccisi ingiustamente. Ciò è stato ampliamente testimoniato da parte di chi era a loro vicino, da parte del pubblico, così come nei libri, nei giornali, e senza che nessuno l’abbia mai messo in discussione. Oltretutto gli `Ulamā’ ne hanno riconosciuto i meriti nei loro scritti. Nessuno li ha mai attaccati negli ultimi venti anni, e se qualcuno gli ha mosso delle critiche, ciò è avvenuto del pari anche per altri esimi studiosi come an-Nawawī, as-Suyūṭī, Ibn al-Jawzī, Ibn `Aṭayah, al-Khaṭabī, al-Qasṭalānī, e molti altri ancora. Ho letto quel che lo Rabi` al-Madkhalī scrisse in risposta a Saīyd Qutb, e ho rintracciato delle dichiarazioni infondate. Tali dichiarazioni vennero poi smentite dallo Šaīḳ Bakr Abu Zaid, che Allāh lo preservi. Analogalmente, al-Madkhalī attacca ingiustamente anche lo Šaīḳ `Abd ar-Raḥman ['Abd al-Khāliq] al fine di scovare degli errori che lo potrebbero far apparire come un fuorviato. Lo Rabi`, nonostante sia suo amico da diverso tempo, non ha mai ravvisato tali errori…
وعين الرضا عن كل عيب كليلة، ولكن عين السخط تبدي المساويا
Al buon occhio ogni difetto appare trascurabile. All’occhio maligno invece appare nefasto.
Dettata da
Abdullah b. Abd ar-Raḥmān Ibn Jibrīn
26/2/1417 AH
http://www.islamgold.com/view.php?gid=7&rid=109
الشيخ بن جبرين عن سيد قطب
Šaīḳ Ibn Jibrīn difende Saīyd Qutb
Regno dell’Arabia Saudita
Ufficio presidenziale per la Ricerca Scientifica e l’emanazione di Fatāwā
Domanda:
Alcuni giovani definiscono Saīyd Qutb un eretico, vietano la lettura dei suoi libri, e pronunciano una dichiarazione analoga anche riguardo Ḥasan al-Bannā e altri studiosi khawarij. Stando a quanto dicono, essi vorrebbero spodestare gli errori di questi studiosi per il bene del popolo, nonostante siano soltanto degli studenti. Confido in una risposta, al fine di dipanare ogni nostro dubbio, e impedire così che questo fenomeno dilaghi.
Risposta:
La Lode spetta ad Allāh. Seguitando: E ‘inammissibile che si definiscano eretici o empi altri musulmani, perché il profeta (ṣallāllāhu `alaīhi wa-Sallam) disse:
(من قال لأخيه يا عدو الله وليس كذلك حار عليه )
“Chi dice a suo fratello: “O nemico di Allah”, ed egli non è tale, allora (l’ingiuria) gli si riversa contro”.
E in un altro ḥadīth:
(أن من كفر مسلما فقد باء بها أحدهما )
“Chi dice kāfir a un musulmano, (tale accusa) gli ritorna contro (ad uno di loro).”
E in un altro ḥadīth:
(أن رجلا مر برجل وهو يعمل ذنبا فقال والله لا يغفر الله لك . فقال من ذا الذي يتألي علي أني لا أغفر لفلان ، إني غفرت له وأحبطت عملك )
“Un uomo si accostò ad un altro uomo, mentre questi stava commettendo un peccato, e gli disse, “Wullāhi! Che Allāh non ti perdoni!” e (Allāh) disse: ‘Chi è che può esprimere un giudizio in mia vece, e dire che io non perdono (così e così…) Invero io l’ho perdonato, e ho reso vano il tuo gesto.”
Dunque sostengo che Saīyd Qutb faccia parte degli `Ulamā’ musulmani e della gente della Da`wah. Allāh attraverso di loro ha guidato e apportato dei benefici a tantissime persone. Entrambi hanno fatto dei notevoli sforzi per l’islam, che non dovrebbero (a torto) essere rinnegati. Proprio per questo motivo lo Šaīḳ `Abd al-Azīz ibn Bāz intervenne a favore di Saīyd Qutb, quando fu emessa la sentenza della sua condanna. Egli compì un gesto signorile, ma il presidente Jamal [`Abd an-Nassir] non accolse il suo intervento. Allah gli darà quel che merita. Saīyd Qutb fu un martirio, poiché uccisi ingiustamente. Ciò è stato ampliamente testimoniato da parte di chi era a loro vicino, da parte del pubblico, così come nei libri, nei giornali, e senza che nessuno l’abbia mai messo in discussione. Oltretutto gli `Ulamā’ ne hanno riconosciuto i meriti nei loro scritti. Nessuno li ha mai attaccati negli ultimi venti anni, e se qualcuno gli ha mosso delle critiche, ciò è avvenuto del pari anche per altri esimi studiosi come an-Nawawī, as-Suyūṭī, Ibn al-Jawzī, Ibn `Aṭayah, al-Khaṭabī, al-Qasṭalānī, e molti altri ancora. Ho letto quel che lo Rabi` al-Madkhalī scrisse in risposta a Saīyd Qutb, e ho rintracciato delle dichiarazioni infondate. Tali dichiarazioni vennero poi smentite dallo Šaīḳ Bakr Abu Zaid, che Allāh lo preservi. Analogalmente, al-Madkhalī attacca ingiustamente anche lo Šaīḳ `Abd ar-Raḥman ['Abd al-Khāliq] al fine di scovare degli errori che lo potrebbero far apparire come un fuorviato. Lo Rabi`, nonostante sia suo amico da diverso tempo, non ha mai ravvisato tali errori…
وعين الرضا عن كل عيب كليلة، ولكن عين السخط تبدي المساويا
Al buon occhio ogni difetto appare trascurabile. All’occhio maligno invece appare nefasto.
Dettata da
Abdullah b. Abd ar-Raḥmān Ibn Jibrīn
26/2/1417 AH
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