الرئيسية
Pubblicazioni
التسجيل
VI ABBIAMO PROVVISTI IN ESSA DI SOSTENTAMENTO
In Nome di Allah il Clemente, il Misericordioso, che Allah sia lodato e che la pace e la benedizione siano sul profeta del l’ Islam Mohamed e su tutti i profeti e gli inviati di Allah, attesto che non c'è altro dio all’infuori di Allah e attesto che Mohamed è il suo inviato e profeta. Cari Fratelli, vi esorto ed esorto me stesso al Timore di Allàh e all’obbedienza ai Suoi Comandamenti;: Nel definire l'Islam alle persone, si sono verificati errori comuni tra la sua gente, le loro vite quindi si sono complicate, allo stesso modo si è complicato anche lo splendore dell’Islam. La persistenza su questa terra è per caso una fase che un musulmano deve percorrere velocemente fino alla fine per sbarazzarsene? Deve forse passare per questo mondo come uno sconosciuto che non è legato alle sue condizioni da un rapporto di fiducia, e non mescolarsi con i suoi affari così come l'olio non si mescola l'acqua? L’incapacità in questo mondo è una religione? Lo slittamento del piede in questa vita è per caso la prova dell'ancoraggio del piede nell’altra vita? L'ignoranza rispetto ai segreti di questa e dell’altra vita e delle sue leggi è un segno di umiltà del cuore? L'esplorazione degli aspetti secondari della giurisprudenza islamica e il proliferare di atti di culto non obbligatori indica per caso una fede molto solida? Siamo una specie che è stata formulata dalla provvidenza di Allah in un modo specifico, le è stato posto un test speciale ed è stata incaricata di un compito faticoso, nel quale potrebbe affogare o in cui potrebbe galleggiare in base alla sua capacità di nuotare e il suo desiderio di sopravvivere. Ecco perché la descrizione dell'intero messaggio umano è avvenuta sulla faccia della terra ed è per questo che Allah ha concesso ai figli di Adamo le capacità necessarie a portare avanti questo messaggio, dice Allah: “Egli ha creato per voi tutto quello che c’è sulla terra”, e dice anche all’intera umanità: “In verità vi abbiamo posti sulla terra e vi abbiamo provvisti in essa di sostentamento. Quanto poco siete riconoscenti!”. Nonostante queste chiamate coraniche, pensavamo che la religione fosse una mancanza di denaro, cattive condizioni, abbigliamento squallido, disordini sociali e vita lontana dai mercati e dai campi! Allah ha menzionato il suo servo "Daud" e le capacità che gli ha attribuito dicendo: “Davide uccise Golia e Allah gli diede la sovranità e la saggezza e gli insegnò quello che volle”. Il potere è una grande benedizione, ciò che è importante è che la sua autorità sia al servizio della fede. Il potere sulla terra è un grande dono oltre che un ampio segno di compiacimento da parte di Allah che dice: “Così demmo a Giuseppe autorità su quella terra e dimorava dove voleva. Facciamo sì che la Nostra misericordia raggiunga chi vogliamo”. Chi ha affermato che la religione è il nemico di questo mondo, e chi rinuncia ad essa è colui che possiede l'Aldilà? Non è forse vero che invochiamo Allah dicendo ((... Nostro Signore, donaci il bene in questo mondo e il bene nell’aldilà))?.. La vita è bella e ogni giorno in cui gli occhi si aprono alla luce del sole e della luna è una grande grazia della quale bisogna essere grati, bisogna dunque sfruttarla. Stabilire solide relazioni con il mondo e i suoi affari è qualcosa che interessa a un musulmano cosciente finché nel suo petto c’è ancora respiro! Lo scopo ultimo che gli è stato assegnato è di migliorare la sua condotta in questa terra in cui Allah l’ha reso un vicario, e le prove hanno origine nei detti del Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui). Abu Huraira ha narrato che: Due uomini si sono convertiti all’Islam in presenza del Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui), successivamente uno degli uomini morì in una battaglia e l'altro invece ebbe lo stesso destino ma un anno più tardi. Talha bin Abdullah ha detto, raccontando un suo sogno: Ho visto l’ultimo che è morto è entrata in paradiso prima del martire, e ne sono rimasto sbalordito. Disse allora il profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui): ((Non ha digiunato dopo il Ramadan? E ha pregato innumerevoli volte quest'anno? Le opere compiute che separano l’ultima persona dal martire equivalgono alla distanza tra il cielo e la terra)). Osservate, la permanenza in questa vita e su questa terra non è un male, bensì ha elevato la condizione di un uomo al di sopra di quella di un martire. La presenza dell’uomo su questa terra non è un male in sé, che porta a sperare di morire, bensì è durevole, e ogni qualvolta si allunga, con essa si allungano anche le opere, e le fasi della competizione verso i gradi più alti. Disse il profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui): “Volete che vi dica chi è il migliore tra di voi? Dissero: Sì, rispose: il migliore tra di voi è colui che vive più a lungo, e compie il maggior numero di buone opere”. Morire prima ancora che la morte sopraggiunga equivale a una fuga indegna rispetto al ruolo dell’uomo quando è vivo, questo tipo di morte non si può considerare un segno di una fede solida. La religione è una riforma della vita se questa è deviata, ed un indirizzamento verso la conoscenza di Allah e il timore di Egli. I musulmani devono conoscere la verità che è stata loro censurata per molti anni, ed è che il bisogno della religione per questo mondo di stabilizzarsi ed estendersi, è come l'anima che ha bisogno del corpo per ascoltare e vedere, e per procedere su questa terra. Perché è impossibile costruire una religione sullo svolgersi di una vita meccanizzata, così come è impossibile per un treno correre senza binari! L'Islam non insulta mai la vita per creare generazioni che vivano ciecamente alla luce di essa, ignoranti dei suoi segreti, ma piuttosto diffama la vita per garantire i limiti della moderazione, e per bloccare gli istinti che pieni di egoismo e ingiustizia cercano di rovinare la terra, per questo dice Allah: “Temete Allah e obbeditemi. Non obbedite ai comandi degli empi, che spargono la corruzione sulla terra senza mai emendarsi.. Prevenire la corruzione e approvare la bontà sono l'obiettivo della religione, e alla luce di queste parole comprendiamo il detto di Allah: “Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una pioggia: la vegetazione che suscita conforta i seminatori, poi appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell’altra vita c’è un severo castigo, ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah.. Questo verso e altri simili, è per ristabilire l'equilibrio nella vita umana, quando disturbata dai fardelli della passione. Stiamo parlando della bellezza del perdono ad un uomo di estrema crudeltà, desideroso di percepire la vendetta. E parliamo della bellezza del dare, ad un uomo molto ricco, profondamente innamorato del denaro. E parliamo della fine del mondo ad un uomo che è entrato nel mondo con una lussuria che ha bloccato le vie della certezza nella sua anima, facendogli perdere diverse occasioni per prepararsi ad incontrare Allah ... e così via ... Gli affari del mondo e tutte le opere ordinarie si liberano del loro titolo e della loro verità e si trasformano in qualcos'altro nelle mani dell'uomo di alto rango, l'uomo che conferisce loro lo spirito dei suoi ideali e dei suoi nobili obiettivi. Si trasforma in una religione che il credente ha soffiato dalla sua abbondanza di fede e l'ha diretta ad Allah con la sua buona fedeltà. Per caso il credente chiede una ricompensa dalla sua adorazione, ovvero il compiacimento di Allah? Per caso digiuna e prega per questo? Può ottenere questa ricompensa se intraprende tutte le opere di questa vita con buone intenzioni e uno scopo onorevole! Cosa pensa la gente dell'agricoltura? Pensano che sia un'opera puramente legata a questa vita, ma l'Islam la eleva a un livello più alto, purché la semina e il raccolto garantiscano gli interessi delle persone e garantiscano la sazietà dei bisognosi. La coltivazione della terra, alla luce di ciò, è un segno di fede, sforzo, preghiera e carità. Alcune persone ignoravano questo significato e rifiutavano - per i loro difetti - che gli uomini di grande fama lavorassero nell'agricoltura. Ahmed bin Hanbal ha narrato che un uomo è passato accanto al compagno del profeta Abu Al-Darda. mentre coltivava una piantagione a Damasco, e gli disse: Lo fai mentre sei amico del Messaggero di Allah? Disse: Non affrettarti con me ... Ho sentito il Messaggero di Allah dire: ((Chiunque coltivi una pianta, dalla quale ne mangi un essere umano o un’altra creatura di Allah, otterrà la ricompensa di una carità)) ... Osserva le nobili azioni delle quali il Messaggero di Allah, pace e benedizione su di lui, ha menzionato l’eternità e continuità della loro ricompensa dopo che la persona che le ha compiute è passata dalla vita alla morte, dicendo: ((Sono sette le tipologie di opere le cui ricompense continueranno mentre il servo è nella tomba dopo la sua morte: chiunque ha insegnato la conoscenza, o affittato un fiume, o scavato un pozzo, o piantato palme, o costruito una moschea, o lasciato come eredità un Corano, o lasciato un figlio che chiede perdono per lui dopo la sua morte)). Queste azioni hanno un aspetto e uno sforzo diversi, e alcune di esse possono essere considerate puramente azioni legate alla vita materiale, tuttavia, l'onore dello scopo ha indirizzato tutte le azioni citate in un unico sistema e un’unica ricompensa. Allah ha depositato nella materia il segreto dell'anima ... e lo ha stampato con il carattere della sua creazione per essere una guida e un testimone ad esso ... e così santifica la materia, non la disprezza, e impone alla persona il tipo di civiltà dalla quale non si dovrà deviare. Se l’essere umano fosse stato materialista, si sarebbe reso infelice, e per questo si trasforma in un demone che sta scatenando il caos sulla terra. E se considera lo spirito, allora è un'illusione raggiungerlo senza la materia, che si trasformerebbe quindi in un elemento trascurabile nella terra che erediterebbe solamente povertà, ignoranza e affari disonorevoli. Se invece considera ciò che Allah ha ordinato per lui, allora sarà equo nei confronti di sé stesso. Ha dato ciò che doveva a sé stesso e alla vita ... Questa è la civiltà ...
In Nome di Allah il Clemente, il Misericordioso, che Allah sia lodato e che la pace e la benedizione siano sul profeta del l’ Islam Mohamed e su tutti i profeti e gli inviati di Allah, attesto che non c'è altro dio all’infuori di Allah e attesto che Mohamed è il suo inviato e profeta. Cari Fratelli, vi esorto ed esorto me stesso al Timore di Allàh e all’obbedienza ai Suoi Comandamenti;: Nel definire l'Islam alle persone, si sono verificati errori comuni tra la sua gente, le loro vite quindi si sono complicate, allo stesso modo si è complicato anche lo splendore dell’Islam. La persistenza su questa terra è per caso una fase che un musulmano deve percorrere velocemente fino alla fine per sbarazzarsene? Deve forse passare per questo mondo come uno sconosciuto che non è legato alle sue condizioni da un rapporto di fiducia, e non mescolarsi con i suoi affari così come l'olio non si mescola l'acqua? L’incapacità in questo mondo è una religione? Lo slittamento del piede in questa vita è per caso la prova dell'ancoraggio del piede nell’altra vita? L'ignoranza rispetto ai segreti di questa e dell’altra vita e delle sue leggi è un segno di umiltà del cuore? L'esplorazione degli aspetti secondari della giurisprudenza islamica e il proliferare di atti di culto non obbligatori indica per caso una fede molto solida? Siamo una specie che è stata formulata dalla provvidenza di Allah in un modo specifico, le è stato posto un test speciale ed è stata incaricata di un compito faticoso, nel quale potrebbe affogare o in cui potrebbe galleggiare in base alla sua capacità di nuotare e il suo desiderio di sopravvivere. Ecco perché la descrizione dell'intero messaggio umano è avvenuta sulla faccia della terra ed è per questo che Allah ha concesso ai figli di Adamo le capacità necessarie a portare avanti questo messaggio, dice Allah: “Egli ha creato per voi tutto quello che c’è sulla terra”, e dice anche all’intera umanità: “In verità vi abbiamo posti sulla terra e vi abbiamo provvisti in essa di sostentamento. Quanto poco siete riconoscenti!”. Nonostante queste chiamate coraniche, pensavamo che la religione fosse una mancanza di denaro, cattive condizioni, abbigliamento squallido, disordini sociali e vita lontana dai mercati e dai campi! Allah ha menzionato il suo servo "Daud" e le capacità che gli ha attribuito dicendo: “Davide uccise Golia e Allah gli diede la sovranità e la saggezza e gli insegnò quello che volle”. Il potere è una grande benedizione, ciò che è importante è che la sua autorità sia al servizio della fede. Il potere sulla terra è un grande dono oltre che un ampio segno di compiacimento da parte di Allah che dice: “Così demmo a Giuseppe autorità su quella terra e dimorava dove voleva. Facciamo sì che la Nostra misericordia raggiunga chi vogliamo”. Chi ha affermato che la religione è il nemico di questo mondo, e chi rinuncia ad essa è colui che possiede l'Aldilà? Non è forse vero che invochiamo Allah dicendo ((... Nostro Signore, donaci il bene in questo mondo e il bene nell’aldilà))?.. La vita è bella e ogni giorno in cui gli occhi si aprono alla luce del sole e della luna è una grande grazia della quale bisogna essere grati, bisogna dunque sfruttarla. Stabilire solide relazioni con il mondo e i suoi affari è qualcosa che interessa a un musulmano cosciente finché nel suo petto c’è ancora respiro! Lo scopo ultimo che gli è stato assegnato è di migliorare la sua condotta in questa terra in cui Allah l’ha reso un vicario, e le prove hanno origine nei detti del Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui). Abu Huraira ha narrato che: Due uomini si sono convertiti all’Islam in presenza del Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui), successivamente uno degli uomini morì in una battaglia e l'altro invece ebbe lo stesso destino ma un anno più tardi. Talha bin Abdullah ha detto, raccontando un suo sogno: Ho visto l’ultimo che è morto è entrata in paradiso prima del martire, e ne sono rimasto sbalordito. Disse allora il profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui): ((Non ha digiunato dopo il Ramadan? E ha pregato innumerevoli volte quest'anno? Le opere compiute che separano l’ultima persona dal martire equivalgono alla distanza tra il cielo e la terra)). Osservate, la permanenza in questa vita e su questa terra non è un male, bensì ha elevato la condizione di un uomo al di sopra di quella di un martire. La presenza dell’uomo su questa terra non è un male in sé, che porta a sperare di morire, bensì è durevole, e ogni qualvolta si allunga, con essa si allungano anche le opere, e le fasi della competizione verso i gradi più alti. Disse il profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui): “Volete che vi dica chi è il migliore tra di voi? Dissero: Sì, rispose: il migliore tra di voi è colui che vive più a lungo, e compie il maggior numero di buone opere”. Morire prima ancora che la morte sopraggiunga equivale a una fuga indegna rispetto al ruolo dell’uomo quando è vivo, questo tipo di morte non si può considerare un segno di una fede solida. La religione è una riforma della vita se questa è deviata, ed un indirizzamento verso la conoscenza di Allah e il timore di Egli. I musulmani devono conoscere la verità che è stata loro censurata per molti anni, ed è che il bisogno della religione per questo mondo di stabilizzarsi ed estendersi, è come l'anima che ha bisogno del corpo per ascoltare e vedere, e per procedere su questa terra. Perché è impossibile costruire una religione sullo svolgersi di una vita meccanizzata, così come è impossibile per un treno correre senza binari! L'Islam non insulta mai la vita per creare generazioni che vivano ciecamente alla luce di essa, ignoranti dei suoi segreti, ma piuttosto diffama la vita per garantire i limiti della moderazione, e per bloccare gli istinti che pieni di egoismo e ingiustizia cercano di rovinare la terra, per questo dice Allah: “Temete Allah e obbeditemi. Non obbedite ai comandi degli empi, che spargono la corruzione sulla terra senza mai emendarsi.. Prevenire la corruzione e approvare la bontà sono l'obiettivo della religione, e alla luce di queste parole comprendiamo il detto di Allah: “Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una pioggia: la vegetazione che suscita conforta i seminatori, poi appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell’altra vita c’è un severo castigo, ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah.. Questo verso e altri simili, è per ristabilire l'equilibrio nella vita umana, quando disturbata dai fardelli della passione. Stiamo parlando della bellezza del perdono ad un uomo di estrema crudeltà, desideroso di percepire la vendetta. E parliamo della bellezza del dare, ad un uomo molto ricco, profondamente innamorato del denaro. E parliamo della fine del mondo ad un uomo che è entrato nel mondo con una lussuria che ha bloccato le vie della certezza nella sua anima, facendogli perdere diverse occasioni per prepararsi ad incontrare Allah ... e così via ... Gli affari del mondo e tutte le opere ordinarie si liberano del loro titolo e della loro verità e si trasformano in qualcos'altro nelle mani dell'uomo di alto rango, l'uomo che conferisce loro lo spirito dei suoi ideali e dei suoi nobili obiettivi. Si trasforma in una religione che il credente ha soffiato dalla sua abbondanza di fede e l'ha diretta ad Allah con la sua buona fedeltà. Per caso il credente chiede una ricompensa dalla sua adorazione, ovvero il compiacimento di Allah? Per caso digiuna e prega per questo? Può ottenere questa ricompensa se intraprende tutte le opere di questa vita con buone intenzioni e uno scopo onorevole! Cosa pensa la gente dell'agricoltura? Pensano che sia un'opera puramente legata a questa vita, ma l'Islam la eleva a un livello più alto, purché la semina e il raccolto garantiscano gli interessi delle persone e garantiscano la sazietà dei bisognosi. La coltivazione della terra, alla luce di ciò, è un segno di fede, sforzo, preghiera e carità. Alcune persone ignoravano questo significato e rifiutavano - per i loro difetti - che gli uomini di grande fama lavorassero nell'agricoltura. Ahmed bin Hanbal ha narrato che un uomo è passato accanto al compagno del profeta Abu Al-Darda. mentre coltivava una piantagione a Damasco, e gli disse: Lo fai mentre sei amico del Messaggero di Allah? Disse: Non affrettarti con me ... Ho sentito il Messaggero di Allah dire: ((Chiunque coltivi una pianta, dalla quale ne mangi un essere umano o un’altra creatura di Allah, otterrà la ricompensa di una carità)) ... Osserva le nobili azioni delle quali il Messaggero di Allah, pace e benedizione su di lui, ha menzionato l’eternità e continuità della loro ricompensa dopo che la persona che le ha compiute è passata dalla vita alla morte, dicendo: ((Sono sette le tipologie di opere le cui ricompense continueranno mentre il servo è nella tomba dopo la sua morte: chiunque ha insegnato la conoscenza, o affittato un fiume, o scavato un pozzo, o piantato palme, o costruito una moschea, o lasciato come eredità un Corano, o lasciato un figlio che chiede perdono per lui dopo la sua morte)). Queste azioni hanno un aspetto e uno sforzo diversi, e alcune di esse possono essere considerate puramente azioni legate alla vita materiale, tuttavia, l'onore dello scopo ha indirizzato tutte le azioni citate in un unico sistema e un’unica ricompensa. Allah ha depositato nella materia il segreto dell'anima ... e lo ha stampato con il carattere della sua creazione per essere una guida e un testimone ad esso ... e così santifica la materia, non la disprezza, e impone alla persona il tipo di civiltà dalla quale non si dovrà deviare. Se l’essere umano fosse stato materialista, si sarebbe reso infelice, e per questo si trasforma in un demone che sta scatenando il caos sulla terra. E se considera lo spirito, allora è un'illusione raggiungerlo senza la materia, che si trasformerebbe quindi in un elemento trascurabile nella terra che erediterebbe solamente povertà, ignoranza e affari disonorevoli. Se invece considera ciò che Allah ha ordinato per lui, allora sarà equo nei confronti di sé stesso. Ha dato ciò che doveva a sé stesso e alla vita ... Questa è la civiltà ...
La Lode appartiene ad Allah.
