Il pellegrinaggio, realtà conosciuta in diverse religioni, nell’islam prende il nome di Hajj (letteralmente muoversi verso un obiettivo), ed è un partire verso la Mecca, territorio sacro dove sorge la Ka’ba e qui compiervi i riti stabiliti. “La prima Casa che è stata eretta per gli uomini è certamente quella di Bakka , benedetta, guida del creato. In essa vi sono i segni evidenti come luogo in cui ristette Abramo: chi vi entra è al sicuro…“. (Corano III,96)Esso costituisce uno dei Pilastri dell’Islam ed è legato a grandi benedizioni, tra le quali il perdono di tutti i peccati precedenti. E’ obbligatorio per tutti i musulmani e musulmane, almeno una volta nella vita, che posseggano la salute e i mezzi finanziari per andarci… “Chiama le genti al pellegrinaggio: verranno a te a piedi e con cammelli slanciati da ogni remota contrada, per partecipare ai benefici che sono stati loro concessi …” (XXII,27-28)Il suo significato sta proprio nel riassumere e celebrare ritualmente quella che deve essere la vita del credente in questa terra, in particolare ci sono tre elementi che emergono nei gesti e nelle parole che in esso si compiono: Dio è il centro del mondo, coscienza della provvisorietà della vita terrena, necessità della lotta contro il male.– La centralità di Dio è continuamente ricordata nella tradizione islamica e qui domina ogni gesto e parola del pellegrino, dall’inizio… E’ Dio che chiama al pellegrinaggio, ecco le parole che il pellegrino proclama arrivando alla santa Casa:“Eccomi, oh Signore, eccomi” “Labbaika Allahumma Labbaika” “Non hai associati, eccomi”. “ La sharika laka labbaika”“Essere chiamati da Dio”, per essere Suoi ospiti:“Coloro che compiono il pellegrinaggio o il pellegrinaggio minore sono gli ospiti e i vicini di Allah. Se pregano, la preghiera è accettata; se chiedono ad Allah di perdonarli, sono perdonati; se supplicano, la loro supplica è accettata.” (hadith)Egli è l’Uno: Dipendenza dell’intera umanità dall’Uno ed il suo evolversi attorno a Lui che viene celebrata ritualmente nel tawwaf, girando, in senso antiorario, 7 volte intorno alla Ka’ba. Tawwaf, movimento dell’essere umano finché Dio vuole, beato chi trova il Centro Muoversi del corpo e insieme del cuore, ruotare del cuore vicino alla Presenza Divina, di cui la Casa è un simbolo nel mondo visibile. Unità del corpo e dello spirito che la tradizione islamica conserva sempre, al di là di ogni intellettualismo e spiritualismo.Egli è Il Perdonatore e a Lui i musulmani chiedono il perdono ad Arafat, sostando da mezzogiorno al tramonto in raccoglimento.Arafat sole che penetra: illumina o brucia, ya RabbIl Profeta Mohammad, pace e benedizione su di lui, affermòٍ che “L’Hajj è Arafat”.” satana non è mai più umiliato, disonorato e disgraziato che nel Giorno di Arafat.” …E il Messaggero di Allah (s) aggiunse che Allah Ta’ala dice: «Se i vostri peccati fossero tanto numerosi quanto i granelli di sabbia, le gocce di pioggia o la schiuma del mare, Io li perdonerei. Rifluite in massa, o Miei servi a cui Io ho perdonato, così come a coloro per cui avete interceduto» (Tabarânî)– Il pellegrinaggio poi approfondisce la coscienza della provvisorietà della vita terrena e dei suoi beni. Si comincia col partire lasciando tutto ciò che ci sostiene nella vita di ogni giorno, casa, affetti ,lavoro… E poi dal corpo col l’ihram, per gli uomini solo due pezzi di stoffa non cuciti, per le donne semplicità, sospesi i rapporti coniugali e ogni cura estetica. A Mina per sei giorni si dorme sotto la tenda o il cielo…Mina spoglia i figli di Adamo e li avvicina alla terra. Il cielo si avvicina.Muzdalifah, notte breve, provvisoria, terra dura, milioni di occhi e di cuori là sotto il cielo. Solo la preghiera.Spogliazione che richiama la nascita e la morte, in cui l’essere umano non possiede nulla, memoria che:“La vita terrena non è altro che godimento effimero.” (LVII, 20)Il Profeta, pace e benedizione su di lui, descrisse i pellegrini, “L’abito di un pellegrino è arruffato e il suo corpo è pieno di polvere.” Ma alla spogliazione del corpo deve corrispondere quella interiore: “Il Pellegrinaggio avviene nei mesi ben noti. Chi decide di assolverlo, si astenga dai rapporti sessuali, dalla perversità e dai litigi durante il Pellegrinaggio.” (II, 197). E’ una sorta di condizione monacale che si assume nel pellegrinaggio…. “Quando al Profeta, lode e pace su di lui, fu chiesto a proposito della vita di un monaco, lui, adducendo al pellegrinaggio, rispose, che gli era stato dato qualcosa di simile…Poi disse che il pellegrinaggio era divenuto un monachesimo musulmano, e il digiuno era paragonabile a vivere la vita di un eremita.” (Ihia ‘Ulum ud-Din di Imam Abu-l-Hamid al-Ghazali) Rinuncia a se stessi e al mondo che prepara ad una rinascita, per grazia di Allah:«Colui che compirà il Pellegrinaggio per Allah, senza commettere atti scortesi né peccati, ne ritornerà tale e quale com’era il giorno in cui sua madre lo mise al mondo» (Bukhârî). – La necessità della lotta contro il male viene espressa con il lancio delle pietra alle steli, rituale ripetuto anche nei tre giorni successivi a Mina, ricordando la lotta di Abramo, pace su di lui, contro il tentatore…Jamarat, lotta contro il male… uno, due, tre , quattro, cinque, sei, sette… Pietre… Quante volte? Grande… piccola, media e grande, inch’Allah.Lotta e sacrificio fanno parte della realtà umana e del cammino di fede ed ecco che il pellegrino compie sette volte il percorso tra due collinette, che è memoria dell’affannosa ricerca di Agar, quando abbandonata nel deserto temeva per la sua vita e quella del figlio Ismaele e correva nella speranza di trovare dell’acqua. Allah fece sgorgare una fonte che ancora oggi disseta, quella di Zam Zam…Say, cercare nell’angoscia, finché Dio solleva.Zam-Zam, acqua del Misericordioso che non mancaAlla fine dell’Hajj poi ogni Pellegrino sacrifica un agnello, memoria del sacrificio di Abramo. “Quando il Signore lo provò con i suoi ordini ed egli li eseguì, (il Signore) disse: “Farò di te un imam per gli uomini (II,124).Aid al Adha: la fede si raffina nel fuoco della prova ed ecco i frutti…Nasce la festa.Non c’è prova, e sacrificio che non sia abbondantemente ricompensato da Dio e questa è la consapevolezza che si acquisisce nel hajj, preziosità della Sua vicinanza che mitiga i bisogni e le preoccupazioni umane, nella speranza di essere da Lui ricevuti per sempre…
Pellegrini da sempre….
Filipe- che Allah lo protegga
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