Il vero Islam
Un riassunto molto breve e molto semplice di ciò che è “il vero” islam.Definizione:D’origine arabica, “islam” significa “sottomissione alla volontà di dio”. etimologicamente è collegato alla parola salam che significa pace.Religione monoteista, l’islam è la religione rivelata al profeta Mohammed (c. 570-632) tramite l’angelo Gabriele. Mohammed è “l’ultimo messaggero”, della stirpe dei profeti biblici, quelli dell’Antico Testamento, Adamo, Abramo, Mosè, e Gesù i cui musulmani respingono il carattere divino.L’islam è soprattutto un sistema di giustizia sociale che dà realmente gli stessi diritti a tutti, ciascuno indipendentemente dalla sua credenza, la sua origine etnica, il suo statuto sociale o la sua discendenza. Se si pone come postulato che l’ateismo è in sé una credenza, allora noi possiamo dire che il primo principio fondamentale dell’islam è il rispetto di tutte le credenze. Questo non è purtroppo mai detto. Come l’islam compie questo sistema di giustizia sociale e come incita affinché la gente diventi buona e si aiuti senza cercare di causarsi del torto? Come l’islam garantisce ai più deboli i loro diritti ?
L’islam stabilisce la credenza in un dio unico, Onnipotente e Misericordioso. Ogni essere dotato di ragione agisce secondo i suoi desideri. Ogni atto giudicato bene, secondo l’islam, gli sarà iscritto come una buona azione. Di stesso per ogni atto giudicato cattivo, sempre secondo l’islam, gli sarà iscritta una cattiva azione. Il giorno del giudizio ultimo, ciascuno vedrà i suoi atti passati alla prova della bilancia. Vediamo ora come ottenere le buone azioni.Tutte le regole del diritto musulmano hanno per obiettivo di preservare le cinque basi seguenti:1. Il dogma
2. La ragione
3. La popolazione
4. L’onore
5. I beniOgni volta che una persona desidera riscattarsi di una cattiva azione che avrebbe commesso, (recando offesa ad uno dei cinque fondamenti precedenti) dunque, deve realizzare una buona azione verso un povero, un debole o un bisognoso e deve compensare riparare addirittura il torto commisi ad altrui. È là tutto il segreto dell’islam.L’uomo per natura, (e chi altro che puo conoscere meglio questa natura come il suo creatore?), commetterà molti sbagli o piccati, ed il mezzo che gli è stato dato per riscattare i suoi sbagli è di fare del bene verso gli altri! L’uomo compie così il suo doppio obiettivo sulla terra: obbedire al suo creatore e raggiungere il vertice del buon comportamento sociale verso gli uomini.
Dal punto di vista dogmatico, l’islam riposa su cinque pilastri:
Non ci sono sacerdoti, ma dei ulama, e degli imam che dirigono la preghiera.
Un riassunto molto breve e molto semplice di ciò che è “il vero” islam.Definizione:D’origine arabica, “islam” significa “sottomissione alla volontà di dio”. etimologicamente è collegato alla parola salam che significa pace.Religione monoteista, l’islam è la religione rivelata al profeta Mohammed (c. 570-632) tramite l’angelo Gabriele. Mohammed è “l’ultimo messaggero”, della stirpe dei profeti biblici, quelli dell’Antico Testamento, Adamo, Abramo, Mosè, e Gesù i cui musulmani respingono il carattere divino.L’islam è soprattutto un sistema di giustizia sociale che dà realmente gli stessi diritti a tutti, ciascuno indipendentemente dalla sua credenza, la sua origine etnica, il suo statuto sociale o la sua discendenza. Se si pone come postulato che l’ateismo è in sé una credenza, allora noi possiamo dire che il primo principio fondamentale dell’islam è il rispetto di tutte le credenze. Questo non è purtroppo mai detto. Come l’islam compie questo sistema di giustizia sociale e come incita affinché la gente diventi buona e si aiuti senza cercare di causarsi del torto? Come l’islam garantisce ai più deboli i loro diritti ?
L’islam stabilisce la credenza in un dio unico, Onnipotente e Misericordioso. Ogni essere dotato di ragione agisce secondo i suoi desideri. Ogni atto giudicato bene, secondo l’islam, gli sarà iscritto come una buona azione. Di stesso per ogni atto giudicato cattivo, sempre secondo l’islam, gli sarà iscritta una cattiva azione. Il giorno del giudizio ultimo, ciascuno vedrà i suoi atti passati alla prova della bilancia. Vediamo ora come ottenere le buone azioni.Tutte le regole del diritto musulmano hanno per obiettivo di preservare le cinque basi seguenti:1. Il dogma
2. La ragione
3. La popolazione
4. L’onore
5. I beniOgni volta che una persona desidera riscattarsi di una cattiva azione che avrebbe commesso, (recando offesa ad uno dei cinque fondamenti precedenti) dunque, deve realizzare una buona azione verso un povero, un debole o un bisognoso e deve compensare riparare addirittura il torto commisi ad altrui. È là tutto il segreto dell’islam.L’uomo per natura, (e chi altro che puo conoscere meglio questa natura come il suo creatore?), commetterà molti sbagli o piccati, ed il mezzo che gli è stato dato per riscattare i suoi sbagli è di fare del bene verso gli altri! L’uomo compie così il suo doppio obiettivo sulla terra: obbedire al suo creatore e raggiungere il vertice del buon comportamento sociale verso gli uomini.
Dal punto di vista dogmatico, l’islam riposa su cinque pilastri:
- Attestare che non c’è dio all’infuori di Allah e che Mohamed è il suo messaggero.
- Compiere le preghiere rituali e quotidiane cinque volte al giorno ed ad ora determinata in direzione della Mecca.
- Purificare il suo denaro con l’imposta legale a profitto dei poveri, in funzione dei suoi mezzi.
- Digiunare il mese di ramadan (9° mese dell’anno hegiriano), dall’alba al tramonto.
- Compiere il pellegrinaggio alla Mecca una volta nella sua vita per chi ne ha i mezzi fisici e materiali.
- Allah
- I suoi angeli
- I suoi libri rivelati
- I suoi messaggeri
- Al giorno del giudizio ultimo
- Al destino, che sia buono o cattivo.
Non ci sono sacerdoti, ma dei ulama, e degli imam che dirigono la preghiera.