LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE NELL’ISLAM
Uno dei rami della libertà naturale è la libertà di parola. Questo è ciò che nei tempi moderni si definisce come libertà di espressione, poiché l'espressione è più completa, in quanto rappresenta la possibilità di esprimersi per iscritto, tramite l’arte, o la poesia, gli antichi in passato la chiamavano libertà di parola. E la libertà di parola deriva dalla creazione della capacità espressiva. Perché se Allah non avesse voluto che parlassimo, ci avrebbe creati muti, avremmo usato il linguaggio dei segni, ma siamo stati creati come oratori. In riferimento alla natura umana, siamo soggetti ad obblighi totali o parziali, dice Allah: “Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone consuetudini e proibisca ciò che è riprovevole. Ecco coloro che prospereranno” (Al Imran, 104). Questa non è solo libertà, ma libertà soggetta ad obblighi totali o parziali. La libertà di espressione è parte integrante della libertà nell'Islam, e non è solo un diritto concesso, ma piuttosto una base su cui si costruiscono doveri, come raccomandare il bene e proibire il male. Se non ci fosse libertà di espressione, questi doveri principali non verrebbero imposti. La discussione riguardo la libertà di espressione nell’Islam non riguarda aspetti marginali, bensì questioni fondamentali che sono il cuore dell’Islam. Per questo motivo l'Islam non ha censurato un'opinione, anche se questa contraddice i suoi fondamenti e principi, né imbavaglia le bocche anche se pronunciano ciò che contraddice le sue basi e componenti, ma piuttosto confronta queste opinioni con il potere della logica, della prova dell'argomentazione e della produzione della prova, quindi troviamo il Corano che presenta gli argomenti degli oppositori Senza amputazione o taglio, poi li analizza, confutandone il contenuto, e mostrandone gli errori. Ad un uomo di nome Nimrood, che riteneva di essere una divinità, è stato dato spazio dal Corano, per annunciare ciò che contraddice i fondamenti della fede e contraddice l'essenza del monoteismo, poi menziona come Abramo, la pace sia su di lui, lo abbia contraddetto lasciandolo senza parole, smontando tutto ciò che Nimrood ha dichiarato, dice Allah: “Non hai visto colui che per il fatto che Allah lo aveva fatto re, discuteva con Abramo a proposito del suo Signore? Quando Abramo disse: «Il mio Signore è Colui che dà la vita e la morte», rispose [l’altro]: «Sono io che do la vita e la morte!». E Abramo: «Allah fa sorgere il sole da Oriente, fallo nascere da Occidente». Restò confuso il miscredente: Allah non guida i popoli che prevaricano.”. (Al Baqara, 258). Il caso è finito e non discuteremo con te di ciò che pretendi di essere, che resusciti e togli la vita, ma se sei un Dio capace e un Signore che controlla, allora infrangi la legge dell'universo, cambiala e fai sorgere il sole dal punto in cui tramonta, a differenza di ciò che Allah fa! Ma se non sei in grado di farlo, allora c'è una mente dietro questo universo diversa da te, e c'è un dio di questa esistenza, ma non sei te! Si sbalordì da colui che non credeva, e non poté dire nulla. Il Corano ha registrato i detti del nemico di Allah, il diavolo, e non gli ha impedito di confermare le sue opinioni. Piuttosto, gli ha permesso di mostrare la sua sfida ad Adamo e ai suoi discendenti, così disse, preferendo il suo genere a quello di Adamo: “Sono migliore di lui, mi hai creato dal fuoco, mentre creasti lui dalla creta” (Al A’raf, 12). E disse anche, minacciando Adamo e i suoi discendenti: “Disse: «Per la Tua potenza, tutti li travierò, eccetto quelli, fra loro, che sono Tuoi servi protetti»” (Sad, 82-83). E ha ricordato inoltre: “e li insidierò da davanti e da dietro, da destra e da sinistra, e la maggior parte di loro non Ti saranno riconoscenti».” (Al A’raf, 17). L'Islam non si preoccupa delle opinioni perverse, non dà loro peso e non ha paura dei loro promotori. Perché solo lui è in grado di rivelare la sua anomalia e mettere in luce la sua falsità. Pertanto, il principio di bombardare penne, o imbavagliare le bocche, o arrestare gli oppositori, non è affatto dall'Islam, ed è la luce della verità che brilla attraverso le sue rivelazioni, e la luce della ragione che si diffonde con le sue prove, finché la falsità svanisce, l’oscurità si allontana, e la menzogna viene sconfitta e spogliata, i suoi rami appassiscono e le sue radici si sradicano, dice Allah: “scagliamo la verità sulla menzogna, che le schiacci la testa, ed ecco che essa scompare.” (Al Anbiyà, 18), e dice anche: “si perde la schiuma e resta sulla terra ciò che è utile agli uomini” (Ar Ra’d, 17). L'Islam ha innalzato il valore della libertà di pensiero e considerazione, poiché invita le persone a guardare questo universo, a pensare a ciò che accade intorno a loro e a beneficiare delle menti e dei cuori che Allah ha dato loro, così li ha chiamati a contemplare, dice Allah: “Di’: «Ad una sola [cosa] vi esorto: state ritti per Allah, a coppie o singolarmente e riflettete” (Saba’, 46), e dice anche: “Di’: «Osservate quello che c’è nei cieli e sulla terra».” (Yunus, 101), e dice anche: “Non percorrono dunque la terra? Non hanno cuori per capire e orecchi per sentire? Ché in verità non sono gli occhi ad essere ciechi, ma sono ciechi i cuori nei loro petti.” (Al Hajj, 46). Questo richiamo che acuisce la mente, la attiva e stimola in essa i significati della contemplazione e addestra quella persona ad avere la sua visione e ad essere indipendente con la sua comprensione, alla luce di queste importanti introduzioni. Quindi, è apparsa nell'Islam come risultato della libertà intellettuale: la libertà scientifica. Abbiamo scoperto che i nostri studiosi non sono sempre d'accordo. si accusano a vicenda, e alcuni si rispondono l'un l'altro e nessuno di loro trova alcun male in ciò. Il massimo che direbbe al suo oppositore è: la mia opinione è corretta ma può essere sbagliata, e la tua opinione è sbagliata ma può essere corretta, quindi la possibilità di conflitto tra ciascuna delle due opinioni fa sì che ci sia sempre spazio per trovare un accordo. Libertà di creatività significa libertà assoluta? Esiste la libertà assoluta? No, le auto sulla strada sono regolate dalle leggi sulla circolazione, chi le viola sarà punito tanto quanto le trasgredirà, e queste leggi non sono state create invano, ma piuttosto per proteggere loro e gli altri dal pericolo e dalla morte. I pianeti e le stelle sono governati dalle loro orbite, come dice Allah: “Non sta al sole raggiungere la luna e neppure alla notte sopravanzare il giorno. Ciascuno vaga nella sua orbita.” (Ya Sin, 40). L’animale è libero, fa quello che vuole … l'asino può urinare per strada e davanti alle persone, ma la persona razionale non può eguagliarlo. L'uomo è governato da norme, morali, valori e credenze. L'uomo non è libero di fare quello che vuole. Può una persona avere il diritto di stare nuda in una piazza e dire: sono libera? Certo che no, una persona non ha il diritto di esporre il suo pensiero nello stesso modo in cui una persona esprime la sua libertà denudandosi. In conclusione: l'accettazione dell'altro è una cosa e il diritto di difendere la propria idea è un'altra. La propria idea richiede di non escludere l'altro e nell'ambito dell’invito alla propria idea si discute e si critica altre idee. La questione non è altro che una battaglia intellettuale, in cui è richiesto il pieno rispetto delle regole del dialogo. Dice Allah: “Chiama al sentiero del tuo Signore con la saggezza e la buona parola e discuti con loro nella maniera migliore. In verità il tuo Signore conosce meglio [di ogni altro] chi si allontana dal Suo sentiero e conosce meglio [di ogni altro] coloro che sono ben guidati.” (An Nahl, 125). A questo proposito, il filosofo John Stuart Mill dice: "Se tutti gli esseri umani hanno un'opinione e c'è solo una persona che ha un'opinione dissenziente, allora mettere a tacere quella persona non è diverso da quella persona che mette a tacere tutti gli esseri umani se ne avesse il potere".
La Lode appartiene ad Allah.