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SE ALLAH DECRETA CHE TI GIUNGA UNA SVENTURA
In nome di Allah il clemente, il misericordioso, che Allah sia lodato e che la pace e la benedizione siano sul profeta del l’ Islam Mohamed e su tutti i profeti e gli inviati di Allah, attesto che non c'è altro dio all’infuori di Allah e attesto che Mohamed (SAW) è il suo inviato e profeta. Cari Fratelli, vi esorto ed esorto me stesso al Timore di Allàh e all’obbedienza ai Suoi Comandamenti... In un'epoca di epidemie e calamità, sia visibili che nascoste, le voci di corridoio abbondano, allo stesso modo abbondano anche il panico e la paura; questo perché l’essere umano è per natura debole, dice Allah: “perché l’uomo è stato creato debole”. La natura dell’essere umano varia tra una debolezza e l’altra, dice Allah: “Allah è Colui Che vi ha creati deboli e quindi dopo la debolezza vi ha dato la forza e dopo la forza vi riduce alla debolezza e alla vecchiaia.”. Ogni volta che si parla di questa epidemia, viene in mente lo spettro della morte, l’essere umano per sua natura fugge continuamente dalla morte, e cerca nei limiti delle sue possibilità di prestare attenzione a tutte le strade che conducono ad essa, non sapendo che la morte è di fronte a lui, non dietro, non sapendo che in realtà sta camminando verso la morte, non sta fuggendo da essa, non sapendo che egli si sta avvicinando, non allontanando, dice Allah: “Invero, la morte che fuggite vi verrà incontro”. In ciò Allah ha posto la saggezza, ovvero che l’essere umano non si deve occupare della morte e della paura di essa, non è una questione che lo riguarda, bensì si occupa di compiere buone opere prima del suo avvento, dice Allah: “Colui Che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova chi di voi meglio opera, Egli è l’Eccelso, il Perdonatore”. Allah ha reso la vita come una catena, una generazione che succede ad un'altra generazione, e così via fino al giorno del Giudizio, e per quanto i modi di morire siano tanti, così come le cause, la morte è una sola e non cambia nel tempo. Chi non muore di spada morirà con altro, le cause sono variegate, ma la morte è unica. Cari fratelli e sorelle, in realtà tutti sanno ciò che è stato detto finora, ma pochissimi operano in riferimento ad esso, e uno dei maggiori motivi che fanno camminare le persone sulla via opposta è la debolezza della fiducia in Allah, quindi chi sa che il destino è scritto, che non nulla accade se non perché Allah lo ha deciso, e che ciò che Allah ha decretato è certo, e quando questa consapevolezza si radica nel cuore, e il suo proprietario ne è certo, il suo cuore si rassicurerà, le sue preoccupazioni e la paura della predestinazione verranno rimosse, così come i dubbi e le delusioni, quindi è imperativo per tutti noi radicare la fiducia in Allah nei nostri cuori, e la nutriamo con le parole di Allah e la Sunnah del Suo Messaggero, in modo da poter godere di una vita pacifica. Cari fratelli e sorelle, il dovere di ogni musulmano in tutte le sue condizioni è aderire al suo Signore, il Glorioso e l'Eccelso, fare affidamento su di lui, e credere che tutte le questioni siano nelle sue mani, dice Allah: “Nessuna sventura colpisce [l’uomo] senza il permesso di Allah. Allah guida il cuore di chi crede in Lui. Allah è l’Onnisciente.”. Tutte le questioni sono nelle mani di Allah. Tutto ciò che Allah vuole, accade, tutto ciò che non vuole, non accade, non c’è alcun protettore al di fuori di Allah: “Di’: «Chi mai vi porrà oltre la portata di Allah se [Egli] vuole un male per voi o se per voi vuole una misericordia?».”, “Se Allah volesse un male per me saprebbero dissiparlo? Se volesse per me una misericordia, saprebbero trattenere la Sua misericordia?”, “Nessuno può trattenere ciò che Allah concede agli uomini in misericordia e nessuno può concedere ciò che Egli trattiene”, e dice infine Allah: “e non invocare, all’infuori di Allah, chi non ti reca né beneficio né danno. Se lo facessi, saresti uno degli ingiusti». Se Allah decreta che ti giunga una sventura, non c’è nessuno, eccetto Lui, che possa liberartene. E se vuole un bene per te, nessuno può ostacolare la Sua grazia. Egli ne gratifica chi vuole tra i Suoi servi”. Questi due versetti dovrebbero essere sufficienti per l’essere umano, in esse vi è un miracolo: “Se Allah decreta che ti giunga una sventura”, e “e se vuole un bene per te”. C'è una differenza tra loro, il bene è voluto da Allah, il male invece no. Ciò significa che il bene è il volere di Allah, il danno invece no, ma è un male necessario per la salvezza dell’essere umano e la sua fede. Questi sono due versetti simbolo dell’unicità di Allah. Quindi il dovere di ogni musulmano è quello di delegare i suoi affari ad Allah, speranzoso, confidando nella sua fiducia; non spera nel suo benessere, nella sua guarigione e nella sua sicurezza se non dal suo Signore, in modo che gli eventi e le calamità non facciano altro che avvicinarlo ad Allah, che dice: “Chi si aggrappa ad Allah è guidato sulla retta via.”. È dovere di ogni musulmano ricordare Allah il Maestoso e l'Eccelso preservando la sua obbedienza nel rispetto di ciò che ha permesso ed evitando ciò che ha proibito. Preservare i comandi di Allah in conformità con ciò che ha permesso e lasciando il proibito è un motivo per proteggere il servo e la sua sicurezza, e possa Allah l’Onnipotente preservarlo nella sua vita mondana e alla fine di essa. Disse il profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) consigliando Ibn Abbas: “Giovanotto, ti insegnerò qualche parola. Ricordati sempre di Allah ed Egli ti proteggerà”. Preservare gli ordini di Allah in conformità con l’obbligo e tralasciando il proibito è un motivo per proteggere il servo e la sua sicurezza, e possa Allah preservarlo in questa vita e nell’altra. Se è afflitto da calamità, allora non sarà altro che un onore per lui presso Allah. La legge dell'Islam fa ciò che è necessario per curarsi, la cura e la ricerca della guarigione sono compatibili con l'affidarsi ad Allah. La cura prevista dalla legge islamica riguarda due tipi di medicina: la medicina preventiva, che si svolge prima che la malattia colpisca e la medicina curativa, che si svolge dopo che è comparsa. Essi sono i principi della cura e della guarigione, che garantiranno sicurezza e benessere per un musulmano in questa vita e nell’altra. Pertanto, chiunque sia stato afflitto da qualche malattia, o sia stato afflitto da qualche catastrofe o mancanza di denaro, o simili, deve tenerne conto con Allah e riceverlo con pazienza e soddisfazione per vincere la ricompensa del paziente, e chiunque perdona, che lodi Allah per ottenere la ricompensa del grato. La più grande calamità è quella della religione, essa è la più grande delle calamità di questa vita e dell’altra9, ed è la fine della perdita con cui non c'è guadagno e la privazione con cui non c'è avidità. Se il musulmano ricorda ciò quando afflitto da una calamità che ha colpito la sua salute o la sua ricchezza, allora ringrazierà Allah per l'integrità della sua religione. Al-Bayhaqi ha narrato che Shurayh Al Qadhi ha detto: "Quando sarò afflitto da calamità, per questo loderò Allah quattro volte: lo lodo perché la calamità non era più grande di quello che è, lo lodo se mi ha concesso la pazienza per sopportare ciò, lo lodo per avermi aiutato a recuperare ciò che spero in ricompensa, e lo lodo per non avermi colpito con una calamità riguardante la mia religione". Devi avere fiducia in Allah, piena fede e rimetterti a Lui. Ti devi fidare di Allah ed essere certo che ciò che Egli ti riserva è più nobile e più duraturo di ciò che ricevi in questo mondo... Chiedo ad Allah di prendersi cura di tutti noi mantenendoci e di concederci perdono e benessere nella nostra religione, nel nostro mondo, nella nostra gente e nel nostro denaro. Chiediamo Allah l’Altissimo di essere tra coloro che ascoltano attentamente la Parola e obbediscono e applicano a quanto di meglio essa contiene. AminLa Lode appartiene ad Allah.
