Guidaci (Ihdi-nâ) per la retta via (as-sirâta l-mustaqîm)… Ora la richiesta di aiuto si precisa e si concentra nella domanda essenziale per la vita umana: il trovare il giusto cammino, quello del senso, della realizzazione di se stessi :Di’: “La vera guida? Sì, è la guida di Allah. Ci è stato ordinato di sottometterci al Signore dei mondi, di assolvere all’orazione e temere Allah…” (VI,71-72)E ci porta lontano nel tempo questa parola, là nei racconti delle origini dove dopo il peccato di Adamo e la sua compagna e il loro pentimento Allah promette la Sua guida: “Dicemmo: “Andatevene via tutti [quanti]! Se mai vi giungerà una guida da parte Mia, coloro che la seguiranno non avranno nulla da temere e non saranno afflitti”. (II,38)Esperienza primordiale in cui si rivela la fragilità dell’essere umano, la possibilità di fraintendere ciò che è bene e male, egli dipende da Dio nell’essere e nel conoscere, non possiede mai la verità assoluta, solo ad Allah essa appartiene, e la coscienza di ciò è antidoto ad ogni assolutismo e integralismo, noi siamo creature in ricerca… Alla fragilità dell’essere umano si aggiunono le insidie di Iblis:“Disse: “Dal momento che mi hai sviato, tenderò loro agguati sulla Tua Retta via, e li insidierò da davanti e da dietro, da destra e da sinistra, e la maggior parte di loro non Ti saranno riconoscenti”. “Vattene – disse [Allah] – scacciato e coperto di abominio. Riempirò l’Inferno di tutti voi, tu e coloro che ti avranno seguito.” (VII,16-17)Da una parte la guida è esplicitata là nei testi della rivelazione: “Alif, Lâm, Mîm. Questo è il Libro su cui non ci sono dubbi, una guida per i timorati, coloro che credono nell’invisibile, assolvono all’orazione e donano di ciò di cui Noi li abbiamo provvisti, coloro che credono in ciò che è stato fatto scendere su di te e in ciò che è stato fatto scendere prima di te e che credono fermamente all’altra vita. Quelli seguono la guida del loro Signore; quelli sono coloro che prospereranno. Non sono uguali di fronte ad Allah. Allah non guida gli ingiusti.” (II,1-3)Dall’altra va chiesta ogni giorno, più volte al giorno, perché si interseca con le innumerevoli situazioni soggettive e collettive e ci vuole intelligenza per distinguere ciò che è bene e non solo, è necessario anche un cuore aperto, in cui alberghi il timore di Allah: “Quanto invece a coloro che si sono aperti alla guida, Egli accresce la loro guida e ispira loro il timore [di Allah]. (XLVII,17)Il timore di Allah appare essenziale in più versetti per andare nella direzione giusta, per giungere infine al lieto approdo finale: «Cancelleremo il rancore dai loro petti, mentre ai loro piedi scorreranno i ruscelli e diranno: “La lode [appartiene] ad Allah, Che ci ha guidati a ciò! Non saremmo stati guidati, se Allah non ci avesse guidato. I messaggeri del nostro Signore sono venuti con la verità”. Verrà affermato a gran voce: “Ecco, il Giardino vi è dato in eredità per quello che avete fatto”.» (VII,43)Il versetto definisce questa via che porta alla realizzazione dell’essere umano as-sirâta l-mustaqîm, chesignifica la via chiara, senza storture. Mustaqîm è un termine che richiama l’idea di essere in piedi, eretto, e infatti viene da qâma (alzarsi), verticalità che caratterizza la postura dell’uomo e simbolicamente, dunque, significa la via che eleva, che è capace di portarci ai livelli superiori dell’essere. In un altro versetto coranico troviamo confermata questa opposizione tra la retta via e l’essere rivolti verso la terra:“Colui che cammina con il volto rivolto al suolo è forse meglio guidato di colui che si erge camminando sulla retta via ?” (LVII,22)L’essere umano, ha questo sigolare destino di essere una creatura impastata di terra che si protende verso il cielo, solo la guida di Allah può realizzare totalmente i molteplici aspetti della sua natura, per questo ripetiamo ogni giorno:Guidaci (Ihdi-nâ) per la retta via (as-sirâta l-mustaqîm)Egli è:“Colui Che mi ha creato e mi guida, Colui Che mi nutre e mi dà da bere, Colui Che, quando sono malato, mi guarisce, Colui Che mi farà morire e mi ridarà la vita; ed è da Lui che bramo il perdono delle mie colpe, nel Giorno del Giudizio. (XXVI,76-79)
Guidaci per la retta via, sesto versetto
Filipe- che Allah lo protegga
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- مساهمة رقم 1