Ciò che il Profeta (saas) disse riguardo al futuro
Ogni individuo, ogni società e ogni nazione ha un suo
proprio destino. Prima che gli esseri umani fossero creati, ogni
dettaglio di ciò che ciascuna persona avrebbe sperimentato nel futuro,
gli eventi testimoniati da ogni nazione e le fasi che ogni società
avrebbe attraversato erano presenti alla vista di Allah Gli uomini,
tuttavia, non sanno che tutti questi dettagli sono già stati stabiliti,
vissuti e compiuti nella visione di Allah. Vedono e conoscono unicamente
ciò che sperimentano. Il futuro ci è dunque ignoto.
Allah ha nondimeno rivelato nel Corano di aver concesso
ad alcuni Suoi servi una conoscenza dell’invisibile, come nel caso del
Profeta Yusuf (as). Nella sua prigione, egli parlò a due suoi compagni
delle prove dell’esistenza di Allah:
[Rispose Giuseppe]: «Non vi sarà
distribuito cibo prima che vi abbia reso edotti sulla loro
interpretazione. Ciò è parte di quel che il mio Signore mi ha insegnato.
In verità ho abbandonato la religione di un popolo che non crede in
Allah e disconosce l'altra vita." (Surah Yusuf, 37)
Come si può vedere da questo versetto, Yusuf (as)
afferma di conoscere quanto non era ancora occorso. Questa conoscenza
miracolosa gli fu impartita da Allah, il Quale gli insegnò ad
interpretare i sogni. Grazie ad Allah, egli era in grado di prevedere
eventi futuri.
Una simile conoscenza fu concessa anche agli altri
Profeti. In alcuni versetti, Allah dichiara di rivelare aspetti
dell’ignoto a quanti sceglie quali Suoi Messaggeri:
[Egli è] Colui che conosce l'invisibile
e non lo mostra a nessuno, se non a un messaggero di cui si compiace,
che fa precedere e seguire da una guardia [angelica]. (Surat al-Jinn,
26-27)
Il nostro Signore garantì al Profeta (saas) una
profonda conoscenza dell’invisibile. Al Profeta (saas) furono rivelati
eventi passati di cui nessuno era a conoscenza ed eventi destinati ad
accadere nel futuro. Allah afferma tale verità in un versetto:
Sono queste le storie segrete che ti riveliamo, chè certo non eri tra loro quando si riunivano per tramare. (Surah Yusuf, 102)
Il presente capitolo concerne alcune informazioni
relative all’invisibile che ci sono pervenute mediante il Corano, le
rivelazioni di Allah al Profeta (saas) e gli hadith. (Per ulteriori
informazioni si veda Harun Yahya, I miracoli del Corano).
La grande maggioranza di questi eventi sono già
accaduti e la gente ha testimoniato questi miracoli. Questa è una delle
prove che il Profeta (saas) è il Messaggero di Allah e il Corano la Sua
parola.
Alcune delle informazioni relative all’invisibile impartite al Profeta (saas) per mezzo del Corano
Alif, Lâm, Mîm. Sono stati sconfitti i
Romani nel paese limitrofo; ma poi, dopo essere stati vinti, saranno
vincitori, tra meno di dieci anni - appartiene ad Allah il destino del
passato e del futuro - e in quel giorno i credenti si rallegreranno.
(Surat ar-Rum, 1-4)
Una delle informazioni relative agli eventi futuri
palesate al Profeta (saas) per mezzo del Corano si trova nei versetti
iniziali di Surat ar-Rum. In questi versetti si rivela che seppure
l’Impero Bizantino fosse stato sconfitto, sarebbe poi emerso vittorioso.
Questi versetti furono
rivelati nel 620 d.C., sette anni dopo la grave sconfitta inflitta ai
Bizantini dai Persiani idolatri, e in essi si afferma che sarebbero
presto stati vittoriosi. A quel tempo, tuttavia, i Bizantini erano stati
severamente sconfitti tanto che la loro sopravvivenza sembrava
addirittura impossibile, per non parlare della vittoria. Non solo i
Persiani, ma anche gli Avari, gli Slavi e i Longobardi costituivano una
grave minaccia per l’Impero Bizantino. Gli Avari avevano raggiunto le
mura di Costantinopoli. Al fine di far fronte alle spese del suo
esercito, Eraclio, l’Imperatore di Bisanzio, aveva ordinato che tutti
gli oggetti ornamentali in oro e argento presenti nelle chiese fossero
fusi. Allorquando ciò si rivelò insufficiente, ordinò di fondere le
statue di bronzo per coniare monete. Molti governatori si ribellarono
contro Eraclio e l’Impero fu sull’orlo del collasso. Gli idolatri
Persiano avevano occupato molti territori di Bisanzio, tra cui la
Mesopotamia, la Cilicia, la Siria, la Palestina, l’Egitto e l’Armenia.208
In breve, ognuno si aspettava che Bisanzio scomparisse
completamente. Tuttavia, in tale frangente, fu rivelata la notizia che
Bisanzio sarebbe emersa vittoriosa nell’arco di nove anni. Una tale
vittoria apparve talmente impossibile che gli Arabi idolatri credettero
ciò impossibile.
Era, nondimeno, la verità,
come ogni altra cosa rivelata nel Corano. Circa sette anni dopo la
rivelazione dei primi versetti di Surat ar-Rum, nel dicembre 627
dell’era volgare, vi fu una decisiva battaglia tra i Bizantini e i
Persiani non lontano dalle rovine di Ninive. L’esercito bizantino
sconfisse i Persiani. Pochi mesi dopo, i Persiani dovettero firmare una
tregua che prevedeva la restituzione a Bisanzio di tutti i territori
precedentemente occupati.209 La "vittoria dei Romani," rivelata al Profeta (saas) da Allah nel Corano, era miracolosamente giunta.
Un altro miracolo contenuto in questi versetti consiste
nel riportare fatti riguardo a una parte del mondo che a quel tempo
nessuno poteva identificare.
Nel versetto 3 di Surat ar-Rum, si dice che i Romani erano stati sconfitti nel "nel luogo più basso della Terra,"
che in Arabo si dice "Adna al Ard," ed in alcune versioni è tradotto
come "nel paese limitrofo." Ciò, tuttavia, non riflette accuratamente il
significato originale. La parola araba "adna", "più basso," deriva
dalla parola "danun," che significa "basso." "Ard" significa "terra."
"Adna al Ard" significa dunque il “luogo più basso della Terra”.
La battaglia tra l’Impero Bizantino e i Persiani ebbe
luogo nel punto più basso della terra, il bacino del lago Lut, il punto
d’incontro tra l’attuale Siria, Palestina e Giordania. È noto che l’area
circostante il lago è a 395 metri sotto il livello del mare, rendendola
il punto più basso della terra. Come il versetto rivela, i Romani
furono sconfitti nel "luogo più basso della Terra."
È importante rilevare che l’altitudine del lago Lut è
stata definita solo in epoca moderna grazie a specifiche misurazioni.
Prima sarebbe stato impossibile determinare l’altitudine del lago. La
regione è tuttavia descritta nel Corano come “luogo più basso della
Terra”. Ciò comprova che il Corano è la parola divina, e che Muhammad
(saas) è il Profeta di Allah.
Sono stati sconfitti i Romani nel paese limitrofo...(Surat ar-Rum, 2-3) |
Gloria a Colui che di notte trasportò
il Suo servo dalla Santa Moschea alla Moschea remota di cui benedicemmo i
dintorni, per mostrargli qualcuno dei Nostri segni. Egli è Colui che
tutto ascolta e tutto osserva. (Surat al-Isra', 1)
In questo versetto, Allah rivela che una notte Egli
trasse il Profeta (saas) alla Moschea Al-Aqsa. Questo fu un grande
miracolo. La Sacra Moschea (Masjid al-Haram) è a Mecca, mentre la
Moschea Al-Aqsa a Gerusalemme. Il Profeta (saas) si trovava a Mecca
quando ciò avvenne. Con i mezzi dell’epoca sarebbe stato impossibile
viaggiare da Mecca a Gerusalemme in una notte. È inoltre necessario dire
che il Profeta (saas) in precedenza non aveva mai visitato Gerusalemme e
la Moschea Al-Aqsa.
Il giorno seguente, quando raccontò questo grande
miracolo, i politeisti di Mecca rifiutarono di credergli e, si dice,
richiesero una prova. Uno di essi che aveva visto la Moschea Al-Aqsa
pretese quindi che il Profeta (saas) la descrivesse e gli pose delle
domande in merito.
Allorquando il Profeta
(saas) descrisse in maniera corretta la Moschea di Al-Aqsa, i politeisti
si videro costretti ad ammettere che tale descrizione era veritiera.
Gli chiesero quindi se si fosse imbattuto in una carovana procedente da
Gerusalemme, il Profeta (saas) rispose: "Si, mi imbattei in essa. Era a
Rawha. Avevano perso un cammello e lo stavano cercando. Vi era una una
coppa piena d’acqua tra i bagagli. Ero assetato e bevvi da essa, quindi
la riposi al suo posto. Al loro ritorno, chiedetegli se vi è ancora
dell’acqua nella coppa." I Quraish dissero dunque: "Questo è un altro
segno." Continuarono quindi a chiedergli dettagli riguardo alla
carovana. Il Profeta (saas) rispose ad ogni domanda e disse:
"Arriveranno il tal giorno, all’alba, guidati da tale persona su un
cammello grigio con due sacchi di crine." Al che, dissero, "Questo è un
altro segno." Si riporta che quel giorno si affrettarono verso Saniyya
per attendere l’alba. La carovana in questione fu in vista al far del
giorno. In testa alla carovana era quello stesso cammello grigio
descritto dal Profeta (saas).210
Egli è Colui che vi ha costituiti eredi della terra e vi ha elevato di livello, gli uni sugli altri, per provarvi in quel che vi ha dato. In verità il tuo Signore è rapido al castigo, in verità è perdonatore, misericordioso.(Surat al-An’am, 165) | ||||||
È un miracolo significativo che Allah abbia mostrato al
Profeta (saas) un luogo che non aveva mai visto pur senza recarvisi. A
quel tempo era impossibile recarsi da Mecca a Gerusalemme in una sola
notte, un fatto che rende tale miracolo ancor più grande ed evidente.
Allah mostrerà la veridicità della
visione [concessa] al Suo Messaggero: se Allah vuole, entrerete in
sicurezza nella Santa Moschea, le teste rasate [o] i capelli accorciati ,
senza più avere timore alcuno. Egli conosce quello che voi non
conoscete e già ha decretato oltre a ciò una prossima vittoria. (Surat
al-Fath, 27)
Il Profeta (saas) sognò, mentre era in Medina, che i
credenti entravano nella Sacra Moschea e camminavano intorno alla Kaaba.
Diede quindi la buona notizia ai credenti, tra cui si trovavano quelli
che erano emigrati da Mecca a Medina e non avevano più potuto fare
ritorno. Quando il Profeta (saas) raccontò questo sogno, secondo i
resoconti, i credenti si recarono a Mecca per compiere il
pellegrinaggio, per quanto gli idolatri non lo permisero. I miscredenti
videro ciò come un’opportunità per seminare discordia, e tentarono di
dimostrare che il sogno del Profeta (saas) era falso, dicendo che erano
stati incapaci di recarsi alla Kaaba e di tagliarsi i capelli.
Allah rivelò il versetto 27
di Surat al-Fath (saas) per dare aiuto e supporto al Profeta,
affermando che il sogno era veritiero e che ad Allah era possibile
permettere l’accesso a Mecca ai credenti. Poco dopo, con il Trattato di
Hudaybiya e la conquista di Mecca, i credenti poterono entrare nella
Sacra Moschea in totale sicurezza, confermando il sogno. Questo fu il
modo in cui Allah mostrò la veridicità di quanto precedentemente
rivelato al Profeta (saas).211
Un altro aspetto degno di nota è il fatto che quando il
Profeta (saas) diede la buona notizia ai credenti, ciò apparve
assolutamente certo per quanto la situazione fosse assolutamente
avversa, e i politeisti apparissero determinati a proibire l’accesso ai
musulmani. Ciò indusse a dubitare delle parole del Profeta (saas) quanti
già albergavano dubbi nel cuore. Il Profeta (saas), tuttavia, confidava
in Allah, e non prestò attenzione all’opinione altrui. Il fatto che le
sue parole fossero state confermate dal Corano e si fossero avverate
poco tempo dopo costituisce un miracolo significativo.
Decretammo nella Scrittura, contro i figli di Israele: "Per due volte porterete la
corruzione sulla terra e sarete manifestamente superbi". Quando si
realizzò la prima [delle Nostre promesse], mandammo contro di voi servi
Nostri, di implacabile valore, che penetrarono nelle vostre contrade: la
promessa è stata mantenuta. Vi demmo quindi il sopravvento su di loro e
vi corroborammo con ricchezze e progenie e facemmo di voi un popolo numeroso. (Surat al-Isra', 4-6)
Come questi versetti rivelano, i Figli di Israele
dovevano sperimentare due vittorie. A seguito della prima, e al loro
"divenire manifestamente superbi," Allah inviò un esercito potente
contro di loro. Quando gli Ebrei uccisero il Profeta Yahya (as) e tesero
una trappola per uccidere il Profeta 'Isa (as), in altre parole,
essendo divenuti "manifestamente superbi," furono poco tempo dopo
esiliati da Gerusalemme dai Romani nell’anno 70 d.C. Nella città, il
tempio di Salomone fu completamente demolito.
A seguito del loro esilio dalla Palestina nel 70 d.C.,
gli Ebrei errarono in tutto il mondo. D’allora, essendo considerati gli
omicidi di 'Isa (as), furono generalmente oggetto di disprezzo in tutti
i paesi europei, vissero in condizioni di oppressione e spesso
dovettero praticare la loro religione in segreto. Quando tale versetto
fu rivelato al Profeta (saas), gli Ebrei vivevano in condizioni
estremamente dure e non godevano di alcun riconoscimento. Allah disse
che un giorno avrebbero recuperato la loro forza.
Per quanto ciò apparisse come una possibilità assai
remota durante la vita del Profeta (saas), nondimeno si realizzò. Fecero
ritorno in Palestina e fondarono lo Stato di Israele nel 1948. La
potenza militare e politica di Israele non è oggi un segreto per nessuno.
All’epoca in cui il Profeta (saas) fu informato in un versetto che i Figli d’Israele avrebbero riacquistato la loro forza, gli Ebrei vivevano in condizioni estremamente difficili, privi di alcun riconoscimento. Anni dopo, tuttavia, avvenne un miracolo coranico allorquando David Ben-Gurion (sinistra) dichiarò la fondazione dello stato di Israele nel 1948. |
versetti, ciò che deve essere sottolineato è l’avverarsi di eventi che
all’epoca della loro rivelazione apparivano assolutamente impossibili.
Questi non sono che esempi dei miracoli insiti nel Corano.
Quando il Profeta confidò un segreto ad
una delle sue spose, e questa lo andò a riferire [ad un altra], Allah
lo informò [ed egli] ne confermò una parte tenendone nascosta un'altra.
Quando le chiese conto della sua indiscrezione, ella disse: «Chi te ne ha dato notizia?» Rispose: «Il Sapiente, il Ben informato me ne ha datonotizia». (Surat at-Tahrim, 3)
Come rivelato in questo versetto, il Profeta (saas)
rivelò un segreto ad alcune sue mogli. Esse, tuttavia, non furono in
grado di mantenerlo e se lo confidarono tra loro. Allah parlò al
Profeta (saas) di tale comportamento, del fatto che esse lo avrebbero
divulgato. Il Profeta (saas) disse quindi alle sue mogli di essere a conoscenza delle loro azioni.