LE CARATTERISTICHE DEI SERVI DEL COMPASSIONEVOLE
Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso, che Allah sia lodato e la pace e la benedizione siano sul profeta Mohamed e su tutti i profeti e gli inviati. Attesto che non c'è altro dio all'infuori di Allah e attesto che Mohamed è il suo servo e messaggero.
Dice Allah: “I servi del Compassionevole: sono coloro che camminano sulla terra con umiltà e quando gli ignoranti si rivolgono loro, rispondono: “Pace!”; coloro che passano la notte prosternati e ritti davanti al loro Signore; coloro che invocano: “Signore, allontana da noi il castigo dell'Inferno, ché in verità questo è un castigo perpetuo; qual tristo rifugio e soggiorno!”; coloro che quando spendono non sono né avari, né prodighi, ma si tengono nel giusto mezzo; coloro che non invocano altra divinità assieme ad Allah; che non uccidono, se non per giustizia, un'anima che Allah ha reso sacra; e non si danno alla fornicazione. E chi compie tali azioni avrà una punizione, avrà castigo raddoppiato nel Giorno della Resurrezione e vi rimarrà in perpetuo coperto d'ignominia, a meno che non si penta, creda e operi il bene, ché a costoro Allah cambierà le loro cattive azioni in buone. Allah è perdonatore, misericordioso; chi si pente e opera il bene, il suo pentimento è verso Allah. [E sono coloro] che non rendono falsa testimonianza e quando passano nei pressi della futilità, se ne allontanano con dignità; coloro che, quando vengono ammoniti con i versetti del loro Signore, non sono né sordi né ciechi e dicono: “Signore, dacci conforto nelle nostre spose e nei nostri figli e fai di noi una guida per i timorati [di Allah]”. Per la loro costanza saranno compensati con il livello più alto [del Paradiso] e saranno ricevuti con l'augurio di pace, per rimanervi in perpetuo. Quale splendido rifugio e soggiorno! Di': “Il mio Signore non si curerà affatto di voi se non Lo invocherete. [Ma] già tacciaste di menzogna [la Sua Rivelazione] e presto [ne subirete] le inevitabili [conseguenze]”.” (Al Furqan, 63-77). In ogni credo, l’effetto da esso risultante è sia a livello individuale, che collettivo, in quanto esso modella la civilizzazione di una società. L’Islam è la religione della moderazione, il quale soddisfa le richieste dello spirito, esso educa e istruisce, ma senza creare squilibrio con i bisogni materiali, sia sul piano delle necessità dello spirito umano, sia sul piano contributivo per la civiltà umana. L’Islam ha dotato l’individuo delle convenzioni mentali per quanto riguarda il credo, il musulmano dunque non avverte alcuna contraddizione tra ciò che crede e ciò che la mente sana e il ragionamento corretto producono. L’Islam dunque ha soddisfatto a pieno le aspirazioni spirituali dell’individuo attraverso le pratiche religiose fisiche, economiche e legislative, queste ultime infatti dettagliano ogni area della vita. L’Islam ha dato il giusto peso al lato materiale, esso ha soddisfatto i bisogni fisiologici (cibo e bevande), ha soddisfatto gli istinti innati dopo averli educati mediante le guide divine, e quando vieta all’essere umano un desiderio materiale, in cambio fornisce un’alternativa giusta e sana da ogni male o peccato. Il risultato dell’aver seguito la via di Allah ha valorizzato i servi del Compassionevole di cui parla il Corano nei versetti citati in precedenza, ovvero coloro che hanno costituito la civiltà islamica che l’umanità ha conosciuto nel tempo. I versetti finali del capitolo citato precedentemente descrivono i servi del Compassionevole, i quali vengono accostati ad uno dei nomi di Allah (il Compassionevole) come segno di elevatezza. Ciò è frutto del grande sforzo compiuto dal profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui), Allah ha descritto questi servi nei modi di comportarsi con loro stessi, con gli altri e con il loro Signore. I servi del Compassionevole sono l’esempio reale del gruppo di persone che l’Islam ha voluto formare mediante il suo specifico modello educativo. Ciò indica anche una testimonianza del successo del messaggio del profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui). Le caratteristiche dei servi del compassionevole sono suddivise in quattro classi: la prima riguarda la completezza religiosa, dice Allah: “sono coloro che camminano sulla terra con umiltà e quando gli ignoranti si rivolgono loro, rispondono: “Pace!”” (Al Furqan, 63). La seconda classe riguarda coloro che hanno abbandonato le negatività dell’associare ad Allah altri al di fuori di Egli, dice Allah: “coloro che non invocano altra divinità assieme ad Allah; che non uccidono, se non per giustizia, un'anima che Allah ha reso sacra; e non si danno alla fornicazione”. La terza classe riguarda la rettitudine sugli insegnamenti dell’Islam, dice Allah: “coloro che passano la notte prosternati e ritti davanti al loro Signore; coloro che invocano: “Signore, allontana da noi il castigo dell'Inferno, ché in verità questo è un castigo perpetuo; qual tristo rifugio e soggiorno!”; coloro che quando spendono non sono né avari, né prodighi, ma si tengono nel giusto mezzo; coloro che non invocano altra divinità assieme ad Allah; che non uccidono, se non per giustizia, un'anima che Allah ha reso sacra; e non si danno alla fornicazione. E chi compie tali azioni avrà una punizione, avrà castigo raddoppiato nel Giorno della Resurrezione e vi rimarrà in perpetuo coperto d'ignominia, a meno che non si penta, creda e operi il bene, ché a costoro Allah cambierà le loro cattive azioni in buone. Allah è perdonatore, misericordioso; chi si pente e opera il bene, il suo pentimento è verso Allah. [E sono coloro] che non rendono falsa testimonianza e quando passano nei pressi della futilità, se ne allontanano con dignità” (Al Furqan, 64-72). La quarta ed ultima classe riguarda l’esigenza di aumentare la propria virtuosità, dice Allah: “Signore, dacci conforto nelle nostre spose e nei nostri figli e fai di noi una guida per i timorati [di Allah]” (Al Furqan, 74). Queste caratteristiche si concretizzano in dodici etiche morali islamiche: l’umiltà, la tolleranza, la preghiera notturna, il timore di Allah, l’abbandono dell’avarizia e dell’essere prodighi, l’allontanamento dall’idolatria, l’allontanamento dall’uccidere, l’abbandono della fornicazione, il pentimento, l’evitare di raccontare bugie, l’accettazione delle raccomandazioni, e l’invocazione di Allah. La cosa migliore è dedicare ad ogni caratteristica una breve descrizione. L’umiltà è una caratteristica innata, nel versetto iniziale si cita la terra per ricordare che l’origine umana nasce dalla terra, dunque colui che ricorda le sue origini non potrà essere arrogante nei confronti dei servi di Allah, egli sa che è stato creato dalla terra che quotidianamente calpestiamo, dice Allah: “Da essa vi abbiamo creati, in essa vi faremo ritornare e da essa vi trarremo un'altra volta.” (Taha, 55). Per questo è stato necessario ricordare all’arrogante, al dissidente, a colui che disobbedisce ad Allah, le sue origini, dice Allah: “Gli rispose il suo compagno, argomentando con lui: “Vorresti rinnegare Colui Che ti creò dalla polvere e poi dallo sperma e ti ha dato forma d'uomo?” (Al Kahf, 37). L’umiltà è una caratteristica elevata, che decora i sapienti e non solo. Dice Allah: “camminano sulla terra con umiltà”, con camminare non si intende che si va piano, bensì che camminano in modo naturale, non appariscente, non arrogante, non per attirare la pietà altrui, una camminata umile, la camminata di un servo, non di un dio, la camminata di chi è consapevole che Allah lo sta osservando. La tolleranza è un elemento di completamento individuale morale quando si interagisce con gli altri, nel momento in cui i servi del Compassionevole vengono raggiunti da un discorso fatto da persone ignoranti, si evidenzierà su di essi, mediante il loro modo di fare, le tracce della conoscenza e della saggezza, dunque si limiteranno ad abbandonare la follia degli ignoranti, dice Allah: “quando gli ignoranti si rivolgono loro, rispondono: “Pace!”. In tal caso “pace” è usato come espressione di rifiuto e allontanamento, non di saluto. Dice Allah: “Essi sono coloro cui verrà data ricompensa doppia per la loro perseveranza, per aver respinto il male con il bene e per essere stati generosi di quello che Noi abbiamo concesso loro. Quando sentono discorsi vani, se ne allontanano dicendo: “A noi le opere nostre e a voi le opere vostre. Pace su di voi! Noi non cerchiamo gli ignoranti”.” (Al Qasas, 54-55). La tolleranza nei confronti dei mali altrui fa parte di un’educazione elevata. L’abbassamento al livello degli ignoranti invece è una forma di irresponsabilità.
La Lode appartiene ad Alllah.