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LE CARATTERISTICHE DEI SERVI DEL COMPASSIONEVOLE – PARTE 2 Aya10
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    LE CARATTERISTICHE DEI SERVI DEL COMPASSIONEVOLE – PARTE 2

    الحلاجي محمد
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    مُساهمة من طرف الحلاجي محمد السبت 15 أغسطس - 13:11:21

    LE CARATTERISTICHE DEI SERVI DEL COMPASSIONEVOLE – PARTE 2
    Nel Sermone precedente [ندعوك للتسجيل في المنتدى أو التعريف بنفسك لمعاينة هذا الرابط] abbiamo detto che i servi del Compassionevole sono l’esempio reale del gruppo di persone che l’Islam ha voluto formare mediante il suo specifico modello educativo. Ciò indica anche una testimonianza del successo del messaggio del profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui). Queste caratteristiche si traducono in 12 etiche che costituiscono in fondamenti morali dell’Islam, due delle quali sono state discusse Sermone scorsa, ovvero l’umiltà e la tolleranza, oggi parleremo delle restanti 10. La terza caratteristica è la preghiera notturna, dopo aver citato il modo di relazionarsi dei servi del Compassionevole con loro stessi e con gli altri, si deve citare anche la relazione con il Creatore. Essi hanno dedicato la notte alla preghiera in modo tale da evitare di mettersi in mostra, e per potersi concentrare maggiormente. Ci sono diversi versetti che fanno riferimento a questa verità, dice Allah: “In verità la preghiera della notte è la più efficace e la più propizia:” (Al Muzzammil, 6), Allah inoltre, nello spiegare le motivazioni per cui una persona entra in paradiso, ha ricordato la preghiera notturna, dice Allah: “I timorati staranno tra i giardini e le fonti, prendendo ciò che il Signore darà loro, poiché in passato facevano il bene, dormivano poco di notte, e all'alba imploravano il perdono;” (Adh-Dhariyyat, 15-18). La quarta caratteristica è il timore di Allah, il credente vive tra il timore di Allah e la speranza, nonostante egli preghi e compia le preghiere notturne, si rivolge comunque ad Allah per allontanarlo dall’inferno. Pertanto, i credenti non festeggiano le loro buone opere, bensì temono che queste vengano respinte, e si accusano di non averle compiute nel migliore dei modi, dice Allah a riguardo: “che danno quello che danno con cuore colmo di timore, pensando al ritorno al loro Signore, essi sono coloro che si affrettano al bene e sono i primi ad assolverlo.” (Al Mu’minun, 60-61). La quinta caratteristica è l’abbandono dell’avarizia e dell’essere prodighi, l’Islam è la religione della giustizia e della moderazione in tutte le questioni di questa vita, il musulmano quindi si impegna nel seguire sempre la via di mezzo, ciò perché i due estremi sono entrambi dannosi, questo è evidente nell’insegnamento di Allah al suo profeta, dice Allah: “Non portare la mano al collo e non distenderla neppure con troppa larghezza, ché ti ritroveresti biasimato e immiserito.” (Al Israà, 29). È importante capire che questo insegnamento è stato dato dopo aver invitato a non ostacolare i diritti che Allah ha concesso, la moderazione nella spesa del proprio denaro quindi è legata alla soddisfazione dei propri desideri, quindi qualsiasi cifra si spenda sulla via di Allah invece non verrà considerata uno spreco, non c’è spreco nel bene. Ciò è dimostrato dai seguenti versetti: “Rendi il loro diritto ai parenti, ai poveri e al viandante, senza [per questo] essere prodigo, ché in verità i prodighi sono fratelli dei diavoli e Satana è molto ingrato nei confronti del suo Signore.” (Al Israà, 26-27). La sesta caratteristica è l’allontanamento dall’idolatria, qualcuno potrebbe stupirsi dei versetti riguardanti le caratteristiche dei servi del Compassionevole, i quali sono molto lontani dall’idolatria, l’omicidio e la fornicazione, vista la natura più spirituale delle caratteristiche descritte in precedenza. Qual è quindi la saggezza nel citare l’idolatria, l’omicidio e la fornicazione in questo contesto? Alcuni sapienti hanno ipotizzato che Allah abbia voluto evidenziare la condizione dei nemici dei credenti, è come se avesse voluto dire ai miscredenti che Egli salverà i suoi servi da ciò che loro (i miscredenti) praticano. Ad ogni modo, ricordare costantemente queste cose è di fondamentale importanza. La settima caratteristica è l’allontanamento dall’omicidio, l’Islam ha proibito l’uccisione dell’anima sacra, se non in condizioni nelle quali ciò è necessario. Alcuni sapienti hanno detto che l’idolatria, l’omicidio e la fornicazione sono tutte forme di uccisione, l’idolatria uccide l’anima gettandola nel fuoco per l’eternità, l’omicidio è un’uccisione evidente, mentre la terza categoria è quella dell’omicidio sottointeso, il quale avviene facendo perdere ad un neonato la propria genealogia mediante la fornicazione. L’ottava caratteristica è l’abbandono della fornicazione, l’Islam ha regolato gli istinti dell’uomo, impedendo la loro soddisfazione in maniera sfrenata, al tempo stesso però non ha combattuto questi istinti, né gli ha soppressi, ciò perché essi hanno un ruolo funzionale che va portato a compimento. Tra questi istinti troviamo il sesso e la sopravvivenza, l’Islam si concentra sull’educare una società compatta, lontana dalle malattie sociali, e dalla non conoscenza della propria genealogia. L’Islam ha quindi stabilito delle leggi per preservare: la religione, la ragione, l’onore, la vita e il denaro. Così si costruisce il primo pilastro della comunità islamica (la famiglia), su di esso sono stati stabiliti delle leggi, dei diritti e dei doveri individuali, così da renderlo puro da ogni tentazione e preservare la sacralità del matrimonio, quest’ultimo infatti viene definito “una stretta alleanza”, dice Allah: “E come lo riprendereste, dopo che vi siete accostati l'uno all'altra e dopo che esse hanno ottenuto da voi una stretta alleanza?” (An-Nisaà, 21). La nona caratteristica è il pentimento, una dimostrazione di pietà da parte del Creatore la si ritrova nel fatto che Egli ha aperto all’essere umano la via per ritornare da Egli, mantenendo viva la speranza di essere perdonati, dice Allah: “Di': “O Miei servi, che avete ecceduto contro voi stessi, non disperate della misericordia di Allah. Allah perdona tutti i peccati. In verità Egli è il Perdonatore, il Misericordioso.” (Az-Zumar, 53). La decima caratteristica è l’evitare di raccontare bugie, tra le forme più sgradevoli di menzogne troviamo la testimonianza del falso, questo è un crimine di grandi proporzioni, perché rendere testimonianza dovrebbe essere un modo per supportare la verità e avvicinarla a chi la necessita, diversamente, la testimonianza diventa un ostacolo e anzi un modo per opprimere il prossimo e permettere agli ingiusti di salvarsi. Per questo la testimonianza del falso è stata associata più volte nel Corano all’idolatria, dice Allah: “fuggite l'abominio degli idoli e astenetevi dalle espressioni mendaci.” (Al-Hajj, 30). Il profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) ha inoltre aggiunto all’idolatria e alla testimonianza del falso la disobbedienza ai genitori, egli disse: “Non volete che vi indichi i peccati più grandi?” dissero i presenti: “Si o profeta di Allah”, disse: “L’idolatria, la disobbedienza ai genitori…”, e prima di concludere si sedette dicendo: “e la testimonianza del falso”, e continuò a ripetere quest’ultima fino a quando i presenti dissero: “vorremmo che tacesse”. L’undicesima caratteristica è l’accettazione delle raccomandazioni, i servi del compassionevole sono coloro che prendono le raccomandazioni e le lezioni da qualsiasi fonte autorevole, la prima fra tutte è il Corano. La condizione dei credenti è paragonabile a quella dei profeti e degli inviati di Allah, il quale dice a riguardo: “Essi sono coloro che Allah ha colmato [della Sua grazia] tra i profeti discendenti di Adamo, tra coloro che portammo con Noè, tra i discendenti di Abramo e di Israele e tra coloro che abbiamo guidato e scelto. Quando venivano recitati loro i segni del Compassionevole, cadevano in prosternazione, piangendo.” (Mariam, 58). La dodicesima ed ultima caratteristica è l’invocazione di Allah, tra i fondamenti del culto troviamo l’invocazione di Allah e il rivolgersi ad Egli per ogni cosa, l’invocazione è l’essenza del culto. E se è importante invocare Allah per le questioni di questa vita, è ancora più importante farlo per ciò che riguarda l’altra vita. E se le questioni che uniscono la bellezza di questa vita con la ricompensa dell’altra vita sono su un piano molto elevato per l’essere umano, è importante ricordare che in cima a tali questioni si trova il crescere una generazione virtuosa, con essa ci si compiace in questa vita ed è un mezzo per compiere del bene in questa vita anche quando si è defunti.
    La Lode appartiene ad Allah.

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