Quattro principi fondamentali riguardanti la Da'wah
Scritto in modo semplice e chiaro, questo breve resoconto descrive la
metodologia generale che è un obbligo e che deve essere seguita da
tutti i Musulmani nella Da'wah ad Allah.
Infatti, è obbligatorio per ogni Musulmano conoscere quattro principi e
di agire in base ad essi, e questi sono: [i] Conoscenza; [ii] Agire in
base ad essa; [iii] Chiamare/Invitare ad essa; [iv] Essere paziente con
le difficoltà riscontrate a causa di essa.
In realta' una incitazione nei confronti di questi quattro elementi è presente in Suratul-'Asr:
"Per il Tempo! Invero l'uomo è in perdita,
eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si
raccomandano la verita' e vicendevolmente si raccomandano la pazienza"
[Sooratul-'Asr 103:1-3]
Così, infatti Allah L'Eccelso giura per il tempo, e Allah L'Eccelso può
giurare su nulla dalla Sua creazione, contrariamente alla creazione
stessa. Quindi non è ammissibile per la creazione giurare, tranne che
per Allah L'Eccelso, o per uno dei suoi attributi. E la risposta a
questo giuramento è che: "... invero l'uomo (al-Insaan) è in perdita."
E 'al' di al-Insaan significa definitività. Vale a dire, tutti gli
uomini sono perdenti, ad eccezione di quelli che possono essere
descritti con queste quattro caratteristiche. Così questi permettono di
uscire dallo stato di perdita, e queste quattro caratteristiche
comprendono al-imaan (fede). Non vi è dubbio quindi che questo imaan
deve essere costruito sulla conoscenza. E questa conoscenza è il
riconoscimento di Allah L'Eccelso attraverso i Suoi attributi, e il
riconoscimento del Suo Messaggero (sallallaahu 'alayhi wa sallam), e il
riconoscimento della religione dell'Islaam con le sue prove. L'azione
quindi deve seguire questa conoscenza attraverso la comunicazione, le
opere e la fede. Allah L'Eccelso ha detto:
"Sappi che in verita' non c'è dio all'infuori di Allah e implora perdono per la tua colpa." [Surah Muhammad 47:19]
Infatti Imaam al-Bukhari (d.256H) - rahimahullaah - inseri' un capitolo nel suo libro per illustrare questo, egli disse:
"Capitolo: La conoscenza viene prima della dichiarazione e
dell'azione." [2] Allah ha sottolineato la questione con la sua
dichiarazione: "... e compiono il bene ..." Quindi la conoscenza senza
l'azione è come un corpo senza anima. Pertanto, non ci può essere alcun
beneficio in essa, anzi diventa un argomento contro il suo
proprietario. Allah L'Eccelso ha detto:
"O credenti, perchè dite quel che non fate?
Presso Allah è grandemente odioso che diciate quel che non fate.
"[Suratus-Saff 61:2-3]
Quindi l'azione non può essere giusta, tranne quando è fatta puramente
per Allah, in conformità alla Shari'ah di Allah. Poi Allah ha
sottolineato la terza questione con la sua dichiarazione: "...
vicendevolmente si raccomandano la verità ..." Si riferisce alla da'wah
(chiamata/invito ad Allah) sulla conoscenza, saggezza e buona
predicazione, come Allah L'Eccelso ha detto:
"Di' : "Ecco la mia via: invito ad Allah in
tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah,
non sono uno dei politeisti". [Surah Yusuf 12:108]
Ha poi sottolineato la quarta questione con la Sua dichiarazione: "...
e vicendevolmente si raccomandano la pazienza." Pertanto, è inevitabile
che colui che chiama ad Allah deve essere paziente e prendere in
considerazione le difficoltà che incontrera' lungo la strada
dell'insegnamento e della chiamata ad Allah. Egli deve seguire il
percorso dei Profeti e dei Messaggeri ed essere paziente cosi' come
essi lo erano, fino a che la chiamata ad Allah è stata trasmessa;
nonostante le difficolta' che si incontrano in questo senso.
Dunque, questa è la descrizione accurata di un'enorme illustrazione,
chiarire ciò che è obbligatorio per i Musulmani della pratica
applicazione di una conoscenza-base dell'Islaam, in un modo che
piacera' ad Allah L'Eccelso. Imaam Ash-Shaafi'i (m.204H) -
rahimahullaah - disse: "Se Allah non avesse rivelato alcuna prova per
la Sua creazione ma solo questa surah, sarebbe stato sufficiente per
loro." [3]
Note:
[1] Il testo seguente è tratto dal Mukhkiratun fil-'Aqeedah (p. 57-58) di Shaykh Saalih as-Suhaymee.
[2] Consultare il Sahih di al-Bukhari (1/159).
[3] Correlato da Ibn Kathir nel suo Tafsir (8/500)
Tradotto da Maaz Qureshi
da Troid.org
tradotto in italiano da Um Muhammad Al-Mahdi
Scritto in modo semplice e chiaro, questo breve resoconto descrive la
metodologia generale che è un obbligo e che deve essere seguita da
tutti i Musulmani nella Da'wah ad Allah.
Infatti, è obbligatorio per ogni Musulmano conoscere quattro principi e
di agire in base ad essi, e questi sono: [i] Conoscenza; [ii] Agire in
base ad essa; [iii] Chiamare/Invitare ad essa; [iv] Essere paziente con
le difficoltà riscontrate a causa di essa.
In realta' una incitazione nei confronti di questi quattro elementi è presente in Suratul-'Asr:
"Per il Tempo! Invero l'uomo è in perdita,
eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si
raccomandano la verita' e vicendevolmente si raccomandano la pazienza"
[Sooratul-'Asr 103:1-3]
Così, infatti Allah L'Eccelso giura per il tempo, e Allah L'Eccelso può
giurare su nulla dalla Sua creazione, contrariamente alla creazione
stessa. Quindi non è ammissibile per la creazione giurare, tranne che
per Allah L'Eccelso, o per uno dei suoi attributi. E la risposta a
questo giuramento è che: "... invero l'uomo (al-Insaan) è in perdita."
E 'al' di al-Insaan significa definitività. Vale a dire, tutti gli
uomini sono perdenti, ad eccezione di quelli che possono essere
descritti con queste quattro caratteristiche. Così questi permettono di
uscire dallo stato di perdita, e queste quattro caratteristiche
comprendono al-imaan (fede). Non vi è dubbio quindi che questo imaan
deve essere costruito sulla conoscenza. E questa conoscenza è il
riconoscimento di Allah L'Eccelso attraverso i Suoi attributi, e il
riconoscimento del Suo Messaggero (sallallaahu 'alayhi wa sallam), e il
riconoscimento della religione dell'Islaam con le sue prove. L'azione
quindi deve seguire questa conoscenza attraverso la comunicazione, le
opere e la fede. Allah L'Eccelso ha detto:
"Sappi che in verita' non c'è dio all'infuori di Allah e implora perdono per la tua colpa." [Surah Muhammad 47:19]
Infatti Imaam al-Bukhari (d.256H) - rahimahullaah - inseri' un capitolo nel suo libro per illustrare questo, egli disse:
"Capitolo: La conoscenza viene prima della dichiarazione e
dell'azione." [2] Allah ha sottolineato la questione con la sua
dichiarazione: "... e compiono il bene ..." Quindi la conoscenza senza
l'azione è come un corpo senza anima. Pertanto, non ci può essere alcun
beneficio in essa, anzi diventa un argomento contro il suo
proprietario. Allah L'Eccelso ha detto:
"O credenti, perchè dite quel che non fate?
Presso Allah è grandemente odioso che diciate quel che non fate.
"[Suratus-Saff 61:2-3]
Quindi l'azione non può essere giusta, tranne quando è fatta puramente
per Allah, in conformità alla Shari'ah di Allah. Poi Allah ha
sottolineato la terza questione con la sua dichiarazione: "...
vicendevolmente si raccomandano la verità ..." Si riferisce alla da'wah
(chiamata/invito ad Allah) sulla conoscenza, saggezza e buona
predicazione, come Allah L'Eccelso ha detto:
"Di' : "Ecco la mia via: invito ad Allah in
tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah,
non sono uno dei politeisti". [Surah Yusuf 12:108]
Ha poi sottolineato la quarta questione con la Sua dichiarazione: "...
e vicendevolmente si raccomandano la pazienza." Pertanto, è inevitabile
che colui che chiama ad Allah deve essere paziente e prendere in
considerazione le difficoltà che incontrera' lungo la strada
dell'insegnamento e della chiamata ad Allah. Egli deve seguire il
percorso dei Profeti e dei Messaggeri ed essere paziente cosi' come
essi lo erano, fino a che la chiamata ad Allah è stata trasmessa;
nonostante le difficolta' che si incontrano in questo senso.
Dunque, questa è la descrizione accurata di un'enorme illustrazione,
chiarire ciò che è obbligatorio per i Musulmani della pratica
applicazione di una conoscenza-base dell'Islaam, in un modo che
piacera' ad Allah L'Eccelso. Imaam Ash-Shaafi'i (m.204H) -
rahimahullaah - disse: "Se Allah non avesse rivelato alcuna prova per
la Sua creazione ma solo questa surah, sarebbe stato sufficiente per
loro." [3]
Note:
[1] Il testo seguente è tratto dal Mukhkiratun fil-'Aqeedah (p. 57-58) di Shaykh Saalih as-Suhaymee.
[2] Consultare il Sahih di al-Bukhari (1/159).
[3] Correlato da Ibn Kathir nel suo Tafsir (8/500)
Tradotto da Maaz Qureshi
da Troid.org
tradotto in italiano da Um Muhammad Al-Mahdi